Houses of worship
- Torino (TO)
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Parrocchia di Nostra Signora della Salute
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Diocese
Torino
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Ecclesiastical region
Piemonte
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Ambito culturale
- eclettismo (costruzione)
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Typology
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Nostra Signora della Salute
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La chiesa di Nostra Signora della Salute è la parrocchiale del quartiere Borgo Vittoria, sorge sul terreno dalla vittoria delle armi piemontesi e austriache contro i francesi durante l'assedio di Torino del 1706 da cui il quartiere trae il nome. Edificata in due riprese tra 1859 e 1950 è intitolata alla Madonna come "Salvezza della Patria" e "Salute degli infermi". L'edificio di culto fa parte di un complesso polivalente comprensivo di casa parrocchiale, oratorio e teatro; ha orientamento ovest-est ed è preceduto da un cortile porticato. La facciata a capanna in muratura laterizia e pietra si sviluppa verticalmente in due livelli di diversa profondità, il livello esterno formato da una grande arcata a tutto sesto è decorato dagli altorilievi equestri dei re sabaudi, moduli di uva e grano nel cornicione e statue. L'ampio e luminoso interno in muratura intonacata e tinteggiata bianco è a croce greca con volte a crociera costolonate e cupola ottagonale in cemento armato su tamburo nella crociera centrale. Alla testata del braccio destro del transetto è sistemato l'altare con l'urna di San Leonardo Murialdo entro una monumentale nicchia in vetro colorato; alla testata del braccio sinistro, al termine di una scalinata, è collocata la cappella del Santuario di Nostra Signora della Salute, sotto cui è disposta la cripta dei caduti della battaglia del 1706, utilizzata come cappella invernale. I lavori di manutenzione ordinaria determinano l'ottimo stato di conservazione.
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- facciata
- Facciata a capanna in muratura laterizia e pietra, incompiuta rispetto ai progetti. Il fronte si sviluppa verticalmente in due livelli di diversa profondità, quello più esterno consiste in una grande arcata a tutto sesto in pietra grigia con coronamento triangolare che racchiude il livello più interno in muratura a vista. L'ingresso è preceduto da una gradinata e da un portico di tre arcate su colonne lapidee binate. In asse sopra al portone principale si trova un grande oculo circondato da dodici aperture a forma di stella a sei punte. L'arcata esterna è decorata sui piedritti da altorilievi raffiguranti Vittorio Amedeo II e il principe Eugenio a cavallo; sugli spioventi del coronamento da un altorilievo modulare con grappoli d'uva e fasci di grano. Al vertice vi sono la statua di Cristo benedicente, entro un'edicoletta, e una croce in ferro battuto.
- pianta
- Pianta a croce greca con cupola ottagonale nella crociera centrale; tra il piedicroce e ognuno dei bracci laterali sono inserite una navata laterale e due cappelle laterali; alla testata del braccio destro del transetto è sistemato l'altare con l'urna del Murialdo; alla testata del braccio sinistro, al termine di una scalinata, è collocata la cappella quadrata con abside poligonale di Nostra Signora della Salute. Il capocroce, dove è collocato l'altare maggiore storico, ha forma poligonale.
- struttura
- Struttura in muratura laterizia intonacata e tinteggiata bianco. I bracci sono coperti da volte a crociera costolonate. Sopra le navatelle e in controfacciata vi è una galleria con volta a botte. La cupola ha struttura in cemento armato con otto aperture circolari nel tamburo. L'abside ha tre alte aperture arcuate e catino a spicchi costolonati.
- copertura
- Copertura a doppia falda con manto in lose. Tiburio ottagonale con lanternino in mattoni a vista e manto in lose.
- portico
- I tre ingressi della chiesa sono preceduti da un portico voltato, che si raccorda al portico che perimetra il cortile rettangolare, su cui si affacciano gli spazi per le attività parrocchiali e della Congregazione.
- campanile
- Il campanile a base quadrata sorge dietro l'edificio a sinistra dell'abside. Ha basamento in pietra bianca e struttura in muratura laterizia aperta da monofore che seguono l'andamento obliquo della scala interna. La cella campanaria sommitale "non finita" ha l'orologio su tutti i lati e copertura piramidale in lose.
- pavimentazione
- Pavimentazione in lastre di pietra a taglio regolare, disposte a formare decorazioni geometriche in base alle diverse tonalità di grigio.
- arredi
- Sono presenti i banchi disposti longitudinalmente lungo ciascuno dei tre bracci della croce greca, l'organo sulla balconata in controfacciata, il pulpito, i confessionali, i monumenti commemorativi dei fondatori, altari laterali in muratura e marmi con tavole e sculture, e la via crucis con scene a tuttotondo in terracotta smaltata realizzate dalla ditta Pierson di Vaucoleurs nel 1910.
- presbiterio
- L'altare maggiore, realizzato nel 1959, consiste in una struttura in marmi policromi con alto dossale e tabernacolo centrale sormontato dall'ostensorio e dal crocifisso, la mensa, preceduta da tre gradini, è affiancata da edicole con mosaici di angeli oranti su fondo oro. L'altare è staccato dalla parete absidale, lungo cui scorre un deambulatorio di servizio che raccorda la sacrestia e la casa canonica. La balaustra e i due amboni laterali sono stati smantellati e sostituiti da un nuovo presbiterio, proiettato verso la crociera centrale.
