Edificios de culto
- Todi (PG)
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Parrocchia di Santa Maria Assunta e dei Santi Giovanni Battista e Bartolomeo
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Diócesis
Orvieto - Todi
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Región eclesiástica
Umbria
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Tipología
chiesa
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Cualificación
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Giovanni Battista
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Il nome di Collevalenza, o Colvalenza, deriverebbe dal tempio dedicato a Giunone Valentia, che si ergeva al posto dell’attuale castello. Fedele ai ghibellini della famiglia Chiaravalle, fu a lungo conteso dalle opposte fazioni, dal XIII al XV secolo. Nel 1322 il castello fu conquistato dai guelfi guidati dal cavaliere romano Savelli, e nel 1377 in gran parte distrutto dal guelfo Catalano degli Atti. Nel 1424 la fortificazione fu ricostruita nella forma ancora oggi visibile, con i torrioni e le mura in stile gotico.
L'attuale aspetto della chiesa parrocchiale, collocata all'interno del castello e dedicata a San Giovanni Battista, è dovuto ad una sostanziale ricostruzione in stile neogotico operata nel terzo decennio del secolo scorso, su progetto dell'architetto tuderte Pollione Moriconi.
Si tratta di un impianto ad un'unica navata, intonacata e tinteggiata, coperta con una doppia falde sorretta da capriate lignee; il presbiterio, introdotto da un arco di trionfo a sesto acuto e sollevato di due gradini, è voltato con una crociera costolonata. La cantoria, collocata sulla parete di controfacciata, è sorretta da colonne cementizie.
Anche la facciata del tempio, parte della quinta stradale, si presenta con caratteri squisitamente neogotici, a due spioventi, coronati da archetti pensili ogivali ed intonacata con falsi ricorsi a bugnato; il portale, dotato di una lunetta a sesto acuto con decorazione ceramica, è sormontato da un rosone a raggiera. -
- Impianto strutturale
- Edificio in muratura continua con tetto a doppia falda.
- Struttura
- Strutture verticali: pareti in muratura di pietra calcarea. Strutture di orizzontamento: capriate e travi lignee.
- Coperture
- L'edificio presenta copertura impostata su due capriate lignee, travi e limette lignee, pianellato laterizio decorato. Il presbiterio è coperto con volta a crociera costolonata. Il manto di copertura è in coppi e sottocoppi.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione è realizzata in marmi policromi.
- Elementi decorativi
- Fonte battesimale in pietra, composto da colonna e vasca, già esistente nella vecchia chiesa, collocato oggi in una nicchia a destra di chi entra, recante un'iscrizione con la data del 1466.
- Impianto strutturale
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- 1466 ‐ 1574 (notizie fonte battesimale)
- Il fonte battesimale in pietra, composto da colonna e vasca, collocato in una nicchia a destra di chi entra, reca un'iscrizione con la data del 1466. Negli atti della visita apostolica di Mons. Pietro Camaiani, eseguita il 23 Settembre 1574 si fa espressa menzione dello stesso fonte.
- 1614 ‐ 1619 (notizie preesistenza)
- All'inizio del XVII secolo, nella parrocchiale di Collevalenza furono "erette due Compagnie, una del SS.mo Sacramento, eretta con Breve di Paolo V, Sommo Pontefice in data 4 Marzo 1614, e l'altra la Compagnia del SS.mo Rosario, istituita per Breve del R. Padre dei Domenicani in data 2 Luglio 1619".
- 1762 ‐ 1762 (realizzazione altare)
- L'altare della Compagnia del Santissimo Rosario, "di legno e divenuto fracido per l'antichità, fu fatto nuovo di stucco nel 1762 nel di cui quadro vi è dipinta la Madonna SS.ma del Rosario nel centro, a mano dritta S. Domenico e alla sinistra S.a Caterina da Siena".
