Houses of worship
- Songavazzo (BG)
-
Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo
-
Diocese
Bergamo
-
Ecclesiastical region
Lombardia
-
Typology
chiesa
-
Qualification
parrocchiale
-
Denominazione principale
Chiesa di San Bartolomeo
-
la chiesa è orientata secondo i criteri liturgici tradizionali. La facciata non è completamente riconoscibile essendo stata costruita in aderenza la piccola chiesa della congregazione. La parte visibile ospita al centro una finestra rettangolare. L’edificio è concluso da copertura a due spioventi con manto in coppi.
Sul fianco destro della chiesa è presente il caratteristico portico che corre sul lato sud con eleganti colonne rastremate in pietra arenaria. Al centro del portico è posto il portale con fregi scolpiti e timpano spezzato. Internamente la chiesa presenta unica navata divisa da lesene in stucco con basi e capitelli in sette campate di ampiezza e destinazioni diverse. Sopra i capitelli la trabeazione è interrotta dalle arcate e dalle cappelle laterali. Il cornicione praticabile percorre le pareti della navata, coperta da volta a botte. Nella parete d’ambito di sinistra è posto il Fonte Battesimale. Nella terza campata a sinistra è posto l’altare in marmo nero dedicato all’Addolorata, a destra l’altare sempre in marmo dedicato a S. Antonio. La quarta campata, di dimensioni ridotte come la seconda, ospita sulla parete di sinistra il pulpito in legno mentre a destra è presente la cattedra oratoria. Nella quinta campata è posto a sinistra l’altare barocco in marmo nero dedicato al S. Rosario, a destra è presente l’ingresso laterale. Segue la sesta campata, stretta come la seconda e la quarta ed occupata a mezz’altezza da due nicchie contenenti a sinistra la statua di S. Giuseppe e a destra la statua di S. Luigi. La settima campata ospita nella cappella di sinistra l’altare dedico alla Madonna del Carmine, la cappella di destra, sempre con altare in marmo è dedicata all’Assunta e santi Sebastiano, Rocco e S. Antonio. Ai lati dell’arco di trionfo sono posti due ingressi, quello di sinistra conduce al campanile, quello di destra conduce alla sagrestia. Il presbiterio è rialzato di tre gradini, è coperto da tazza circolare. Dietro l’altare maggiore si trova il coro in legno di noce a tredici stalli con braccioli e sedili ribaltabili ed inginocchiatoio suddivisi in tre settori; il coro è coperto da catino absidale -
- Impianto strutturale
- edificio in muratura continua con volte e solai id forma articolata
- Pianta
- chiesa a navata unica ano pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato di tre gradini presenta pianta rettangolare e si conclude con il coro a pianta semicircolare
- Coperture
- tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura ani coppi
- Campane
- cinque campane, fuse nel 1838 per decreto di Ferdinando I e consacrate dal vescovo Pier Luigi Speranza nel 1864, venne rifuse dai fratelli Ottolina di Seregno nell’attuale concerto di otto campane in “si grave” consacrate dal vescovo Luigi Maria Marelli il 30 agosto 1927. Due campane requisite il 7 giugno 1943 durante la guerra, vennero recuperate intatte il 12 settembre dello stesso anno
- Impianto strutturale
-
- 1260 ‐ 1260 (parrocchialità carattere generale)
- una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede, la chiesa di "Gavaçio", dipendente dalla pieve di Clusone, compare sotto l’invocazione a San Lorenzo
- 1404 ‐ 1404 (parrocchialità carattere generale)
- la comunità parrocchiale di Songavazzo si staccò dalla chiesa matrice di Onore, sotto il vescovato di Francesco Aregazzi
- 1575 ‐ 1575 (parrocchialità carattere generale)
- in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 24 settembre, la parrocchia di San Bartolomeo di Songavazzo, dipendente dalla pieve di Clusone, risultava godere di un reddito di 70 aurei. La comunità contava a quell’epoca 700 anime, di cui 450 comunicate. Nella parrocchiale risultavano erette la scuola del Santissimo Sacramento presso l’altare maggiore, la scuola dei disciplini, e la scuola della Beata Vergine, presso l’altare omonimo
- 1766 ‐ 1766 (costruzione campanile)
- costruzione del campanile in ceppo locale a vista con elementi in Serizzo rosso
- 1779 ‐ 1779 (parrocchialità carattere generale)
- in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta l’8 luglio, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, amministrata da sindaci, la scuola del Carmine, presso l’altare omonimo, retta da sindaci, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, la scuola dei defunti, presso l’altare omonimo e la confraternita della Dottrina cristiana
- 1787 ‐ 1791 (rifacimento intero bene)
- non si hanno notizie circa la costruzione dell'originario edificio. Le strutture architettoniche hanno subito nei secoli diverse trasformazioni finché con importanti lavori realizzati sul finire del XVIII secolo viene fissato l'assetto e aspetto attuale
- 1904 ‐ 1904 (restauro interno)
- viene condotta una campagna di restauro degli interni
- 1260 ‐ 1260 (parrocchialità carattere generale)
-
- altare ‐ aggiunta arredo (1990-2000)
- in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. L'arredo è realizzato in legno
- altare ‐ aggiunta arredo (1990-2000)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Bergamo)