Gebäude für den Gottesdienst
- Annone di Brianza (LC)
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Parrocchia di Santa Maria e San Giorgio
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Diözesen
Milano
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Kirchenregion
Lombardia
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Typologie
chiesa
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Qualifizierung
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di San Giorgio
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La chiesa sorge su un colle ombreggiato da platani che si affaccia sull’abitato di Annone e sull’omonimo lago.
L’abside della chiesa è orientata ad est, mentre il posizionamento del campanile è lungo il lato settentrionale della chiesa.
Il complesso architettonico è composto da una parte più antica, dal campanile posto alla sinistra della facciata, e dalla chiesa costruita più recentemente per la necessità di ampliare l’antico Oratorio. Il primo è di carattere romanico-comasco, la seconda lombarda quattrocentesca.
La facciata è semplice e presenta solo due aperture: l’ingresso principale ed un rosone strombato posto in sua corrispondenza nella parte sommitale del fronte. La copertura è a doppio spiovente.
L’interno è composto da un’unica aula, coperta da capriate lignee che poggiano su arcate ogivali; sull’aula si aprono le due cappelle laterali, un tempo in corrispondenza del lato settentrionale era disposta una piccola navatella che è stata aperta dando origine alle due Cappelle di San Rocco e San Pietro Martire.
Sul lato meridionale si apre invece la cappella di San Giovanni Battista, al cui interno è custodito il Polittico della Passione.
In fondo all’aula si imposta il presbiterio che termina con un’abside dall’impianto quadrangolare. -
- Facciata
- La facciata esterna è semplice ed è rivolta a valle. L’elemento che la contraddistingue è il caratteristico portone di ingresso settecentesco con un massiccio catenaccio, senza particolari modanature. Il portone è inquadrato da una cornice in pietra, ai lati della quale si impostano due lanterne a muro per l’illuminazione esterna. Sopra alla cornice dell’ingresso principale c’è una lastra in arenaria che riporta la data del termine dei lavori di costruzione della attuale chiesa (9 giugno 1481); mentre nella parte alta della facciata si apre un grande rosone in cotto con delle strombature profonde che permettono alla luce di penetrare all’interno della chiesa. Per accedere all’ingresso bisogna superare i gradini posti in corrispondenza del portone principale. Il prospetto termina con una copertura a doppia falda, il sottotetto è decorato con degli archetti pensili e con una scorniciatura in laterizio fatta da una serie regolare di piccole mensole in aggetto. Il fronte esterno è stato tinteggiato di bianco durante i restauri più recenti, eccezion fatta per le fasce laterali del prospetto dove si possono vedere le pietre d’angolo. Guardando la facciata, sul lato sinistro, sorge una piccola cappelletta votiva con un portichetto poligonale a due arcate sostenute da una colonna d’angolo. Internamente ed esternamente alla cappelletta si possono scorgere tracce di affreschi di autore ignoto. Alle spalle della cappelletta votiva sorge la prima Cappella laterale, un tempo dedicata a S. Ambrogio, attualmente dedicata a San Pietro Martire. Alle spalle di questa compare il prospetto della torre campanaria. Sul lato destro del prospetto si posiziona invece l’altra cappella dedicata a San Giovanni Battista di forma rettangolare su cui a sua volta si innesta un’abside poligonale che, nella parte alta, ha delle aperture tondeggianti.
- sagrato
- Essendo la chiesa posta sulla parte sommitale di un’altura, per giungere al sagrato si deve percorrere una breve strada che sale a partire dalla piazza della Chiesa Parrocchiale del paese o, in alternativa, salire una ripida scalinata che inizia lungo la strada che collega Annone con la superstrada Milano-Lecco. Una volta arrivati alla piazza del sagrato questa è circondata da un muretto a secco che funge da terrazzamento contenitivo e delimita l’area di pertinenza antistante la chiesa. Dal sagrato si ha una vista completa del paesaggio circostante che restituisce un grande senso di pace: si possono vedere i tetti delle antiche case di Annone, i due campanili delle principali chiese, i giardini padronali, la campagna e più in lontananza il lago abbracciato dalle sagome dei monti. All’esterno della chiesa non vi è una pavimentazione ma tutta l’area del sagrato è caratterizzata dalla presenza di ghiaietto bianco.
