Gebäude für den Gottesdienst
- Ascoli Piceno (AP)
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Parrocchia di San Pietro Martire
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Diözesen
Ascoli Piceno
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Kirchenregion
Marche
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Typologie
chiesa
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Qualifizierung
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di Sant'Agostino
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La facciata principale di forma quadrata, molto semplice nell’aspetto, si presenta divisa da quattro lesene, ornata in alto da tre finestre orbicolari e in basso da una modanatura orizzontale spezzata nel centro dal portale, opera di maestri lombardi. Il prospetto sinistro, prospicente sul corso, presenta numerose lesene, che si staccano dal cordone posto sopra lo zoccolo del basamento e presenta un portale dorico con timpano e cinque lunghe monofore trilobate; il prospetto destro, per la maggior parte celato alla vista da alcuni fabbricati che in tempi posteriori sono stati addossati alla navata, presenta un antico portale lapideo scolpito oggi rimurato; l’abside poligonale è sormontata da un’imponente campanile a vela con tre campane.
L’impianto planimetrico è a tre navate; la pianta è di forma allungata; la navata centrale divisa in cinque campate quadrate, mentre nelle laterali le campate sono rettangolari.
Il presbiterio, sopraelevato rispetto all’aula, interseca le tre navate senza però sfociare in un vero transetto; il suo spazio è delimitato, come nel resto della chiesa, dalle colonne cruciformi e dagli archi a tutto sesto che vi gravano.
Nella parte terminale vi è l’abside con catino a conca, caratterizzato da una cornice a gola rovesciata di fattezza gotica. -
- Struttura
- Il paramento è costituito da muratura isodoma a blocchi squadrati e spiananti, con corsi paralleli e orizzontali; la struttura è in muratura portante del tipo “a sacco”, di spessore cm 140. La copertura è a falde asimmetriche.
- Struttura
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- 1242 ‐ 1966 (notizie storiche intero bene)
- L’edificio originario fu iniziato prima del 1242 i lavori andarono incontro a varie interruzioni e si conclusero nel 1381. L’attuale chiesa è frutto di una ricostruzione tre-quattrocentesca con varie appendici costruttive protrattesi fin oltre la metà del secolo XVI. All’interno nei secoli XVII-XVIII furono aggiunti gli altari laterali due dei quali sono opera degli ascolani Giuseppe e Lazzaro Giosafatti che li eseguirono tra il 1720 e il 1731, quelli della navata sinistra sono stati rimossi a seguito di un intervento di ripristino del 1966 come pure la cantoria lignea dell’organo che esisteva sopra l’altare maggiore.
- 1381 ‐ 1966 (notizie storiche interno)
- Portato a compimento nel 1381, l’interno era inizialmente ad una sola navata con soffitto ligneo a capriate a vista. Negli anni 1516-’16 i maestri lombardi Giovanni di Guglielmo detto Bozo e Francesco di Stefano, eseguirono la costruzione delle volte a crociera in cotto, mentre gli ultimi quattro archi furono completati nel 1519 dai lombardi Mastro Giovanni di Antonio e Mastro Matteo di Sala. Nei secc. XVII e XVIII furono eseguiti diversi altari laterali; il primo della navata destra, dedicata a Sant’Eustachio, ricco di marmi e stucchi è opera di Giuseppe Giosafatti (1643-1731); il secondo, ricchissimo di pregiati marmi, opera di Lazzaro Giosafatti (1694-1781) e aiuti è dedicato alla Madonna della Pace; il terzo, dedicato a San Giuseppe, ospita nella nicchia una statua lignea del Santo eseguita nella seconda metà del secolo XIX. Altri altari laterali nella medesima navata e tutti quelli che erano nell’altra, sono stati demoliti nei lavori che hanno interessato l’interno nel 1966.
- 1481 ‐ 1546 (notizie storiche esterno)
- I lavori che diedero al tempio la forma attuale furono iniziati intorno al 1481 da Mastro Giuliano Zenobi da San Miniato e si protrassero oltre il 1495, periodo in cui assunse l’attuale assetto esteriore. La facciata fu eseguita negli anni 1532-‘46. Sull’architrave del portale si legge: HANC DENUO NOVAM PORTAM DIVO AUGUSTINO DNVS I. ANTONIUS MORUS IUSSIT FIERI MDXXXXVII; esso fu eseguito dai maestri lombardi Lazzaro di Francesco detto Ferrone e Pietro di Domenico detto Comiso. Il fabbricato è concluso da un’abside pentagonale, sormontata da un grande campanile a vela, costruita nel 1514 dal piacentino Mastro Alberto di Fontana.
- 1242 ‐ 1966 (notizie storiche intero bene)
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- altare ‐ intervento strutturale (1966)
- Mensa rettangolare sostenuta da quattro pilastrini polistili, con capitelli classici; il tutto in travertino nostrano.
- ambone ‐ intervento strutturale (1966)
- Trattasi di due amboni costituiti da simmetriche coppie di colonnine tortili del sec. XIV, con intertessanti fregi e capitelli, casualmente rinvenuti durante i restauri del 1966. Ognuno dei due amboni, in travertino, è dotato di un leggio in ferro battuto per il posizionamento del lezionario.
- tabernacolo ‐ intervento strutturale (1966)
- Edicola cinquecentesca in travertino con timpano triangolare, in cui, tra le due colonne con capitelli classici, è collocato un tabernacolo coevo in legno dorato, sostenuto da un fine capitello corinzio su fusto di colonna scanalata. Trattasi di un assemblaggio di diversi elementi di recupero risalente ai restauri del 1966.
- altare ‐ intervento strutturale (1966)
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Data di pubblicazione
17/05/2024
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diözese von Ascoli Piceno)