La cappella della Vergine delle Nevi si trova al culmine della stretta valle Aurina sopra Prali, nei pressi di alcune antiche masserie destinate ad alpeggio. L'edificio è posto su uno sperone roccioso strapiombate su due lati ed incassato nei prati per gli altri due.
La facciata è caratterizzata dall'ingresso centrale con porta in legno incorniciata in laterizio, due piccole aiole alla base ne impreziosiscono il basamento con fiori di montagna. La finestra aperta nel prospetto sud è incorniciata da una ghiera in mattoni ha un profilo ad arco a sesto ribassato, ed è ripartita verticalmente in tre porzioni.

• Aula liturgica
  • nternamente le pareti sono intonacate con rinzaffo a calce con rifinitura al rustico, vi è una zoccolatura continua in perline di abete, che sulla parete di fondo ha due salienti. Lo spazio superiormente è delimitato dalla copertura a due falde rivestita con perlinatura interrotta dai massicci travi longitudinali di colore scuro.
• Presbiterio e altare
  • Al centro della parete absidale c'è il quadro della Madonna con la colomba della dello Spirito Santo; sotto vi è un modesto crocefisso in legno scuro, mentre a sinistra ve ne uno grande in legno chiaro. L'arredo liturgico è composto da una semplice mensa ricavata da legno di conifera, una sedia in legno che funge da seggio e una panca.
• Pavimenti e pavimentazioni
  • La pavimentazione è in assito realizzato in larice rossiccio, posato a spina di pesce.
• Impianto strutturale
  • La copertura è realizzata in lamiera zincata ondulata, sorretta da travame in legno. L'edificio ha una pianta rettangolare ad unico corpo e navata; ha una sezione regolare a capanna. Le murature sono in pietra a spacco naturale collegate con malta di calce ed esternamente, in tempi più recenti, è stata grossolanamente ristillata con malta a base cemento; in facciata e sul retro sono presenti gli ancoraggi antivento della copertura.

• XX ‐ XX (ricostruzione intero edificio)
  • La cappella è stata costruita negli anni '60 sul terreno già occupato da un'antica cappella, molto più grande, distrutta in quegli anni da una slavina” (relazione Gilli, 2004)

• altare ‐ aggiunta arredo (2000 ca.)
  • Nuova mensa in legno di conifera