Realizzata nel 1969-70 su progetto di Silvestro Bardazzi e Francesco Guerrieri, ha pianta quadrangolare, paramenti in cemento e laterizio, e copertura piana. Vetrate decorate policrome caratterizzano l'interno. All’interno sono conservate opere di Alfio Rapisardi (una Crocifissione), Mihu Vulcanescu (Via Crucis), statue lignee del XIX-XX secolo.

• Interno della chiesa
  • L’interno della chiesa, pressoché quadrato, con soffitto piano, è reso luminoso dalle finestrature continue poste in alto lungo tutto il perimetro dell’aula. Il presbiterio è rialzato di due gradini dal profilo curvo. Sull'altar maggiore è un moderno Crocifisso in legno, a sinistra del quale è posto un pannello di Mihu Vulcanescu e il fonte battesimale. Sulla parete destra è una interessante Crocifissione di Alfio Rapisardi; su qulla di sinistra sono una grande tela ottocentesca con l'Immacolata, i pannelli della Via Crucis, opera dello stesso Vulcanescu, e alcune statue lignee policromate: un gruppo col Battesimo di Cristo, un San Giovanni Battista (del primo Novecento) e una Madonna col Bambino in legno dipinto e dorato, del XIX secolo.

• XII ‐ 1996 (costruzione intero bene)
  • La frazione di Maliseti prende nome da uno spedale per pellegrini e viandanti sorto alla fine del XII secolo, per volere di Martino Maleseti, lungo la strada che da Prato giunge a Montemurlo. Scomparso lo spedale, il toponimo rimase alla zona, interessata fino dagli anni Sessanta da una intensa urbanizzazione. Dopo la costituzione della parrocchia (1966), venne costruita la chiesa consacrata il 13 dicembre 1970. Il campanile su progetto di Franco Innocenti è del 1995-1996.

• presbiterio ‐ intervento strutturale (1970)
  • IL presbiterio è stato realizzato secondo le norme del Concilio Vaticano II.