- Campanile
- Il campanile dalla pianta quadrangolare, di origine romanica, si erge nella parte sinistra del complesso venendo da questo incorporato lateralmente. Il basamento della torre è fatto in pietra Molera; la parte superiore è divisa in riquadri che vengono coronati da archetti pensili, sui lati si aprono piccole monofore e strette feritoie. Nella parte sommitale è posizionata la cella campanaria che negli anni ha subito rimaneggiamenti per via della successiva collocazione di campane più grosse e pesanti rispetto alle originali. L’intervento per l’inserimento delle attuali campane ha interessato tre lati sui quali sono state aperte opportune arcate La parte anteriore ha invece conservato l’originale bifora la cui colonnetta centrale sostiene il caratteristico capitello “a gruccia” ed i due stretti archetti. Al di sopra della cella campanaria si imposta una copertura a padiglione, sulla cui cuspide sono posizionate una sfera ed una croce in ferro.
- interno
- Il piano interno di calpestio della chiesa è posto ad un livello superiore rispetto a quello esterno, per questo motivo, per accedere alla chiesa è necessario salire i sei gradini antistanti l’ingresso, a cui si aggiunge un settimo gradino, posto in corrispondenza del portone principale. L’architettura è ad aula unica, lo spazio interno è scandito dal ritmo degli arconi ogivali che reggono la copertura a doppio spiovente con assito ligneo. Alla fine dell’aula si posiziona la Cappella Maggiore, ovvero l’abside, a pianta quadrata. Sul lato sinistro della chiesa si aprono le due cappelle laterali dedicate a San Rocco e a San Pietro Martire. Sul lato destro della chiesa si apre invece la Cappella dedicata a San Giovanni Battista, contenente il Polittico della Passione. Le pareti interne sono molto semplici, prive di decorazione e tinteggiate di una tonalità gialla chiara, gli elementi più ricchi sia a livello cromatico che decorativo sono posti all’interno delle Cappelle. Una coppia di gradini, su cui si imposta una balaustra, separa l’aula dal presbiterio.
- Presbiterio
- Il presbiterio è separato dal resto dell’aula da una coppia di gradini e da una balaustra. Il centro dell’area presbiteriale ospita un altare neoclassico, progettato dall’Architetto Bovara e portato a termine nel 1829 dal lavoratore di marmi Giuseppe Olgiati, sovrastato da un ciborio rotondo a colonnette con statue del Crocifisso, della Vergine e di San Giovanni. Di fronte all’altare maggiore è collocata una mesa, presumibilmente inserita negli anni ’70 in seguito ad un adeguamento liturgico in vista della celebrazione della Santa Messa. Poco prima dell’altare, nella pavimentazione, è inserita una lastra di vetro che permette di osservare la cripta sottostante. Sul lato sinistro del presbiterio si trova un’antica cantoria senza organo che funge da chiusura di una Cappella nel tempo dimenticata ed attualmente utilizzata come deposito: la Cappella dedicata a San Antonio e San Rocco. Sul lato destro del presbiterio si accede alla sacrestia, dove è collocata una statua della Madonna che anticamente veniva portata in processione per le vie del paese con una cerimonia popolare che intendeva implorare la sua protezione. La Cappella Maggiore, ovvero l’abside, è contraddistinta dalla sua caratteristica forma quadrangolare. Gli interni dell’abside sono affrescati da un ciclo che sulla parete riprende il tema della Crocefissione mentre sulla volta raffigura l’Eterno Padre e gli Evangelisti, sull’arco trionfale sono rappresentati invece i mezzibusti dei dodici Apostoli. Analizzando gli affreschi più in dettaglio sulla parete di fondo il Crocifisso è raffigurato tra la Vergine e San Giovanni, alla presenza di San Giorgio a Sinistra e San Ambrogio a destra. Un colonnato a quattro colonne inquadra al centro, con un’ampia arcata a serliana la scena principale e isola ai lati i due Santi protettori, l’uno della chiesa e l’altro della Diocesi. Sulla volta centrale è raffigurato Dio Padre con angeli musicanti, circondato da una mandorla di cherubini. I quattro Evangelisti sono rappresentati davanti ai leggii e sono affiancati dai loro Simboli, alle loro spalle c’è un cielo stellato.
