Gebäude für den Gottesdienst
negli appunti
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- Lonato del Garda (BS)
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Parrocchia di Santa Maria Assunta
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Diözesen
Verona
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Kirchenregion
Triveneto
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Typologie
chiesa
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Qualifizierung
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Maria Assunta
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Chiesa e abbazia di S. Maria in Maguzzano furono fondate da monaci benedettini in epoca longobarda, nell’VIII sec. (come suggeriscono i vari frammenti di pluteo rinvenuti in loco). Nel IX sec. fu rinnovata e arricchita con nuovi elementi in pietra di epoca carolingia. Nel corso del X sec. la chiesa e l’abbazia furono saccheggiate e distrutte dagli Ungari (come si evince dal testamento del vescovo di Verona Raterio). La chiesa attuale fu edificata tra il 1491 ed il 1495.
Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio rialzato di un gradino, concluso con il coro quadrangolare emergente a fondale piatto; lungo i fianchi dell’aula si aprono dieci semi-cappelle laterali, in cui trovano sede, sul lato meridionale, gli altari del S. Rosario, di S. Giovanni Battista, di S. Mauro e l’altare della Madonna in trono col Bambino; sul lato opposto si collocano la cappella del battistero e gli altari di S. Marco, S. Placido e del Crocifisso. L’interno della chiesa, caratterizzato dalla decisa partizione a pilastri ad arcatine delle cappelle laterali, presenta le pareti decorate con pregevoli pitture murali; al centro del presbiterio è posto l’altare maggiore barocco con intarsi in marmi policromi; nella parete absidale è collocata la pala raffigurante l’Assunta, opera del 1552 del pittore bresciano Alessandro Bonvicino detto il Moretto. La navata è coperta da una volta a botte con decorazione dipinta a finti cassettoni policromi con rosetta centrale; il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera ornata con eleganti costolonature e cornici plurimodanate a tempera con rilievi in stucco. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in pianelle di cotto; il piano del presbiterio è pavimentato con quadrotte alternate di marmo bianco di Botticino e marmo rosso di Verona a corsi diagonali. -
- Pianta
- La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, con presbiterio rialzato di un gradino, concluso con un profondo coro quadrangolare emergente a fondale piatto. Lungo i fianchi dell’aula si aprono dieci semi-cappelle laterali, cinque su ciascun lato e fra loro prospicienti (le ultime delle quali poste a lato del presbiterio), in cui trovano sede, sul lato meridionale, l’altare del S. Rosario, l’altare di S. Giovanni Battista, l’altare di S. Mauro e l’altare della Madonna in trono col Bambino; sul lato opposto si collocano la cappella del battistero, e gli altari di S. Marco, S. Placido e del Crocifisso. A destra del presbiterio si colloca l’ampia sacrestia; sul lato opposto si addossa la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, verso l’ampio sagrato antistante cinto da una balaustra. Sul lato meridionale della chiesa si sviluppa l’antico complesso abbaziale benedettino.
- Facciata
- Semplice facciata a capanna. Orientamento ad occidente. La precede un sagrato delimitato da balaustre. Al centro del prospetto si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare sormontato da una lunetta. Più in alto una finestratura modanata illumina l’interno dell’edificio.
- Strutture di elevazione
- Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, costituito presumibilmente da conci di pietra bianca di Botticino, rosso di Verona, mattoni pieni in laterizio e ciottoli. Sono presenti tiranti metallici di controventatura disposti trasversalmente lungo la struttura voltata della navata e in corrispondenza dell’arco trionfale. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco a base di calce.
- Strutture di orizzontamento e/o voltate
- La navata è coperta da un’elegante struttura voltata a botte, realizzata presumibilmente in muratura con tiranti di controventatura, con decorazione dipinta a finti cassettoni policromi con rosetta centrale; la stessa decorazione è ripresa nelle volticciole a botte delle cappelle laterali. Il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera ornata verso l’intradosso con eleganti costolonature e cornici plurimodanate con motivi decorativi a tempera e rilievi in stucco.
- Coperture
- Copertura a due falde (con terminazione a padiglione in corrispondenza del presbiterio) con presunta struttura portante composta da travature longitudinali impostate sulle strutture voltate. Il coperto del presbiterio si imposta ad una quota sopraelevata rispetto alla copertura della navata.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione della navata è realizzata in pianelle di cotto posate a corsi diagonali. Il piano del presbiterio e del coro, rialzato con un gradino in marmo rosso di Verona, è pavimentato con quadrotte alternate di marmo bianco di Botticino e marmo rosso di Verona a filari obliqui; la stessa pavimentazione caratterizza il piano rialzato delle cappelle laterali.
