Houses of worship
negli appunti
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- Pescorocchiano (RI)
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Parrocchia di Sant'Elpidio
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Diocese
Rieti
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Ecclesiastical region
Lazio
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Typology
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Sant'Elpidio
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La chiesa si presenta come un grande volume isolato in cui si distinguono la navata centrale, le due laterali, il transetto, la torre campanaria e la casa canonica retrostante; sul lato destro del complesso è presente un nuovo volume adibito a salone parrocchiale, recentemente restaurato. L’alta navata centrale che caratterizza la chiesa è coperta con tetto a doppio spiovente che corre longitudinalmente per l’intero corpo di fabbrica, intersecandosi trasversalmente con il tetto, sempre a doppio spiovente, che copre il transetto. I corpi laterali, più bassi, sono coperti da falde singole inclinate.
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- Pianta
- internamente la chiesa si articola in una navata centrale, alta circa 9,20 m, individuata da tre pilastri per lato e da tre nicchie per lato, individuate da setti trasversali e alte circa 5,20 m, comunicanti tra oro a formare una sorta di due navate laterali. Le tre navate sono coperte con volte a crociera e sono impostate sulla geometria delle quattro campate, delle quali la quarta, che si configura come un transetto, presenta l’altezza pari a quella della navata centrale. Nel transetto è presente una scalinata di cinque gradini che introduce al presbiterio dove è collocato l’altare maggiore; questo è un ambiente che conclude la navata centrale, una sorta di abside circolare coperto dal catino che si raccorda alle crociere della navata. Nel retro sono ricavati un ambiente caratterizzato da una parete convessa adibito a sacrestia e due ambienti laterali che fungono da disimpegni con l’adiacente canonica.
- Facciata
- La facciata, che si raccorda con la strada tramite una scalinata centrale, si compone di tre spartiti individuati da lesene: quello centrale, il più alto, che presenta una terminazione triangolare che segue le geometrie delle falde del tetto, e due laterali, più bassi, con terminazione inclinata dove sono presenti due finestre centinate che danno luce alle navate laterali. Nel mezzo si apre un bel portale in pietra bianca, che in chiave moderna riproduce gli stilemi romanici, costituito da due colonnine laterali poggianti su alti basamenti che sostengono l’architrave su cui s’imposta un arco con una fascia circolare a tutto sesto caratterizzata da modanature e motivi a dentelli. Al di sopra fa mostra di sé un importante rosone, che dà luce alla profonda navata centrale, costituito da una ruota con otto pilastrini in pietra nella parte centrale e nella parte periferica da una fascia circolare simile al quella del portale sottostante.
- Prospetti laterali
- I prospetti laterali, caratterizzati da lesene, poste in corrispondenza delle campate interne, presentano finestrature centinate nella parte alta della navata centrale. Il fianco sinistro del complesso è caratterizzato da una scalinata in pietra formata da due rampe che raccordano l’ingresso laterale della chiesa con la quota della strada.
- Torre campanaria
- Nel fianco destro, tra la chiesa e la canonica, è ubicata la torre campanaria, alta circa 15,00 m, a base quadrangolare, con una cella campanaria con due fornici per lato e coperta da una cuspide tronca.
- Interni
- Internamente la chiesa si articola in una navata centrale, alta circa 9,20 m, individuata da tre pilastri per lato e da tre nicchie per lato, individuate da setti trasversali e alte circa 5,20 m, comunicanti tra oro a formare una sorta di due navate laterali. Le tre navate sono coperte con volte a crociera e sono impostate sulla geometria delle quattro campate, delle quali la quarta, che si configura come un transetto, presenta l’altezza pari a quella della navata centrale. Nel transetto è presente una scalinata di cinque gradini che introduce al presbiterio dove è collocato l’altare maggiore; questo è un ambiente che conclude la navata centrale, una sorta di abside circolare coperto dal catino che si raccorda alle crociere della navata.
- Struttura
- La struttura portante della chiesa è realizzata in cemento armato con tamponature in muratura di pietra non squadrata che presenta paramenti intonacati e tinteggiati.
