Houses of worship
- Medole (MN)
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Parrocchia di Assunzione della Beata Vergine Maria
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Diocese
Mantova
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Ecclesiastical region
Lombardia
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Ambito culturale
- impresa edile bresciana (consolidamento e miglioramento sismico)
- maestranze lombarde (costruzione chiesa)
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Typology
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria
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La chiesa è situata in un isolato urbano tra piazza Marconi e piazza della Vittoria, Via Umberto II e via Roma, dove si trova il settecentesco palazzo Ceni. Il lotto urbano di limitata densità presenta un giardino privato al centro. La facciata principale della chiesa è rivolta verso nord-est. L’esterno, di impostazione settecentesca, presenta una facciata con tre portali e una imponente gradinata; le facciate laterali richiamano la tipologia basilicale a tre navate: si possono vedere le finestre della navata centrale sui due lati. La zona absidale ha una pianta emi-esagonale, nelle sue vicinanze troviamo un elaborato e alto campanile seicentesco. L’interno è a tre navate, divise da due colonnati con archi a tutto sesto, e vi sono dieci cappelle laterali, delle quali le maggiori occupano la posizione centrale, ed hanno una volta a cupola. Il presbiterio è contiguo alla sagrestia, e dalla sagrestia si può accedere al campanile.
La chiesa è lunga circa 39 metri dal portale al coro posto nell’abside. La sua larghezza è di circa 18 metri. -
- Fondazioni
- La chiesa è il risultato di una addizione di parti che si è svolta nell’arco della sua storia, giungendo a compimento a metà del XVIII secolo; è lecito quindi pensare a fondazioni continue di tipo diverso in quanto a dimensioni e materiali impiegati, che con un piccolo margine di errore possiamo identificare in laterizio e sassi facilmente reperibili in zona. Il nuovo pavimento nel 1967 è stato posato su un sottofondo costituito da ghiaia e da una caldana in cemento, la chiesa è dunque priva di vespaio aerato.
- Impianto strutturale
- La struttura edilizia è semplice, con murature sia in ciottoli di fiume a corsi regolari con riempimento “a sacco”, sia - prevalentemente - in laterizio a due, tre, quattro teste di mattoni a corsi longitudinali e trasversali, a costituire un corpo di fabbrica ad ambienti regolari con impostazione interna basilicale a tre navate, fiancheggiate da cappelle laterali. La copertura a doppia falda gravante sulla navata centrale, presenta sei capriate lignee, più volte rimaneggiate nella struttura originaria, ed in particolare due di queste poggiano in falso sui finestroni settecenteschi ricavati sulle cortine murarie laterali. L’ultimo restauro ha eliminato le lesioni causate da questo stato di equilibrio precario e instabile. L’inversione della posizione absidale, ben descritta in relazione storica, ha causato un irrigidimento del corpo a sud della fabbrica ed un conseguente indebolimento del corpo a nord che ospita gli attuali ingressi. L’addossamento della nuova facciata settecentesca ha determinato un lento rovesciamento della stessa verso la piazza, oggi fermo a 19 gradi dalla verticale.
- Pianta
- L’aula è divisa in tre navate ciascuna delle quali costituita da sei campate. Entrando in chiesa, sulla destra, troviamo una cappella rettangolare, di fronte alla quale, dall’altra parte della chiesa, si trova la Camera Nova, che un tempo era destinata ad ospitare la Confraternita del Santissimo Sacramento. Esternamente ad ognuna delle due navate laterali si aprono cinque cappelle, di dimensioni e decorazione variabili: le maggiori sono al centro. Due colonnati sostengono la muratura della navata centrale, collegata al presbiterio mediante un arco trionfale. Il presbiterio ha una forma rettangolare con un abside poligonale, sulla destra del presbiterio troviamo la sagrestia e il campanile della chiesa. Nella pianta della chiesa troviamo linee curve concave e convesse nella definizione dei gradini e del perimetro delle cappelle laterali.
