Houses of worship
- Pinerolo (TO)
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Parrocchia di Santa Barbara
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Diocese
Pinerolo
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Ecclesiastical region
Piemonte
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Typology
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Barbara
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La chiesa Parrocchiale intitolata a Santa Barbara si trova nel concentrico storico della frazione di Riva di Pinerolo, lungo la strada centrale denominata Via Maestra Riva.
L’edificio è orientato sull’asse est-ovest ed è libero su tre lati poiché a nord vi è addossato il lato corto di una manica di edificio facente parte del complesso religioso.
La facciata originaria presumibilmente in stile barocco è stata rivestita completamente in mattone paramano nella seconda metà del XX sec.
Il fronte è a salienti e in basso corre la zoccolatura realizzata con lastre di pietra di Luserna, interrotta dai tre ingressi. Questi hanno porte in legno a due battenti, rifinite da specchiature, sono incorniciati con lastre di pietre e quella centrale più ampia ha al contorno un portale in pietra con sopra all’architrave il dipinto di S. Barbara. Le uniche due finestre si trovano sopra le entrate laterali. I profili superiori dei corpi laterali e quello a capanna della porzione più alta centrale sono protetti da copertine in pietra.
Il prospetto sud è scandito da lesene bianche che terminano in alto nelle cornici bianche e sagomate; i campi delle pareti sono finiti ad arriccio e tinteggiati di beige molto chiaro che in più parti risulta degradato. Due finestre lunettate illuminano i bassi ambienti più vicini all’ingresso, vi sono inoltre quattro finestre con vetri cattedrale su ciascun lato del volume centrale, due ampie finestre rettangolari si aprono sul fianco della sacrestia e sono protette da grate. Sul retro vi sono due finestre rettangolari una delle quali è posta dietro l’altare. -
- Aula liturgica
- La navata centrale è coperta da quattro volte a botte nelle quali si inseriscono le unghie delle finestre; il presbiterio è sormontato da due volte a botte, mentre gli ambienti laterali sono definiti superiormente da volte a crociera. I soffitti sono ornati da specchiature bordate da fasce beige che definiscono campi color beige chiaro. Al centro vi sono riquadri con elaborate cornici dipinte che contengono affreschi raffiguranti figure di Santi. I soffitti voltati delle navate laterali hanno le nervature evidenziate da fasce beige, così come gli arconi. Quest’ultimi confluiscono nei pilastroni che creano le quattro campate, essi sono ornati da spcchiature pittate a somiglianza del marmo verde-grigio marezzato e intervallate da croci patenti. Alla base e lungo i fianchi degli ambienti laterali vi è un rivestimento in perline; in alto corre la trabeazione continua composta da architrave e cornice in stucco bianche, sagomate e aggettanti. La parete di fondo presenta anch’essa il rivestimento in perline, l’ingresso è munito di bussola lignea con porte a vetri; sopra è costruita la cantoria lignea con pannelli decorativi dipinti che riportano rappresentazioni floreali e di strumenti musicali. È inoltre sistemato l’importante organo antico.
- Presbiterio e altare
- Al centro della parete absidale, in alto, campeggia il quadro raffigurante S. Barbara; in posizione più avanzata si trova il seggio con sopra appeso al soffitto il crocefisso. La mensa è posta sulla predella in marmo biancastro marezzato alta tre gradini, è sorretta da quattro colonnine in marmo per parte e il piano è coperto da un paramento bianco ricamato. Completano l’arredo liturgico l’ambone, dei modesti quadri sacri, i confessionali e i banchi in legno.
- Cappelle laterali
- Nel braccio del transetto di sinistra vi è l’altare barocco dedicato a Cristo, mentre in quello di destra l’altarino in marmo è sopraelevato con una predella in marmo biancastro marezzato alta due gradini, sopra vi è posto il tabernacolo e sulla parete vi è un dossale che racchiude la nicchia con vetro che contiene la statua lignea dipinta della Madonna con il bambino.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione dell'aula è realizzata con cementine esagonali color nero fumo e beige chiaro e al centro dell’aula vi è un disegno a forma di rombo con cementine riportanti stelle rosse e grigie e altre fiori stilizzati rossi. Le navate laterali sono rivestite con cementine quadrate color grigio chiaro e nero fumo posate a scacchiera diagonale. Il presbiterio è sopraelevato di due gradini e ricoperto con moquette color beige chiaro.
