La Piana, nell'ambito del territorio di Rotari, conferma la struttura policentrica della frazione favorita dall'ampio pianoro, ben collegato alle altre borgate, che nel tempo si è configurato come il centro religioso della zona per la presenza dell' oratorio-chiesa di S. Pietro e S. Luigi, del cimitero e della scuola.
La chiesa, disposta secondo l'orientamento liturgico, presenta uno slanciato prospetto contornato agli spigoli dalla greca dei cantonali e concluso da un timpano al centro del quale si apre un occhio ovale.
Sempre in asse sono collocati il portale trilitico, la targa di dedica e, più in alto, una bella finestra quadrilobata contornata, come le altre aperture, da scuri monoliti d'arenaria che spiccano sull'intonaco giallo.
Verso la metà dell'Ottocento furono costruiti il campanile quadrato con guglia ottagonale e la canonica affiancata alla chiesa, ampliata fino all'imponente assetto attuale, come recita una targa murata sulla porta. L'interno della chiesa, a pianta a croce latina, è voltato a botte; lesene doriche, di sostegno a gli archi a tutto sesto, intervallano le cappelle, il presbiterio e l'abside semicircolare; l'illuminazione naturale interna è affidata, in facciata, dall'oculo superiore, nell'abside, da due aperture rettangolari, laterali alle nicchie in legno dei Santi.
Accanto alla chiesa si trova il cimitero frazionale di Rotari raccolto e intatto entro il suo muro di cinta originale, con cappella in sasso squadrato di raffinato disegno architettonico settecentesco; uno dei pochi cimiteri di montagna organizzato esclusivamente su sepolture in terra, come nella tradizione, che non ha avuto deturpanti ampliamenti con loculi in cemento.

• Coperture
  • Il manto di copertura è in lastre di arenaria (pianne)
• Struttura
  • La struttura portante è in muratura in pietra arenaria sbozzata.
• Pavimenti e pavimentazioni
  • La pavimentazione dell'aula è in lastroni accostati in arenaria.
• Pianta
  • La pianta della chiesa è a croce latina, con abside semicircolare.

• 1810 ‐ 1810 (costruzione intero bene)
  • L'oratorio è sorto nel 1810, per permettere ai fedeli di ottemperare ai doveri religiosi, resi difficoltosi dalla lontananza dal capoluogo, specie nella stagione invernale.
• 1850 ‐ 1914 (costruzione campanile e sacrestia)
  • Verso la metà dell'ottocento, su commissione di don Bartolomeo Bortolotti, furono costruiti il campanile quadrato con guglia ottagonale e la canonica affiancata alla chiesa e quindi ampliata nel 1914 dal curato don Gaetano Nizzi fino all'imponente assetto attuale come recita una targa murata sulla porta.