- Prospetti interni
- L’interno della chiesa, con impianto spaziale a marcato sviluppo longitudinale sottolineato dalla decisa partizione a pilastri ad arcatine delle cappelle laterali lungo i fianchi della navata, si presenta caratterizzato da un’armonica ed equilibrata composizione architettonica; le pareti sono decorate con pregevoli pitture murali; al centro del presbiterio è posto l’altare maggiore barocco con intarsi in marmi policromi; al centro della parete absidale è collocata la pala raffigurante l’Assunta, opera del 1552 del pittore bresciano Alessandro Bonvicino detto il Moretto.
- Prospetti esterni
- I prospetti esterni, con sviluppo sobrio e regolare, sono coronati da una cornice sottogronda modanata con una fitta teoria di mensoline in cotto, e presentano un’intonacatura a base di calce che conserva un trattamento decorativo che simula un paramenti in conci squadrati di pietra a filari regolari; lungo il settore inferiore dei fianchi longitudinali della navata si apre una sequenza di finestrelle centinate con imbotte strombato corrispondenti alle cappelle laterali; al centro del fronte meridionale è presente una meridiana.
- Campanile
- Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto edificato in mattoncini di laterizio a vista. Cella campanaria a bifore. Copertura a quattro falde in coppi.
- Pianta
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- VIII sec. ‐ X sec. (origini, costruzione e distruzione intero bene)
- Chiesa e abbazia di S. Maria in Maguzzano furono fondate dai monaci benedettini in epoca longobarda, nell’VIII sec. (come suggeriscono i vari frammenti di pluteo rinvenuti in loco). Nel IX sec. fu rinnovata e arricchita con nuovi elementi in pietra di epoca carolingia tutt’ora visibili. Nel corso del X sec. la chiesa e l’abbazia furono saccheggiate e distrutte dagli Ungari (come si evince dal testamento del vescovo di Verona Raterio).
- XI sec. ‐ XV sec. (ricostruzione intero bene)
- Tra l'XI ed il XII sec. l’edificio fu ricostruito in forme romaniche. Tra il XIV ed il XV sec. l’abbazia fu lentamente abbandonata e i monaci si trasferirono a Lonato.
- 1461 ‐ 1490 (passaggi di proprietà carattere generale)
- Nel 1461 l’abazia di Maguzzano fu unita alla Congregazione di S. Giustina. Un trentennio più tardi, nel 1490, in seguito ad alcuni contrasti con i nuovi amministratori, fu aggregata al monastero di S. Benedetto Po e vi rimase fino al 1797.
- 1491 ‐ 1495 (costruzione intero bene)
- Tra il 1491 ed il 1495 chiesa ed abbazia furono completamente riedificate in forme rinascimentali.
- 1496/10/23 ‐ 1496/10/23 (consacrazione carattere generale)
- Il nuovo edificio fu consacrato in data 23 ottobre 1496 da Monsignor Bernardino Fabio da Brescia.
- 1797 ‐ 1938 (soppressione e recupero carattere generale)
- Nel 1797 il monastero di S. Maria fu soppresso per decreto napoleonico. Dopo un periodo di abbandono nel 1904 giunsero a Maguzzano i frati Trappisti cistercensi provenienti dall’abbazia di Staoueli in Algeria. Vi rimasero fino al 1938, anno in cui subentrò la congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza (Istituto Don Calabria). Attualmente la chiesa è proprietà del Demanio.
- 1992 ‐ 2012 (restauro intero bene)
- Tra il 1992 ed il 2012 l'edificio ha beneficiato di alcuni interventi di restauro.
- VIII sec. ‐ X sec. (origini, costruzione e distruzione intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1965-1975)
- L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre (riposizionate a protezione delle due cappelle a lato del presbiterio) e l’introduzione di un altare mobile rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
- altare ‐ aggiunta arredo (1965-1975)
- Nuovo altare mobile in legno intagliato rivolto verso l’assemblea.
- sede ‐ aggiunta arredo (1965-1975)
- Sedili mobili in legno intagliato, con cattedra centrale rialzata su una pedana lignea, disposti ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare.
- ambone ‐ aggiunta arredo (1965-1975)
- Ambone in legno intagliato, collocato sul piano del presbiterio in posizione avanzata verso l’aula, a lato dell’altare.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1965-1975)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diözese von Verona)