- Interno
- La navata centrale è connessa alle navate laterali mediante dodici arcate a tutto sesto. Le colonne sono in marmo bianco, con capitelli in stile tuscanico. Gli stucchi sopra gli archi richiamano figure angeliche e fitomorfe. Quindi una trabeazione mossa in corrispondenza delle colonne da capitelli poggianti sopra mensole crea l’imposta per la volta a botte a sesto lievemente ribassato, sulla quale si aprono le finestre laterali, una per ciascuna delle sei campate, collocate nelle unghie ricavate nella volta. Le volte delle navate laterali sono a crociera, divise da archi a tutto sesto con decorazioni in stucco. Le cappelle, entrando sulla destra rispetto alla facciata, in senso antiorario sono così intitolate a: Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, Sant’Antonio da Padova, Madonna del Rosario, San Tommaso, Sant’Andrea, San Luigi Gonzaga (e San Giuseppe da Tolentino), Anime purganti, Crocifisso, Sacro Cuore, Sant’ Eurosia. Le cappelle maggiori hanno una volta emisferica, le altre hanno una volta a botte. L’arco trionfale presenta lesene di ordine corinzio. Il presbiterio si presenta voltato a botte con l’innesto di una cupoletta ribassata a pianta ellittica. L’abside è ripartita mediante lesene, che si raccordano nella volta a catino. L’altezza della volta nella navata centrale è di circa 11 metri, nelle navate laterali è di circa 5 metri.
- Coperture
- Il sottotetto è formato da diversi ambienti posti a quote differenti, accessibili mediante scale. Il tetto è distribuito su più livelli ma ovunque a struttura portante lignea a sezione rettangolare o tonda, con puntoni (alcuni spingenti) e arcarecci o terzere, che gravano sia sui muri perimetrali sia, in alcuni casi, su muri di spina. Il sottocoppo è costituito da pianelle in cotto pieno e da assito non accostato. I sottotetti sono aerati da finestrelle di diverso tipo e posizionamento.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Il pavimento dell’aula è in granito rosa del portogallo. La fascia sotto le arcate è in granito grigio. Entrando in chiesa, sulla destra nel primo ambiente rettangolare il pavimento è in graniglia di marmo, a moduli esagonali. Nella cappella della Vergine troviamo una zoccolatura in marmo scuro, il pavimento presenta una geometria stellare in graniglia di marmo, realizzata sopra una maglia di quadrati e ottagoni, con inserti in marmo. Il pavimento della cappella del Sacro Cuore è realizzato a scacchiera in marmo bianco e rosso. Il pavimento del presbiterio è in graniglia di marmo con decorazioni mistilinee e policrome.
- Prospetti esterni
- La facciata tripartita da lesene si innalza sopra una gradinata necessaria per l’accesso dalla piazza, e rifatta negli anni sessanta del XX secolo, in marmo bianco. La facciata, terminata nel 1750, è suddivisa in due fasce orizzontali e coronata da un timpano. Nella parte inferiore troviamo i tre portali. Le lesene di ordine tuscanico sono binate nella parte centrale della facciata. I portali hanno cimase con decorazioni marmoree. Sopra i portali laterali troviamo due finestre istoriate per l’illuminazione delle navate laterali, mentre la finestra centrale è posta sopra la complessa trabeazione che divide le due fasce della facciata. Nella fascia superiore, ai lati del finestrone istoriato, troviamo lesene binate di ordine ionico e due volute che raccordano la parte centrale della facciata con quelle laterali più basse, si nota l’aggetto della trabeazione sopra le lesene, effetto plastico ripreso anche nel timpano. La facciata è sormontata dalle statue dei santi Paolo, Pietro, Luigi Gonzaga e Rocco e dalla croce apicale, poste in opera a metà del XVIII secolo. Sul retro della chiesa, verso piazza Marconi, l’abside ha una forma poligonale e due finestre quadrangolari laterali. A destra, sotto un piccolo portico, troviamo un accesso secondario alla chiesa.
- Campanile
- Il campanile, alto 38 metri circa e costruito nella prima metà del ‘600, è costituito dalla sovrapposizione di prismi a pianta quadrata di volume digradante verso l’alto, e separati da cornici con piccole mensole. Si nota come la decorazione sia meno massiccia nei volumi superiori rispetto a quelli bassi, e così esternamente alla cella campanaria troviamo una balaustra marmorea, e lesene di ordine corinzio rispetto al tuscanico del dado inferiore. L’ultimo prisma è un sopralzo con aperture ellittiche, sopra il quale si trova la copertura a bulbo in lastre di piombo. L’opera è realizzata in massima parte con laterizi a vista.