- Cappelle laterali
- La Cappella di San Pietro Martire è stata dedicata per un breve periodo a Sant’Ambrogio. Frontalmente alle due cappelle del fianco settentrionale, sul lato destro della chiesa, fu costruita nel ‘500 la Cappella dedicata a San Giovanni Battista per volontà degli Annoni, successivamente passata al patronato della famiglia Giani. La cappella si presenta a pianta quadrata con abside poligonale, i lati dell’abside sono inclinati e scavati da nicchie; al suo interno oggi è conservato e protetto il Polittico della Passione con ante richiudibili e scene Evangeliche, talvolta scolpite e talvolta dipinte. Le sculture del Polittico sono in forte rilievo e ricche di materiali e scene elaborate con figure quali soldati e popolani che, circoscritte da cornici altrettanto elaborate, attorniano il Cristo nella sua Passione. Le scene del grande Polittico sono così articolate: la tavola principale è formata da due piani: in quello inferiore sono raffigurate le tre scene del Bacio di Giuda e della successiva Cattura di Gesù, dell’Ultima Cena e del Giardino del Getsemani. Questa parte inferiore del polittico funge quasi da predella alla parte superiore, che non è più dipinta ma scolpita in legno in alto rilievo, sono contenuti sei riquadri differenti in due fasce orizzontali da tre ciascuno. Partendo dal centro, le cui figure sovrastano per grandezza quelle dei rilievi laterali, in alto è rappresentata la Crocefissione mentre sotto di lei l’Ecce Homo. Ai lati compaiono, dall’alto al basso e da sinistra a destra, la caduta di Cristo e la Veronica, la Deposizione di Cristo, la Flagellazione ed infine l’Incoronazione di Spine. I rilievi sono contornati da una cornice ugualmente dorata e riccamente modanata che curva nella parte centrale, di maggiori dimensioni. Il trittico è dotato di due ante laterali, come prima accennato, che all’occorrenza sono richiudibili ad armadio. Sulle pareti interne delle ante a sinistra è dipinta la Resurrezione di Cristo mentre a destra è dipinto il Giudizio Universale; sulle pareti esterne invece a sinistra è dipinto San Giorgio col drago mentre a destra San Andrea.
- Facciata
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- XII ‐ XII (fondazione intero bene)
- Nel contesto di diffusione del culto e devozione a San Giorgio, su una collinetta circondata da campi fertili, venne edificata la prima antica Chiesa dedicata a San Giorgio, che anticamente non fu altro che un piccolo Oratorio, probabilmente fondato dai Benedettini.
- XV ‐ XV (costruzione intero bene)
- L’antico Oratorio venne sostituito con la Chiesa presente ancora oggi. La sua distanza dall’abitato, al tempo, ne rendeva più complicato il raggiungimento e anche la celebrazione e la frequenza quotidiana alle sacre funzioni. Per questo motivo fu utilizzata principalmente per le grandi occasioni quali le feste patronali e la Quaresima. Basandosi sulle varie visite pastorali, a partire da quelle di S. Carlo in poi, possiamo dire che i lavori per la costruzione della nuova chiesa iniziarono nel 1479 e si completarono l’8 giugno 1481.
- XVI ‐ XVI (costruzione cappella laterlae)
- Nel Cinquecento venne eretta la Cappella laterale dedicata a San Giovanni Battista e la volontà di costruirla si attribuisce ai Fratelli Giovanni Andrea e Giovanni Angelo Annoni, i quali la fecero ornare con un Polittico.
