Houses of worship
negli appunti
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- Castiglione del Lago (PG)
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Parrocchia di Sant'Egidio Abate
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Diocese
Perugia - Citta' della Pieve
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Ecclesiastical region
Umbria
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Typology
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Sant'Egidio Abate
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Eretta su una collina fra il lago Trasimeno e il lago di Chiusi, in via degli Eroi, 12. La piazza è attualmente pavimentata. Sulla stessa si affaccia, oltre che la chiesa, anche l'ex sede del comune, ora palazzo Mezzetti e l'ex casa estiva del vescovo di Chiusi, ora palazzo Cesarini. La chiesa nel 1948 venne orientata verso la strada comunale e la piazza. Il lato destro rivolto ad ovest, come la vecchia facciata, risultava molto elevato rispetto al piano stradale. Oggi, infatti, la nuova chiesa è circondata da un terrazzo che vince il pronunciato dislivello. La chiesa venne bombardata nel 22-26/06/1944 e fu riedificata il 02/03/1948 e consacrata il 14/11/1948.
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- pianta
- A croce greca con abside semicircolare. Presbiterio rialzato con tre gradini con due porte di cui la sinistra di accesso alla sacrestia. Quattro finestre ad arco, due alte e due basse, illuminano l'abside. Ricostruita dopo gli ultimi eventi bellici ha il campanile nell'angolo fra il braccio sinistro e la facciata. Due altari laterali, in corrispondenza dei bracci, sono coevi con l'altare maggiore.
- facciate
- La principale è intonacata con portale in asse sovrastato da timpano e finestra. La metà inferiore della facciata è rivestita in pietra con quattro lesene. I materiali continuano nella facciata destra con forme semplificate.
- fondazioni
- Nella ricostruzione dopo gli eventi bellici è stata variata nell'orientamento ed impostata più alta senza rimozione delle macerie.
- struttura
- La chiesa ha lesene all'incrocio della croce e all'innesto dell'abside. Un cornicione continuo ne perimetra la croce greca. Al centro una calotta cieca sostituisce la vecchia cupola.
- coperture
- In latero-cemento con manto in marsigliesi.
- pavimenti e pavimentazioni
- In graniglia a pezzatura grande, con il presbiterio in pietra venata.
- elementi decorativi
- Sull'altare maggiore una lastra scolpita ricorda la data di inaugurazione: 12/03/1967. La cantoria è formata da una balconata in cemento armato con organo.
- pianta
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- IX ‐ 1159 (costruzione intero bene)
- La chiesa di S. Egidio fu costruita tra il secolo IX° e il 1159. Il Santo era venerato già dall'800 e la sua morte risale ad un periodo compreso tra il 720 e il 725. L'edificio si può pensare come costruito dai monaci Benedettini.
- 1159 ‐ 1159 (esistenza intero bene)
- Il documento più antico che ricorda la chiesa di S. Egidio, soggetta alla prepositura della chiesa di S. Mustiola nella Diocesi di Chiusi, è una Bolla del Papa Adriano IV° del 1159, che si trova nell'archivio vescovile di Montepulciano.
- 1276 ‐ 1277 (esistenza intero bene)
- La chiesa è nominata nelle Rationes Decimarum del 1276-1277.
- 1302 ‐ 1303 (esistenza intero bene)
- E' nominata nelle Rationes Decimarum del 1302-1303.
- 1361 ‐ 1361 (esistenza intero bene)
- Appare nel catasto del 1361 che è all'archivio di Stato di Perugia.
- 1444 ‐ 1493 (esistenza intero bene)
- Appare negli estimi del 1444 e del 1493 ed è chiamata S. Gilio.
- 1605 ‐ 1605 (visita pastorale intero bene)
- Il 16 novembre 1605 il vescovo di Città della Pieve Fabrizio Paolucci giunse a Vaiano e visitò la chiesa di S. Egidio e ordinò di provvedere alla pietra sacra dell'altare, di fare un baldacchino e di accomodare gli scalini sopra gli altari e di imbiancare le pareti.