- Pianta
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- X ‐ X (origini carattere generale)
- Il corpo di S.Elpidio, eremita originario della Cappadocia, era sepolto nella chiesa dell'omonimo villaggio e fu concesso nel 969 d.C. dal vescovo di Rieti Alberico ai vescovi di Metz, Teodorico, e di Treviri, Erchemperto, giunti in Italia al seguito dell'imperatore Ottone I, in cerca di reliquie di Santi. Il corpo del Martire sarebbe stato estratto il 16 settembre di quell'anno dallo stesso vescovo di Metz, accompagnatovi dal vescovo Alberico.
- XII ‐ XII (descrizione e nascita dell’insediamento intero bene)
- Nel 1153 e nel 1182 la pieve di S.Elpidio appare tra quelle menzionate nelle Bolle papali che i pontefici Anatasio IV e Lucio inviarono ai vescovi della diocesi di Rieti per determinarne i confini.
- XX ‐ XX (riedificazione intero bene)
- La chiesa viene riedificata a seguito del terremoto del 1915
- 2008 ‐ 2009 (consolidamento torre campanaria)
- I lavori di riparazione e miglioramento sismico della torre campanaria sono stati finanziati da Commissario Delegato al Sisma 1997
- 2009 ‐ 2009 (costruzione salone parrocchiale)
- L’attuale salone parrocchiale veniva costruito a ridosso del fianco destro della chiesa a seguito dell’inagibilità della stessa determinata dal terremoto de L’Aquila del 06/04/2009. Tale costruzione veniva eretta per lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche.
- 2013 ‐ 2013 (restauro salone parrocchiale)
- Il salone parrocchiale veniva consolidato e restaurato in accordo con gli elementi architettonici e coloriture dell’intero complesso. Veniva sostituita la struttura del tetto ed il manto di copertura.
- 2013 ‐ 2013 (restauro rosone della chiesa)
- Il rosone della chiesa, formato da elementi di pietra, veniva consolidato in quanto, a seguito del sisma, erano caduti alcuni elementi della raggiera e successivamente restaurato.
- 2013 ‐ 2013 (consolidamento Aula chiesa)
- Le murature verticali, ortogonali tra loro, venivano consolidate mediante l'inserimento di imperniature armate. Le murature verticali, parallele tra loro, venivano consolidate e collegate tramite l'inserimento di catene di acciaio.
- X ‐ X (origini carattere generale)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (1970)
- La chiesa presenta un’area presbiteriale rialzata di n. 5 gradini di probabile origine tridentina. Attualmente presenta un adeguamento liturgico al Concilio Vaticano II di origine immediatamente successiva ad esso, realizzata mediante il distacco del bell’altare tardo gotico dalla parete di fondo del presbiterio absidato. La custodia Eucaristica è posta in asse al presbiterio sulla parete di fondo dell’abside, all’interno di un Tabernacolo in veste di Tempietto settecentesco in marmo di carrara.
- altare ‐ intervento strutturale (1970)
- L’Altare, del tipo a mensa ora rivolta al popolo attraverso l’aggiunta di alcune lastre in pietra, è realizzato in pietra calcarea e presenta cinque colonne tortili con capitelli floreali che sorreggono n. 4 archi trilobati, decorati da rosette.
- fonte battesimale ‐ intervento strutturale (1970)
- Il fonte battesimale si trova ora al termine della braccio sinistro del transetto, posto al di sopra del gradino dell’altare laterale che lo occupa. Per tanto la sua posizione non ha caratteristica di stabilità, seppur si tratti di un bell’esempio di acquasantiera in marmo bianco, composta da vasca a conchiglia sorretta da una colonna liscia con basamento modanato.
- ambone ‐ aggiunta arredo (1970)
- L’ambone (in veste di leggio) posto a cornu evangelii e la sede del celebrante a cornu epistolae non hanno caratteristica di stabilità, ma sono elementi decorosi realizzati in legno modanato.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1970)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Rieti)