Edificios de culto
- Albenga (SV)
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Parrocchia di Sant'Annunziata
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Diócesis
Albenga - Imperia
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Región eclesiástica
Liguria
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Tipología
chiesa
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Cualificación
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di Santo Stefano
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La chiesa di Santo Stefano di Massaro sorge isolata tra i campi, tra la sponda destra del torrente Neva e il vicino corso del rio Enesi, lungo la strada che collega Cenesi alla frazione di Bastia, nel territorio comunale di Albenga (SV). La sua denominazione tradizionale ricorda la vicinanza alla scomparsa “villa” medievale di Massaro. In origine serviva gli abitanti di Arveglio, Coasco, Bastia, Cenesi e Sciorea. Esempio di arte romanica, la chiesa è nota per la presenza all’interno e all’esterno di affreschi trecenteschi e quattrocenteschi. All’esterno i prospetti mostrano in parte le pietre costituenti la muratura: intonaco solo sulla facciata. L'aula unica all'interno ha le pareti longitudinali scandite dal ritmo di ampie nicchie; un’abside rettangolare è stata aggiunta nel periodo gotico. La chiesa è illuminata da quattro monofore (due sulla parete di fondo del presbiterio, una in facciata, ed una lungo la parete longitudinale sud, in posizione laterale nei confronti dell’attuale porta di ingresso), oltre che da due piccoli oculi in facciata.
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- Pianta
- L'impianto planimetrico della chiesa comprende una navata unica coperta da una grande volta a botte, e un presbiterio rettangolare con volta a crociera nervata. L'aggiunta del campanile, con la base all'interno dell'aula, ha comportato la formazione di un atrio, anch'esso voltato a botte.
- Elementi decorativi
- All’esterno, sopra l’ingresso laterale, un affresco rappresenta la Madonna col Bambino e ai suoi lati Michele e Stefano. All'interno sono affrescati il soffitto del presbiterio, parte delle pareti e alcune nicchie dell’aula. Il ciclo del presbiterio, attribuito a un anonimo Maestro di Bastia, è datato 1383, e vi campeggia la rappresentazione della morte armata di arco e freccia. Nelle vele della volta sono rappresentati i simboli degli Evangelisti. Nella lunetta centrale dell'abside spiccano la Crocifissione e l'Annunciazione. Sulla parete sinistra si sono conservati gli affreschi della cappella Ricci, dove un'iscrizione consente di identificare in Giacomo Ricci di Bastia la figura del committente ritratta ai piedi di Sant'Antonio Abate; nello stesso ciclo compaiono Santa Maria Maddalena e San Bartolomeo, e anche questa serie di opere è datata al XIV secolo.
- Facciata
- La chiesa possiede due ingressi. La facciata primitiva, orientata a occidente sul lato corto contrapposto all'abside, verso la strada, è stata trasformata dalla costruzione del campanile. Il nuovo corpo di fabbrica aggiunto a filo dell'ingresso ha obliterato parte dell'ampiezza originaria della facciata e ha comportato lo spostamento della monofora in posizione fuori asse rispetto all'ingresso sottostante. L'ingresso laterale è stato ricavato bucando circa a metà il prospetto rivolto a meridione; ciò ha dato modo di avere spazio per affrescare sopra la porta l'effige del santo titolare, accompagnato dalla Vergine e da San Michele. L'ingresso laterale era stato tamponato ed ì stato riaperto con i restauri di metà '900.
- Campanile
- Il campanile è in stile romanico, ed è separato dalla chiesa da una fessura. Mostra prospetti con paramenti in muratura a corsi regolari nel basamento e parzialmente intonacati nell’elevato, ove si aprono due ordini di bifore con capitelli a stampella entro riquadri chiusi ad archetti pensili. Su un prospetto si apre anche una monofora.
- Pavimenti e pavimentazioni
- All’interno la chiesa presenta una pavimentazione in elementi di laterizio, posti in opera con orditura a spina di pesce, con tre botole chiuse con piastre di ardesia e mattoni.
- Coperture
- Le strutture verticali in muratura di pietrame sorreggono il tetto a due falde con manto in lastre di ardesia, proposte anche alla sommità del campanile, con linee di displuvio marcate da coppi in laterizio.
- Pianta
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- 1383 ‐ 1383 (realizzazione affresco)
- Viene realizzato l'affresco centrale del presbiterio
- 1561 ‐ 1561 (realizzazione fonte battesimale)
- La chiesa ottiene il fonte battesimale
- 1585 ‐ 1586 (citazione intero bene)
- Durante la visita apostolica Mascardi vengono dettate molte prescrizioni: „Si dipinga l’immagine di S. Stefano nel frontespizio della chiesa sopra la porta maggiore. Essendo la chiesa piccola ed inadeguata al numero delle anime, sia se possibile ampliata, seguendo il consiglio di un architetto. Entro un mese siano eliminati i sedili dal pavimento sotto pena di sospensione per il parroco e di scomunica per i parrocchiani nel caso di resistenza. Tolti i sedili si ripari il pavimento. Ad entrambi i lati dell’ingresso si pongano due vasi per l’acqua benedetta, e gli stessi siano ex pulcro lapide. Si recinti il cimitero dietro la chiesa con mura. La Confraternita del Corpo di Cristo ottenga le bolle da Roma. Tutti gli altari minori esistenti in questa chiesa si rendano entro tre mesi conformi ai decreti generali, altrimenti siano demoliti“.
- 1935 ‐ 1936 (restauro intero bene)
- Si svolge una serie di interventi conservativi dell'edificio: tra di essi, anche la rimozione dell' intonaco dal presbiterio e dalle nicchie laterali e la riapertura delle monofore e dell'oculo sovrastante. Si svolge un primo restauro degli affreschi riscoperti
- 1955 ‐ 1957 (restauro intero bene)
- Vengono portati a conclusione il rifacimento del tetto e il consolidamento della volta, con il restauro delle bifore e la riapertura dell'ingresso laterale.
- 1988 ‐ 1988 (protezione affresco)
- Viene realizzata una struttura di protezione dell’affresco esterno.
- 2004 ‐ 2005 (restauro intero bene)
- Una serie di lavori coinvolge interno ed esterno della chiesa: vengono condotti i rifacimenti delle coperture della chiesa e del campanile, i prospetti sono oggetto di pulitura, viene curato il risanamento degli intonaci esterni e interni, vengono restaurati l'affresco esterno e i cicli pittorici interni. L'autorizzazione della Soprintendenza per il restauro era stata concessa il 26 aprile del 2004.
- 1383 ‐ 1383 (realizzazione affresco)
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Data di pubblicazione
23/03/2024
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diócesis de Albenga - Imperia)