- fonte battesimale
- Il fonte battesimale storico, realizzato in marmi policromi e decorato a mosaico, è posto nella navata laterale, addossato al pilastro sinistro; è usato solo in alcune occasioni, ordinariamnete, un fonte mobile con vasca in pietra viene collocato per la celebrazione del rito ai piedi del presbiterio sotto l'ambone.
- transetto destro
- Alla testata del transetto destro è ospitato l'altare con le spoglie di San Leonardo Murialdo entro una teca su un basamento semicircolare in marmo bianco progettato dall'arch. Giuseppe Giordanino. L'altare è alla base della monumentale nicchia in vetro policromo realizzata nel 1992 da Oscar Patella.
- transetto sinistro
- Nel transetto sinistro si trova l'arco trionfale a tre fornici con architrave e timpano centrale che fa da ingresso alla cappella/santuario della Madonna della Salute al termine della scalinata. Dai passaggi laterali si scende nella cripta. Una statua processionale della Madonna medesima è ospitata in una nicchia nel transetto destro.
- cripta
- La cripta o ossario dei caduti della battaglia del 1706, si trova sotto il Santuario di Nostra Signora della Salute; è utilizzata come cappella invernale per le celebrazioni feriali da ottobre a marzo.
- facciata
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- 1880 ‐ 1887 (progettazione carattere generale)
- Il comitato promotore dell'Opera di Nostra Signora della Salute nasce spontanemente nel 1880 con Leonardo Murialdo tra i membri fondatori. Il terreno per la costruzione del nuovo luogo di culto viene donato dalla Famiglia Levi nel luglio 1887 con la clausula che la chiesa venga aperta al pubblico entro cinque anni. Il progetto di Angelo Reycend viene approvato dal Cardinale Alimonda il 5 agosto 1887.
- 1889 ‐ 1895 (costruzione intero bene)
- La costruzione del complesso ha inizio nel 1889 sotto la direzione del Canonico Giaume. Il 15 giugno 1890 viene aperta la cappella provvisoria nel cortile. Durante i lavori di scavo della cripta vengono ritrovate le ossa dei soldati periti durante l'assedio del 1706, che verranno lì sepolte. Nel 1893 è terminata la casa parrocchiale. La cerimonia di posa della prima pietra del Santuario avviene il 21 maggio 1895.
- 1898 ‐ 1903 (proseguimento lavori intero bene)
- A causa della carenza di fondi e del cambio dei membri del comitato i lavori vengono lentamente ripresi nel 1898. L'apertura ufficiale avviene l'11 luglio 1903 con la cupola non ancora terminata.
- 1906 ‐ 1907 (conclusione facciata e campanile)
- Conclusione e decorazione della facciata, costruzione del campanile, che resta tuttavia incompiuto nella parte sommitale rispetto al progetti, e dell'ossario dei caduti. Gli altari e gli arredi interni vengono commissionati e collocati di anno in anno.
- 1920 ‐ 1927 (passaggio di proprietà intero bene)
- Nel 1920 il Santuario viene ceduto alla Congregazione dei Giuseppini. Nel 1927 avviene l'erezione canonica della nuova parrocchia.
- 1928 ‐ 1930 (completamento cupola)
- La Congregazione dei Giuseppini apre l'oratorio e si adopera alla conclusione della cupola tra 1928 e 1930. I lavori sono realizzati dalla ditta Faja su progetto dell'arch. Pietro Betta.
- 1943 ‐ 1950 (completamento intero bene)
- Il bombardamento del 13 luglio 1943 lesiona parzialmente i muri e scoperchia il tetto; seguono i lavori di ricostruzione. Nel 1950 la chiesa risulta completa in tutte le sue parti architettoniche e negli arredi dopo l'installazione di pavimento, pulpito, vetrate e battistero.
- 1990 ‐ 1992 (ristrutturazione ala destra)
- La testata del braccio destro viene ricostruita per ospitare l'urna contenente le spoglie di San Leonardo Murialdo, provvisoriamente ospitata nel presbiterio, poi murata nella parete del transetto, collocata su un podio marmoreo circolare e allestita con una vetrata istoriata che attraversa l'intera testata del transetto. Ri-adeguamento dell'area presbiteriale. Progetti arch. Giuseppe Giordanino.
- 2000 ‐ 2002 (restauro e manutenzione intero bene)
- Ritinteggiatura totale dell'aula liturgica, messa a norma degli impianti e restauro del tetto.
- 1880 ‐ 1887 (progettazione carattere generale)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (1973)
- L’arch. Giuseppe Varaldo aveva realizzato un primo adeguamento provvisorio con un rivestimento in moquette, la mensa in legno su un podio ottagonale al di sotto della cupola al centro della crociera e l'ambone, nello stesso materiale, arretrato sulla sinistra.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1992)
- Su progetto dell'arch. Giuseppe Giordanino è stato realizzato un nuovo presbiterio in marmo, a profilo semicircolare, su cui è collocato l'altare realizzato con parte della balaustra, rimossa; l'ambone a sinistra recupera i marmi dei precedenti amboni doppi, come pure la sede, a destra, realizzata con materiali di reimpiego. L'altare maggiore ha funzione di custodia eucaristica durante le celebrazioni domenicali, mentre ordinariamente la custodia è nell'altare del Sacro Cuore nella navata sinistra, adibita a cappella dell'adorazione.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1973)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Torino)