- 1613 ‐ 1613 (dipendenza intero bene)
- La chiesa di S. Egidio dipendeva dalla chiesa di S. Maria del castello di Paciano, ma il vescovo Fabrizio Paolucci eresse Vaiano a parrocchia il 23 aprile 1613.
- 1643 ‐ 1643 (visita pastorale intero bene)
- Il 5 giugno 1643 si tenne la visita pastorale del vescovo Reginaldo Lucarini.
- 1705 ‐ 1705 (visita pastorale intero bene)
- Il 12 dicembre 1705 si tenne la visita pastorale del vescovo Carlo Muti. A quella data nella chiesa esistevano tre compagnie di Laici, quella del SS.mo Sacramento, del SS.mo Rosario e quella del Monte Carmelo.
- 1733 ‐ 1733 (descrizione intero bene)
- Dalla visita pastorale del vescovo Francesco Alberici che si è tenuta il 10 maggio 1733, si ha una descrizione della chiesa di S. Egidio con il cimitero situato a lato della porta principale della chiesa, circondato da muri e ben custodito con porta.
- 1733 ‐ 1733 (descrizione intero bene)
- A destra dell'ingresso della chiesa c'era il battistero sopra una colonna di pietra. L'altare maggiore aveva un'icona dipinta su tela con l'immagine di S. Egidio.
- 1733 ‐ 1733 (descrizione intero bene)
- A sinistra di chi entra in chiesa per la porta principale, c'era un solo altare sotto il titolo del SS.mo Rosario con l'immagine della Vergine del Rosario. Ai lati c'erano due colonne con capitelli dorati. Lo stesso altare era delimitato da balaustre di legno.
- 1733 ‐ 1733 (descrizione intero bene)
- A destra di chi entra per la porta principale c'era una cappellina con un arco duplice, con pitture e affreschi e con due altari, uno dedicato a S. Eutimio martire e l'altro altare sotto lo stesso arco della cappellina dedicato a Maria Santissima del Carmelo.
- 1733 ‐ 1733 (descrizione intero bene)
- La navata della chiesa era spaziosa con il tetto a capriate, due finestre, due porte uguali, la principale a mezzogiorno e l'altra verso il tramonto, c'era anche il pulpito per le prediche da farsi in Quaresima.
- 1733 ‐ 1733 (descrizione intero bene)
- La chiesa aveva il pavimento in laterizi che aveva bisogno di essere restaurato. Sul pavimento si aprivano otto sepolcri; tre furono interdetti dal precedente Vescovo. Per la sacrestia c'era una piccola stanza con finestra. Il campanile era a vela.
- 1776 ‐ 1776 (visita pastorale intero bene)
- Il 26 maggio 1776 si tenne la visita pastorale del vescovo Tommaso Mancini.
- 1819 ‐ 1819 (descrizione intero bene)
- Il pavimento era a mattoni ma alquanto umido. Le pareti erano formate a cassettoni che forse vuol dire che erano formate da pietre squadrate, tipiche delle pievi costruite tra il IX° e il XIII° secolo.
- 1819 ‐ 1819 (visita pastorale intero bene)
- Nel 1819 si tenne la visita pastorale del Vescovo Giuliano Mami e si ha un'altra descrizione dell'edificio che era ad una sola navata con quattro cappelle sfondate lateralmente da una sola parte e quattro piccole finestre.
- 1819 ‐ 1819 (descrizione intero bene)
- La chiesa aveva quattro altari. Il campanile era formato alla cappuccina e la sacrestia era una piccola stanza.
- 1823 ‐ 1823 (ricostruzione intero bene)
- Le confraternite riunite del SS. Sacramento, del SS. Rosario e della Madonna del Carmine versarono quanto avevano in contanti e furono d'accordo di vendere i vari pezzi di terreno e una casa di loro proprietà.
- 1823 ‐ 1823 (demolizione intero bene)
- La chiesa fu demolita nel 1823 e si decise di costruirne un'altra che, nelle sue linee essenziali, è l'attuale.
- 1823 ‐ 1823 (distruzione affreschi)
- Con la demolizione della chiesa nel 1823 anche gli affreschi furono distrutti.