- 1566 ‐ 1566 (costruzione intero bene)
- La prima descrizione significativa della chiesa fu riportata in seguito ad una visita di Monsignor Sormano, delegato di San Carlo Borromeo. Secondo tale relazione, entrando sulla sinistra, si trovavano gli altari di San Rocco, San Pietro Martire e San Sigismondo, sull’altro lato invece quelli di San Gottardo, San Giovanni Battista e Santa Maria. Alcuni di questi altari erano semplici strutture mobili addossate alle pareti mentre altri erano situati all’interno di cappelle aggiuntive.
- 1570 ‐ 1732 (consacrazione intero bene)
- La consacrazione della Chiesa avvenne il primo agosto del 1570 per mano di S. Carlo, come annotano gli scritti del parroco Don Carlo Monticelli ed i documenti dell’Archivio della Curia Arcivescovile di Milano. Cinque anni dopo, lo stesso S. Carlo fece erigere San Giorgio a parrocchia, separandola dalla dipendenza dalla chiesa plebana di Oggiono. Il 7 agosto 1732 si fece la benedizione della Cappella di San Ambrogio e dell’altare dal Sig. Prevosto Vicario Foraneo d’Oggiono.
- 1753 ‐ 1756 (ampliamento intero bene)
- Nel 1753 venne rifatta la campana grande di San Giorgio, consacrata dal Rev.mo Padre Abbate Pallavicino ed eretta sopra al campanile il giorno di tutti i morti. Tre anni più tardi, in seguito alla visita pastorale del Cardinale Pozzobonelli, fu riportata l’aggiunta di una nuova sacrestia, addossata alla cappella maggiore, assieme ad un ossario esterno dove furono deposte le ossa dissotterrate dal cimitero adiacente.
- XIX ‐ XIX (completamento intero bene)
- Nel 1815 venne eretto il pulpito e fatte le panche della chiesa, da questo momento in poi si cominciò a frequentare e officiare più sovente, soprattutto durante l’estate. L’anno successivo, il 4 agosto, fu benedetto il Campo Santo dal Sig. Prevosto di Oggiono, in seguito furono chiusi i sepolcri di San Giorgio. Nel 1818 vennero fatte le nuove campane, grazie alla vendita delle precedenti. Le campane furono benedette l’anno successivo dal Rev.do Sig. Prevosto: la piccola venne chiamata “Maria”, la mezzana “Mater Dolorosa”, la terza dedicata a San Giorgio e Pietro e Paolo. L’architetto Bovara firmò il progetto dell’altare maggiore dalle forme neoclassiche.
- 1973 ‐ 1975 (restauro intero bene)
- Don Carlo Sala fece eseguire in questi anni i lavori di restauro della chiesa, degli Affreschi e del Polittico. I restauri della chiesa furono diretti dall’Ing. Bartolomeo Cabella ed interessarono la nuova orditura della copertura e soffittatura mediante travi principali e travetti in legno con opere varie di riadattamento della struttura e di assistenza muraria e successiva tinteggiatura interna delle pareti. I lavori di restauro degli affreschi e del Polittico, svolti nel 1974, furono diretti da parte di Maria Teresa Binaghi Olivari per conto della Sovrintendenza. Antonio Benigni restaurò gli affreschi in prima persona, con sovvenzione a totale carico dello Stato.
- 1987 ‐ 1987 (consolidamento campanile)
- Nei mesi di maggio e giugno furono eseguiti dei lavori per la resistenza statica del campanile, sostituendo i tiranti ormai inefficienti e alla legatura degli archi al piano delle campane. Vennero inoltre eseguiti altri interventi di restauro e rinnovo dello stesso piano.
- 2010 ‐ 2013 (restauro intero bene)
- Recentemente è stato attuato un piano di conservazione e valorizzazione della chiesa che ha permesso di conoscere meglio il manufatto, a partire dalla antica presenza di opere d’arte mobili.
- XII ‐ XII (fondazione intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1970)
- Aggiunta di mensa sul presbiterio
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1970)
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Data di pubblicazione
22/11/2023
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diözese von Milano)