Houses of worship
negli appunti
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- Soliera (MO)
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Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo
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Diocese
Modena - Nonantola
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Ecclesiastical region
Emilia Romagna
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Typology
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
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La chiesa di Sozzigalli sorge al centro del piccolo abitato, poche centinaia di metri a Est del fiume Secchia; di imponenti dimensioni, è orientata con facciata rivolta a Sud, prospiciente a un ampio sagrato, mentre sul retro si trova il cimitero. Il parato esterno dell’edificio è in mattoni a faccia a vista sagramati. La facciata a salienti presenta sagome a profilo incurvato a raccordare il corpo centrale a quelli laterali; il timpano, profilato da fregio a dentelli, culmina con una croce, mentre alle estremità dei corpi laterali si innalzano due pinnacoli in pietra a forma di fiaccola. Serie di paraste, semplici e composite, terminanti con eleganti capitelli corinzi, attraversano l’ordine inferiore e quello superiore del prospetto. Al centro si apre l’unico portale, sormontato da timpano; più in alto, è una grande finestra centinata. Il disegno della facciata è completato da tre piccole finestre a oculo, sui lati e al centro del timpano. Al centro dell’edificio si innalza il tiburio ottagonale con lanterna, mentre sul retro della chiesa, e collegato ad essa, alla destra dell’abside, è il campanile, alto 46 metri, sormontato da slanciata cupoletta ottagonale. L’interno è a croce latina; il transetto interseca al centro aula e presbiterio, che hanno uguali dimensioni. Sulle pareti laterali, vicino alla controfacciata, si aprono due vani, dei quali quello sinistro è occupato dal fonte battesimale; seguono due cappelle laterali, introdotte da arcate a tutto sesto e chiuse da balaustre marmoree, e quindi due ingressi laterali preceduti da atri. Il transetto è occupato alle estremità da due cappelle, chiuse anch’esse da balaustre marmoree; al centro s’innalza grandiosa cupola decorata, sulla quale è rappresentato il Cristo risorto in cielo luminoso, la cupola di San Pietro in Vaticano, e folle di fedeli in adorazione. Il vasto presbiterio, su gradinata marmorea, introdotto da balaustra, è occupato al centro da grande altare in marmo bianco, caratterizzato da sei statue di santi in gesso. L’area è conclusa da abside semicircolare, sulla quale è addossato il coro ligneo; al centro, sospesa, è l’ancona marmorea che contiene la pala raffigurante Cristo risorto con i protettori san Bartolomeo, sant’Antonio da Padova e sant’Antonio abate. Ai lati del presbiterio sono due coretti, sovrastati da alte tribune affacciate sull’altare. All’ingresso del coretto sinistro, nello spazio del transetto, è collocato un elegante pulpito marmoreo a pianta ottagonale. Le pareti dell’aula e del presbiterio sono scandite da semipilastri sormontati da capitelli corinzi, sui quali si innesta profondo cornicione dentellato. Il soffitto ha coperture a volte a botte e crociera; il pavimento è in mattonelle marmoree in grigio e bianco.
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- Coperture
- Copertura a due falde con orditura principale e secondaria in legno, manto in coppi.
- Impianto strutturale
- L’interno è a croce latina; il transetto interseca al centro aula e presbiterio, che hanno uguali dimensioni.
- Struttura
- Struttura portante in muratura continua in mattoni laterizi, copertura a due falde con manto in coppi.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Pavimentazioni interne a mattonelle marmoree in grigio e bianco.
- Coperture
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- 1438 ‐ 1438 (vicende storiche carattere generale)
- Come riporta il Tiraboschi nel suo Dizionario Topografico, le due ville erano originariamente distinte: Villa de Suti, de Sotiis, o de Sociis, secondo le denominazioni utilizzate, e Villa de Gallis. Già feudo estense, furono cedute da Niccolò III a Giberto, Alberto e Galasso Pio, signori di Carpi, come da rogito datato 1438. Una chiesa dedicata a San Bartolomeo è menzionata in un catalogo delle chiese modenesi della fine del XIII secolo, come filiale della Pieve di Sorbara. Nei dintorni di Sozzigalli esisteva anche una chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena, della quale resta testimonianza nel nome di Via Santa Maria, a Nord dell’attuale borgo.
- 1913 ‐ 1919 (costruzione intero bene )
- La chiesa attuale venne costruita in località all’epoca denominata Sant’Antonio, tanto che la chiesa stessa risulta dedicata, oltre che a san Bartolomeo, anche a sant’Antonio abate e a sant’Antonio da Padova, come è indicato in una iscrizione dipinta alla base della cupola centrale. La costruzione fu promossa dal parroco don Delfino Barbieri; il progetto iniziale di Carlo Barberi (1827-1909) fu aggiornato, alla morte di quest’ultimo, dall’ingegner Luigi Cavani.
- 1919 ‐ 1921 (completamento arredo )
- L’arredo interno fu completato con ancone provenienti da altre chiese: in particolare, quella del transetto destro e quella della cappella laterale sinistra provenivano dalla cattedrale di Modena, dove costituivano gli altari rispettivamente della Resurrezione e di San Bartolomeo ovvero della Madonna di Piazza, entrambi sul lato destro. I due manufatti furono acquistati da don Barbieri dal Capitolo dei canonici nel dicembre del 1913, come segnala nella sua cronaca l’architetto Tommaso Sandonnini, che in quegli anni curava i lavori per ridare al duomo l’aspetto romanico. Nella cappella laterale destra, invece, fu utilizzata un’ancona proveniente dall’altare maggiore della cappella del Cimitero di San Cataldo. Agli altari furono collocate pale dei pittori modenesi Vittorio Guandalini (Misteri del rosario, 1917; San Francesco, 1918; Cristo risorto e santi, 1919) e Gaetano Bellei (Transito di san Giuseppe, 1921); di Evaristo Cappelli sono le pitture murali su catino absidale e cupola.
- 1438 ‐ 1438 (vicende storiche carattere generale)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1980)
- Il presbiterio, rialzato rispetto alla navata da due gradini, presenta l'altare originario con mensa e tabernacolo in marmi policromi. Il celebrante ha la sede in legnami centrale e la mensa per la funzione in metallo e legnami. L'ambone in metallo, guardando dalla navata, è a sinistra, poco dietro la balaustra in marmo.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1980)
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Data di pubblicazione
13/07/2023
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Modena - Nonantola)