- 1823 ‐ 1823 (ricostruzione intero bene)
- Nel 1823 la popolazione di Vaiano con il parroco don Pompilio Aronne decise di costruire la nuova chiesa di S. Egidio Abate e la spesa si sarebbe aggirata sui 700 scudi.
- 1823 ‐ 1823 (raccolta fondi)
- Con la vendita degli immobili si ricavarono 300 scudi romani. Si raccolsero le offerte, tra le quali furono rilevanti quelle del Vescovo Giuliano Mami.
- 1824 ‐ 1826 (descrizione intero bene)
- La nuova chiesa di Vaiano, ricostruita tra il 1824 e il 1826, aveva una linea rinascimentale a croce greca, con abside e tre altari.
- 1824 ‐ 1826 (ricostruzione intero bene)
- Nell'anno 1824 iniziarono i lavori di ricostruzione che continuarono fino al 1826.
- 1826 ‐ 1826 (descrizione intero bene)
- L'altare maggiore era collocato sicuramente dove c'è ora l'altare della Madonna del Carmine con l'affresco di un Crocifisso. L'edificio fu costruito con i mattoni della fornace di Vaiano basso.
- 1826 ‐ 1826 (descrizione intero bene)
- Il campanile era a coda di rondine sul lato est sopra l'altare della Madonna del Carmine. La facciata e l'ingresso erano rivolti verso ponente.
- 1826 ‐ 1826 (descrizione intero bene)
- Il presbiterio era sopraelevato di un gradino sul resto della chiesa, due colonne a lato dell'altare maggiore e cupola ottagonale con lucernetta centrale.
- 1828 ‐ 1828 (ricostruzione intero bene)
- Non si conosce l'autore del progetto della nuova chiesa, mentre gli esecutori furono i capomastri muratori Carlo Barni e Agostino Danesi. Nel 1828 la spesa della costruzione della nuova chiesa era stata pagata.
- 1843 ‐ 1844 (costruzione campanile)
- Tra il 1843 e il 1844 fu costruito il nuovo campanile, che è lo stesso di allora nella parte al di sotto della cella campanaria.
- 1844 ‐ 1844 (restauro intero bene)
- Nel 1844 sono stati costruiti quattro pilastri per sostenere la cupola ottagonale.
- 1861 ‐ 1861 (lesioni intero bene)
- Nel 1861 ci fu una scossa di terremoto abbastanza forte che procurò lesioni alla chiesa di S. Egidio.
- 1867 ‐ 1867 (restauro intero bene)
- Nel 1867 venne costruito lo sperone al muro di ponente, dietro l'altare della Madonna del Rosario.
- 1905 ‐ 1905 (costruzione cupola)
- Nel 1905, essendo l'edificio sempre più pericolante, su consiglio dell'ingegner Crescenzi, fu tolta la cupola ottagonale e al suo posto fu costruita una cupola conica, costruita con grossi mattoni a sfoglia e intonacata esternamente. Questa cupola era molto leggera e senza lucernotto e fu costruita perché pensavano che il grosso peso facesse muovere le volte.
- 1922 ‐ 1922 (restauro intero bene)
- Nel 1922 furono applicati all'edificio dei fascioni di ferro: una fascia che, partendo dalla facciata, faceva il giro dell'abside e tornava alla facciata e tre chiavi trasversali dalla cappella di levante a quella di ponente.
- 1922 ‐ 1922 (restauro sacrestia)
- Venne restaurata anche la sacrestia, in particolare il pavimento collocato sopra travi di ferro.
- 1941 ‐ 1941 (descrizione intero bene)
- Il 5 maggio 1941 venne nominato parroco di Vaiano don Angelo Gori che fornì una nuova descrizione della chiesa, a croce greca con una piccola cupola centrale rotonda e cieca a tronco di cono irregolare. All'interno dell'edificio la decorazione pittorica era tutta rovinata e l'intonaco cadeva per l'umidità e i ghiacci. Anche il tetto aveva bisogno di essere riparato. C'erano due altari laterali e uno centrale sul presbiterio; dietro l'altare maggiore c'era una piccola abside rotonda internamente e poligonale esternamente. La costruzione non era solida e si notavano lesioni in più parti; occorrevano lavori di consolidamento e ripulitura. L'altare maggiore era in muratura ed aveva due gradini di accesso in pietra. L'altare maggiore era sotto l'arco trionfale, sorretto dalle due colonne. L'altare laterale di destra era dedicato alla Madonna del Carmine ed aveva nella parete una decorazione di stucchi con due colonne staccate rotonde, che sostenevano due angioletti in gesso.