- Elementi decorativi
- Le decorazioni in stucco bianco sugli archi parietali della chiesa e nelle cappelle raffigurano angioletti ed elementi fitomorfi, drappeggi e e turiboli. Gran parte delle superfici murarie sono dipinte in tinte tenui e rosate ad imitazione del marmo. La volta della navata principale è decorata con ripartizioni in stucco; lesene curve che dividono le campate e fasce rettilinee in direzione longitudinale. Nella parte centrale della volta, la figura della vergine Assunta. L’affresco, settecentesco, è inserito in una cornice mistilinea, e presenta uno squarcio di cielo che si apre al centro di una architettura dipinta, con la rappresentazione prospettica di colonne binate. In facciata le cimase dei portali, curve, presentano una decorazione sommitale con conchiglia e testina angelica, in marmo, e ghirlande di frutti e foglie. Le vetrate in facciata, novecentesche, rappresentano l’Annunciazione, la Natività e l’Assunzione. Nella cappella del Battistero è conservato il gruppo scultoreo in terracotta che raffigura la Pietà, di ispirazione ed epoca mantegnesca. La cappella di Santa Maria Maddalena de’Pazzi ha una decorazione in scagliola, le colonnette con imitazione del marmo sono in scagliola ed è elaborata la cimasa, con cornici curve sfalsate e figure di angeli. Segue la cappella di Sant’Antonio da Padova, con decorazioni marmoree. La cappella della Madonna del Rosario ha balaustri con tarsie marmoree elaborate, da rilevare anche sui gradini, sul paliotto sull’ancona e sulla cimasa dove spicca al centro l’immagine dello Spirito Santo. La forma curvilinea dell’ancona, con la statua della Vergine, è sottolineata dalla disposizione delle colonne binate in marmo rosa ai lati, che aggettano sul fondo di marmo scuro. La cappella è illuminata da due vetrate laterali istoriate. La cappella successiva è dedicata a san Tommaso, con balaustri e tarsie marmoree nei colori del verde del giallo e del rosso. I contorni delle superfici marmoree sono in marmo bianco. La cappella successiva, con il Signore Risorto, ha una vasta decorazione in scagliola bianca con figure di Angeli. Nell’altare maggiore, opera del Corbarelli, troviamo tarsie marmoree policrome in riquadri dal fondo nero, le immagini sono fitomorfe ed antropomorfe. Nel paliotto è raffigurata l’Eucaristia, il Tabernacolo ha una copertura a bulbo. Di fronte a questo altare c’è un altare in legno, dipinto ad imitazione di quello marmoreo, con figure angeliche intagliate ai lati. Il coro ligneo è finemente intagliato. La pala di alto prestigio opera del Tiziano raffigura il Risorto che appare alla Madre ed è posta nell’abside. L’organo presenta una struttura lignea decorata e dipinta nei toni del bianco dell’ocra, dell’azzurro, e ad imitazione del marmo, e ghirlande di frutta in legno scolpito. La decorazione riprende in parte quella della navata centrale. Sulla parete di fronte si trova la cantoria. Nella cappella di San Luigi Gonzaga la decorazione è in marmo, stucco e scagliola. La statua del Santo si trova in una nicchia nell’ancona. La cappella delle Anime purganti ha un altare realizzato con una breccia rosata e marmo bianco. Ai lati del dipinto con le Anime, troviamo due colonne in breccia con capitelli corinzi dorati. Sopra la cimasa piatta e aggettante, un gruppo statuario di tre elementi. L’altare del Crocifisso presenta una decorazione marmorea elaborata, dove le colonne sfalsate e di dimensione diversa vogliono simulare una profondità prospettica. La cimasa presenta curve accentuate, che riprendono quelle del paliotto, e figure di angioletti scolpite a tutto tondo. L’altare del Sacro Cuore presenta colonne in marmo rosa, e una cimasa in marmo bianco. Nella campata successiva troviamo il quadro seicentesco che raffigura Santa Eurosia, dove è possibile vedere la facciata della chiesa prima del rifacimento settecentesco.
- Sistemi di allontanamento acque meteoriche
- I canali per lo scolo delle acque meteoriche sono sostituiti nel 1912 e poi nel 1965. Lo scolo delle acque in zona absidale avviene mediante un pluviale che scarica direttamente sui ciottoli della strada. I pluviali laterali scendono dalla gronda e corrono sopra il manto di copertura delle cappelle laterali prima di scaricare a terra dove si trovano appositi pozzetti di ispezione della condotta di scarico.
- Serramenti e infissi
- La chiesa ha dodici finestre ad arco con telaio in ferro nella parte alta della navata centrale, tre finestre con lo stesso tipo di telaio in facciata e due finestre ai lati di ciascuna cappella maggiore laterale. Nel presbiterio troviamo quattro finestre nella parte alta e due finestre nell’abside.
- Fondazioni
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- XIV ‐ XV (costruzione intero bene)
- Gli elementi architettonici più antichi identificabili nell'attuale chiesa, cioè gli archetti sottogronda visibili nel sottotetto, indicano, in base a considerazioni di cronotipologia, che il nucleo della chiesa attuale (navata centrale) esistesse già a fine Trecento - inizio Quattrocento.
- XVI ‐ 1561 (costruzione altari laterali)
- Documenti dell'archivio parrocchiale di Medole descrivono due altari laterali: uno dedicato a San Pietro, l'altro dedicato ai Santi Rocco e Sebastiano.
