Houses of worship
negli appunti
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- Imperia (IM)
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Parrocchia di Santa Maria Maggiore
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Diocese
Albenga - Imperia
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Ecclesiastical region
Liguria
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Typology
santuario
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Qualification
sussidiario
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Denominazione principale
Santuario di Santa Maria Maggiore
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Il Santuario di Santa Maria Maggiore è situato nel territorio comunale di Imperia, ed è sottoposto alla parrocchia omonima di Castelvecchio di Imperia. La chiesa sorge sulla collina che domina l'abitato della borgata, a 87 metri di quota, sui primi rilievi sulla sponda sinistra del torrente Impero. Sulla sommità della collinetta retrostante è situato il cimitero; attorno alla chiesa, a quota inferiore, sorgono numerosi edifici residenziali sparsi tra gli oliveti su terazze. Da uno slargo sulla strada comunale una scalinata sale al sagrato. L'edificio è composto da una possente serie di corpi di fabbrica: alla grande chiesa, a pianta greca, si affiancano le sacrestie e le case canoniche in posizione posteriore e il campanile esterno, inserito in linea con la facciata contro il fianco destro. I prospetti esterni si presentano intonacati. Della chiesa medievale (romanica) rimangono solamente parti inferiori del campanile e dell’antica facciata, sul fianco est dell’edificio. Sei scalini immettono nell'atrio, che introduce all'estesa aula unica, separata dal presbiterio da tre gradini e da una balaustra.
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- Pianta
- La chiesa ha pianta a croce greca, conclusa da un profondo presbiterio quadrangolare con abside poligonale. Nell’intersezione tra gli elementi che compongono la croce sono ricavate quattro cappelle diagonali, di minore profondità. I bracci della croce formano l’ingresso, due cappelle laterali e lo spazio antistante il presbiterio. La volta è a botte nei bracci e a vela sull’aula centrale.
- Elementi decorativi
- Gli spazi interni sono scanditi da lesene con capitelli compositi, che incorniciano specchiature ad arco ornate da stucchi che ritmano gli spazi. Al centro di alcune di esse sono posti gli altari laterali. Gli altari delle due cappelle laterali sono riccamente decorati da stucchi e sono caratterizzati dall'uso delle colonne tortili. Lo spazio è unificato in alto dall’ampio cornicione bianco e rosso, che risvolta anche nel presbiterio, decorato da volute vegetomorfe e putti che reggono medaglioni. L'altare maggiore risulta rinnovato nel 1740, come scritto nella tabella posta sul coronamento del dossale, dove si legge "AVE M.A GRATIA PLENA 1740". Si presenta ricco di intarsi di marmi e ha tre gradini portacandelieri; il paliotto presenta la "M" mariana a bassorilievo, incoronata e inserita tra fronde fiorite di giglio. Il coro ligneo è stato realizzato nel 1767.
- Facciata
- La facciata si sviluppa su un profilo planimetrico concavo, con le ali leggermente aggettanti rispetto al corpo centrale; si compone di due ordini sovrapposti, separati da un robusto cornicione con sottocornice a dentelli, arricchito nell’architrave da volute vegetomorfe. L’ordine inferiore è caratterizzato da sei lesene ioniche con controlesene, quattro in facciata e due risvoltate agli angoli, impostate su un alto zoccolo. Nelle specchiature tra le lesene al centro si apre il portale, decorato da un timpano triangolare contenente un bassorilievo con l’Annunciazione; mentre ai lati sono ricavate due nicchie ad arco per statue. Il secondo ordine, limitato in estensione solo alle parti centrali di quello sottostante, riprende il disegno di quella inferiore, con due lesene corinzie che terminano nel timpano semicircolare decorato da stucchi. Al centro della specchiatura vi è un grande medaglione a bassorilievo con l’Annunciazione, mentre al di sotto vi è una serliana cieca. Le ali terminano con due volute a ricciolo.
- Campanile
- Il campanile a pianta quadrata, sul lato destro dell’edificio, mostra ancora la sua origine medievale nella parte inferiore. E' decorato da una cornice di archetti pensili al di sopra della cella campanaria e termina con una cuspide ottagonale, impostata su un tamburo di egual forma.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Il pavimento è in piastrelle in graniglia.
- Coperture
- Il tetto ha la copertura in tegole marsigliesi e abbadini in ardesia.
- Pianta
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- XII sec ‐ XIII sec (ricostruzione intero bene)
- L'antica chiesa matrice della valle, di possibili origini altomedievali, viene ricostruita in forma romanica con orientamento est – ovest.
- 1281 ‐ 1281 (costruzione campanile)
- Una lapide murata in facciata ricorda la costruzione della torre campanaria.
- XV sec ‐ XV sec (intitolazione intero bene)
- La chiesa viene ristrutturata e nel 1480 viene riconsacrata con la nuova titolazione all’Annunziata.
- 1624 ‐ 1635 (citazione intero bene)
- La chiesa è citata da Paneri nel "Sacro e Vago Giardinello".
- 1681 ‐ 1681 (ricostruzione intero bene)
- Inizia la ricostruzione in forme barocche sotto la direzione di Gio Batta Marvaldi.
- 1740 ‐ 1740 (realizzazione altare)
- Viene realizzato il nuovo altare maggiore.
- 1778 ‐ 1783 (decorazione cappelle)
- Sono registrati pagamenti ai mastri stuccatori Lorenzo e Valentino Acquarone di Lucinasco per la decorazione delle cappelle del Rosario e del Carmine.
- 1787 ‐ 1787 (realizzazione pavimento)
- Viene posato un nuovo pavimento nel presbiterio.
- 1906 ‐ 1906 (intitolazione intero bene)
- Il vescovo Filippo Allegro riconosce alla chiesa il titolo di santuario.
- 1934 ‐ 1934 (decorazione intero bene)
- Oreste Murialdo cura la decorazione dell'atrio.
- 1980 ‐ 1980 (restauro prospetto)
- Si svolge un restauro del prospetto meridionale.
- 1987 ‐ 1987 (restauro copertura)
- Vengono rifatte le coperture dell'edificio.
- 1993 ‐ 1993 (restauro finestre)
- Le vetrate delle finestre vengono restaurate.
- XII sec ‐ XIII sec (ricostruzione intero bene)
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Data di pubblicazione
16/06/2024
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Albenga - Imperia)