- Impianto strutturale
- L'edificio ha una pianta rettangolare a croce latina con l’aula organizzata in tre navate, delle quali la centrale termina con l'abside piatto. La sezione è composta dal volume corrispondente alla navata centrale, coperto dal tetto a capanna, affiancato dagli ambienti più bassi delle navate laterali chiuse superiormente dai rispettivi spioventi. Le murature sono costituite presumibilmente da pietre miste a laterizi, unite con malta di calce. Sono presenti quattro catene di rinforzo della struttura, in corrispondenza degli arconi della navata centrale e tre catene per gli archi delle navate laterali.
- Coperture
- Le coperture sono realizzate in coppi, sorretti da travature in legno.
- Campanile
- Il campanile a pianta quadrata è posizionato nell’angolo sud-est e svetta oltre la copertura di due livelli. Questo sono caratterizzati da lesene angolari che contengono sfondati rettangolari. I registri sono separati da una semplice cornice sporgente e in quello superiore si aprono le monofore per le campane. La torre costruzione termina con una cornice aggettante arrotondata, seguita dalla copertura a padiglione rivestita in rame, che sorregge l’esile croce metallica.
- Aula liturgica
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- 1431 ‐ 1436 (fondazione intero bene)
- Nell’atto consolare del 14 marzo 1431 è registrata una supplica dei rivesi «requirentium auxilium impartiri per comunitatem ad faciendam unam ecclesiam in loco Rippe». Cinque anni dopo si produce l’atto di fondazione della parrocchiale di Riva, necessaria poiché se tempo prima i rivesi erano pochi, successivamente accrebbero con le conseguenti difficoltà a raggiungere le chiese di S. Maurizio e S. Donato per ricevere i sacramenti. Quindi la chiesa con relativo cimitero viene fondata, sotto il titolo di Santa Barbara, presso il forno pubblico dell’abitato di Riva. (Marco Calliero, Edifici religiosi in Pinerolo nel ‘500. BSSP, XXVII, 1-2, 2010, p. 37)
- 1528 ‐ 1591 (carattere generale intero bene)
- Nel 1528 un atto è rogato «Rippe Pinerolii videlicet super cemeterio et ante magnam portam ecclesie Sancte Barbare ipsius loci Rippe». Tuttavia nel 1591 si costruivano due avelli in chiesa per la sepoltura dei cadaveri. (Marco Calliero, Edifici religiosi in Pinerolo nel ‘500. BSSP, XXVII, 1-2, 2010, p. 37)
- 1626 ‐ 1626 (stato di conservazione carattere generale)
- "nel 1626 in occasione di una visita pastorale, la chiesa di Riva, risultava malmessa e in stato "ruinoso", per cui veniva autorizzato lo storno delle decime versate alla chiesa per le dovute riparazini" (appunti don Barotto 1989)
- 1626 ‐ 1626 (ristrutturazione intero bene)
- Già nel 1626 l’edificio sacro era «male materiatum et ruinosum», e considerando che nella seconda metà del Seicento la chiesa viene definita essere in buono stato si desume che fosse stata restaurata, se non ristrutturata. (Marco Calliero, Edifici religiosi in Pinerolo nel ‘500. BSSP, XXVII, 1-2, 2010, p. 37)
- 1748 ‐ 1748 (inizio lavori riedificazione)
- "in seguito alla prima visita pastorale del primo vescovo di Pinerolo iniziano i lavori di ampliamento della chiesa alle dimensioni attuali e ristrutturata a tre navate" (appunti don Barotto 1989)
- 1759 ‐ 1759 (consacrazione intero edificio)
- Il 27 maggio 1759, la chiesa viene consacrata. (appunti don Barotto 1989)
- 1867 ‐ 1867 (soprelevazione pavimenti pavimentazione)
- "nel 1867 vengono asportati i quattro altari laterali della chiesa e si prosegue a rialzare il pavimento di 60 centimetri per preservarlo dall'umidità" (appunti don Barotto, 1989)
- 1867 ‐ 1867 (restauro intero bene)