- 1941 ‐ 1941 (descrizione intero bene)
- Sopra l'altare di destra vi era il quadro della Madonna e dietro, sul muro, vi era pitturato un Crocifisso. Forse una volta qui vi era collocato l'altare maggiore e di fronte era l'ingresso, perché il muro di fronte a questo altare presentava lo stipite e l'arcata di un'antica porta, oggi chiusa dalla speronata fatta nel 1867 come sostegno. L'altare a sinistra era dedicato alla Madonna del Rosario. C'era anche un'edicola coperta da tenda, con la statua dell'Addolorata.
- 1942 ‐ 1942 (restauro intero bene)
- Nel 1942 la chiesa venne restaurata. Venne rifatta la volta a forati sopra la cappella di ponente.
- 1942 ‐ 1942 (rifacimento tetto)
- Venne rifatto anche il tetto.
- 1942 ‐ 1942 (ricostruzione cupola)
- La cupola venne demolita e ricostruita secondo il disegno di Edoardo Vignaroli.
- 1943 ‐ 1943 (costruzione altare maggiore)
- L'altare maggiore fu costruito nel 1943 su disegno del Vignaroli, dal marmista Bianconi e dall'impresa Nardelli di Vaiano. L'opera fu donata dai coniugi Cesare e Quintilia Mezzetti a suffragio e memoria del figlio Luigi, tragicamente deceduto in seguito a incidente stradale il 19 maggio 1940. Lo vollero dedicare a S. Egidio Abate e a San Luigi.
- 1943 ‐ 1943 (consacrazione altare maggiore)
- L'altare maggiore fu consacrato il 18 maggio 1943 da Giuseppe Angelucci, vescovo di Città della Pieve.
- 1944 ‐ 1944 (bombardamenti intero bene)
- Dal 19 al 25 luglio 1944 Vaiano fu bombardato e i primi edifici ad essere colpiti furono il campanile, la chiesa e la casa canonica.
- 1944 ‐ 1944 (bilancio dei danni intero bene)
- Don Angelo Gori fece il bilancio dei danni: "Crollata l'abside fino a due metri da terra, le mura laterali crollate fino al cornicione, ma qua e là stranciate e sforacchiate. L'altare maggiore era scheggiato e senza più il gradino sopra la mensa. Il campanile mozzato al di sopra delle campane. Le campane spezzate. La sacrestia crollata, la casa parrocchiale sventrata e via tutto il tetto".
- 1950 ‐ 1951 (ricostruzione intero bene)
- Tra il 1950 e il 1951 la chiesa venne ricostruita tenendo conto dell'antico disegno. Anche la canonica e il campanile vennero ricostruiti, a spese dello Stato Italiano, dalla Ditta di Roma IFRI (Istituto Fiduciario Ricostruzione Immobili) e la spesa fu di £ 780.380.
- 1966 ‐ 1967 (modifiche altare maggiore)
- L'altare maggiore è stato modificato secondo lo spirito del Concilio Ecumenico Vaticano II, regnante Papa Paolo VI, con l'esecuzione della Cooperatia Combattenti, Scalpellini e Marmisti di Perugia.
- 1967 ‐ 1967 (consacrazione altare maggiore)
- L'altare maggiore è stato riconsacrato il 12 marzo 1967 da S.E. Rev.ma monsignor Ezio Barbieri come da pergamena esposta nella chiesa parrocchiale.
- IX ‐ 1159 (costruzione intero bene)
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- altare ‐ intervento strutturale (1967/03/12)
- Sollevato di due gradini rispetto al piano del presbiterio. Realizzato in muratura e rivestito in marmo venato.
- altare ‐ intervento strutturale (1967/03/12)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Perugia - Citta' della Pieve)