- 1904 ‐ 1904 (descrizione preesistenza)
- L'inventario dei beni della chiesa parrocchiale di Collevalenza, redatto nel 1904, colloca il vecchio edificio, del quale dichiara di ignorare la data di erezione, all'interno del "Castello medesimo, da capo, a sinistra di chi entra". La chiesa, non consacrata, era dotata di tre altari, il maggiore sotto l'invocazione di "S. Giovanni Battista, patrono della Parrocchia, il secondo sotto il titolo di Maria SS.ma dei Rosario, posto a sinistra di chi entra e il terzo a destra di chi entra sotto il titolo di S. Antonio di Padova e S. Vito Martire". La chiesa veniva descritta in capace di "accogliere neppure la metà dei fedeli che accorrono alla santa Messa e Funzioni nei giorni festivi, è poi in uno stato indecoroso, antigienico e forse pericolante". Il pavimento in mattoni era "sempre umido e perciò sporco e lurido", inoltre "il tetto in travatura comune, senza soffitto, e la parete laterale a sinistra quando si entra è tutta imbevuta di acqua e fradicia", come l'altare del Rosario.
- 1925 ‐ 1926 (costruzione intero bene)
- L'attuale impianto è stato realizzato a partire dal 1925, su progetto di Pollione Moriconi, nel vano del precedente, demolito quasi completamente. L'edificio fu ampliato sia in larghezza che in lunghezza, come pure in altezza; il vecchio campanile fu sostituito dall'attuale a torre. La pavimentazione fu rifatta con mattonelle di graniglia. Il fonte battesimale, restaurato, fu trasportato dalla parete sinistra a quella destra, e collocato dentro una edicola appositamente costruita. Il nuovo altare maggiore fu realizzato in marmo, al contrario dei laterali, che furono rifatti in cemento, sorretti da due colonnine; in cemento fu ricostruita anche la cantoria, sostenuta da quattro colonne gotiche, dello stesso materiale. Il locale della sacrestia fu, infine, decorato. Il nuovo altare fu poi consacrato dal vescovo di Todi, Mons. Vescovo Luigi Zaffarami il 16 Maggio 1926, che nella stessa occasione benedisse la chiesa.
- 1951 ‐ 1953 (notizie carattere generale)
- L'immagine di Madre Speranza ricorda la sua presenza in questa chiesa, insieme alle Ancelle e ai Figli dell’Amore Misericordioso, dal 18 agosto 1951 al 18 dicembre 1953, giorno in cui le comunità hanno lasciato definitivamente le dimore rispettive nel castello, per trasferirsi nell’Istituto, prima opera del Complesso del Santuario dell’Amore Misericordioso.
- 1955 ‐ 1957 (restauro intero bene)
- Danneggiati da un fulmine caduto il 14 novembre 1955, la chiesa parrocchiale ed il campanile della stessa furono restaurati entro maggio dell'anno 1957.
- 1968 ‐ 1975 (restauro intero bene)
- Vari interventi successivi, eseguiti dal 1968 al 1975, hanno visto rinforzare il tetto, rimuovere la balaustra in legno, rinnovare la tinteggiatura e la pavimentazione. La riforma liturgica del Concilio ha ispirato la demolizione degli altari laterali, la modernizzazione di quello principale, compresi la sede e l’ambone in peperino.
- 1995 ‐ 1996 (restauro intero bene)
- Iniziate nel settembre 1995, le opere di restauro della chiesa parrocchiale di Collevalenza hanno interessato il rifacimento totale della copertura in capriate di castagno, il rifacimento dell’impianto elettrico, di illuminazione e di amplificazione, la ripresa di alcune porzioni di intonaco, il rifacimento della tinteggiatura e delle decorazioni, la lucidatura del pavimento. I lavori, che hanno riguardato anche il locale della sacrestia, sono stati completati nell'agosto del 1996, ed il tempio è stato riaperto al culto il giorno 29 dello stesso mese.
- 1466 ‐ 1574 (notizie fonte battesimale)
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- altare ‐ intervento strutturale (1970 ca.)
- Altare in peperino con mensa dello stesso materiale.
- ambone ‐ intervento strutturale (1970 ca.)
- Ambone costituito da una colonna in peperino con sovrastante leggio.
- altare ‐ intervento strutturale (1970 ca.)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Orvieto - Todi)