- Anche nel 1867 essa è oggetto di intervento manutentivo. (Marco Calliero, Edifici religiosi in Pinerolo nel ‘500. BSSP, XXVII, 1-2, 2010, p. 37)
- 1887 ‐ 1887 (stato di conservazione intero edificio)
- "l'interno, a tre navate, [è] lunga 18 metri e larga 16, la volta è alquanto bassa in conseguenza alle opere di elevazione del pavimento eseguite nel 1867 per salvarla dall'umidità, il pavimento a mosaico nel presbiterio è in buono stato, come pure i gradini dell'altare maggiore in marmo bianco, il resto della chiesa è pavimentato a pietre e mattoni ed abbisogna di restauro. Il tetto è stato rifatto di fresco. Ha tre altari: il maggiore dedicato a Santa Barbara patrona, quello laterale a destra alla Vergine del Rosario e quello di sinistra alla Vergine del Suffragio" (appunti don Godino 1987)
- 1935 ‐ 1935 (nuove vetrate vetrate)
- "negli anni 30, si era prospettata l'iniziativa di una nuova chiesa, poi tutto è sfumato, sia per la svalutazione della somma già raccolta, sia per motivi incresciosi al momento del possibile acquisto del nuovo terreno, con le somme raccolte son state realizzate le vetrate policrome" (appunti don Barotto 1989)
- 1955 ‐ 1955 (nuove pitture interno)
- "la chiesa viene affrescata dal Baretta" (appunti don Barotto 1989)
- 1955 ‐ 1960 (pitture parietali faccita e interno)
- Nel 1955 Michele Baretta dipinge a tempera Il trionfo dell’Eucarestia, nella 5a vela della navata centrale (buona conservazione); Santa Barbara nella 4a vela; L’Assunta nella 3a vela; Sant’Antonio Abate nella 2a vela; Santa Cecilia nella 1a vela. Nel 1960 l'affresco di Santa Barbara sulla facciata (restaurata 1997). (www.michelebaretta.it)
- 1959 ‐ 1959 (restauro faccciata)
- "nel 1959 si procede a restaurare la facciata (arch. Coppo) in cotto rustico con porte a bussole , copertura del frontale e dei portali con pietra di Luserna" (appunti don Barotto 1989)
- 1971 ‐ 1971 (adeguamento litrugico presbiterio)
- "nel 1971 è stato costruito un altare rivolto al popolo ed eliminato il precedente" (appunti don Barotto 1989)
- 1971 ‐ 1971 (adeguamento liturgico presbiterio)
- "la chiesa viene dotata di nuovo altare in marmo a gradoni su progetto dell' arch. Craviolatti, nel punto di incontro del transetto. I due altari laterali vengono asportati a destra viene posta la custodia del Santissimo Sacramento sostituisce l'altare della Madonna del Rosario" (appunti don Barotto 1989)
- 1971 ‐ 1971 (restauro interni)
- Altri lavori concomitanti alla costruzione del nuovo altare sono il rivestimento delle pareti e dei pilatri in douglas, il nuovo impianto elettrico, i nuovi banchi, la integgiatura interna (f.lli Bordunale, il nuovo impianto di aplificazione (Mizar).
- 1977 ‐ 1977 (demolizione battistero)
- "si abbatte il battistero per far posto al marciapiedi" (appunti don Barotto 1989)
- 1981 ‐ 1981 (restrutturazione sagrato)
- Viene sistemata la piazzetta ad opus incertum con aiuola laterale (appunti don Barotto 1989).
- 1988 ‐ 1988 (ristruttuazione copertura)
- Si iniziano i lavori per il rifacimento del tetto (appunti don Barotto 1989).
- 1431 ‐ 1436 (fondazione intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (2000 ca.)
- Sopra al seggio vi è il crocefisso appeso al soffitto. La mensa è posta sulla predella in marmo biancastro marezzato alta tre gradini, è sorretta da quattro colonnine in marmo per parte e il piano è coperto da un paramento bianco ricamato. Completano l’arredo liturgico l’ambone, dei modesti quadri sacri, i confessionali e i banchi in legno.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (2000 ca.)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Pinerolo)