- XVI ‐ 1580 (costruzione navata laterale sinistra)
- Anteriormente al 1580 si colloca la costruzione della navata laterale a meridione.
- 1561 ‐ 1561 (costruzione cappella laterale)
- Un documento del 1561 riporta la dedicazione di una cappella all'interno della chiesa di Medole dedicata a San Giovanni Battista.
- 1580 ‐ 1590 (ampliamento zona absidale)
- A seguito delle richiesta espresse dal Cardinale Carlo Borromeo in visita pastorale nel 1580, la zona absidale viene ampliata e assume l'attuale forma poligonale.
- 1580 ‐ 1619 (costruzione navata laterale destra)
- A seguito delle richiesta espresse dal Cardinale Carlo Borromeo in visita pastorale nel 1580, viene costruita la seconda navata laterale sul fianco della chiesa a settentrione.
- XVII ‐ XVII (costruzione campanile)
- Per ragioni stilistiche il campanile viene fatto risalire ai lavori di ampliamento dell'inizio del XVII secolo.
- 1700 ‐ 1729 (ristrutturazione altari e cappelle laterali)
- Durante la prima metà del XVIII secolo vengono sistemati tutti gli altari laterali e nel 1729 viene riedificato l'altare maggiore.
- 1707 ‐ 1707 (costruzione sacrestia)
- Il vescovo Badoer in visita pastorale nel 1707 prescrive la costruzione della sacrestia.
- 1728 ‐ 1750 (sopraelevazione intero bene)
- Durante gli anni in cui fu parroco don Giovanni Gandini (1728-1755), la chiesa fu interessata da un complessivo intervento di sopraelevazione, che interessò abside, presbiterio, navata centrale e navate laterali. Vennero costruite e decorate le volte interne, aperte le finetre attuali sui prospetti laterali e sulla facciata, sistemato ed adattato il presbiterio. L'architetto autore di questa radicale trasformazione della chiesa è stato identificato in Paolo Soratini, religioso dell'ordine dei Camaldolesi. L'epigrafe che ricorda la data di questi interventi al 1750 si riferisce alla conclusione dei lavori.
- 1813 ‐ 1813 (ristrutturazione campanile e cupola)
- Nel 1813 viene riparato il campanile, la cupola viene rifatta in lastroni di piombo e rinforzata mediante l'aggiunta di elementi di legno e ferro.
- 1824 ‐ 1824 (rifacimento tetto)
- Il muratore Paolo Bontempi sostituisce per intero il tetto della chiesa.
- 1884 ‐ 1888 (restauro campanile)
- Nel 1884 si provvede sollecitamente alla redazione di un progetto di restauro del campanile; i lavori proseguono fino al 1888 ad opera dei muratori guidati da Giuseppe Cerini.
- 1912 ‐ 1914 (restauro tetto e finestre)
- I restauri riguardano la sostituzione di elementi ammalorati come la travi nelle coperture delle navate laterali, l'irrigidimento della struttura con parti in ferro, la sostituzione dei canali per lo scolo delle acque, il rinforzo dei telai delle finestre.
- 1949 ‐ 1950 (rifacimento gradinata)
- Nel 1949-1950 ebbe luogo la grande opera di rifacimento della gradinata secentesca. La Soprintendenza impose l’adozione di un nuovo stile con gradini ad angolo retto, in luogo dei preesistenti provvisti di bordino frontale.
- 1958 ‐ 1958 (crollo navata centrale)
- Nel 1958 crolla parzialmente l’affresco della navata centrale riguardante l’Assunta.
- 1963 ‐ 1963 (sostituzione finestre)
- Nel 1963 vengono cambiate le vetrate di tutte le finestre delle laterali della navata centrale e si procede all’installazione delle vetrate istoriate sulla facciata della chiesa.
- 1965 ‐ 1965 (installazione impianti)
- Nel 1965 viene installato l’impianto di riscaldamento.
- 1965 ‐ 1966 (manutenzione tetto, facciata, pavimento)
- Nel 1965 si mette mano alla sostituzione parziale del manto di copertura, e ad altre opere che riguardano il tetto e i pluviali. Inoltre viene sistemata la facciata, e nel 1966 avviene la completa sostituzione del pavimento.
- 1984 ‐ 1987 (restauro intero bene)
- Nel 1984-1987 viene rifatto l’intero intonaco esterno ed interno della facciata della parrocchiale.
- 2013 ‐ 2014 (consolidamento copertura, murature perimetrali, volta)
- Nel corso degli anni 2013-2014 la copertura della navata centrale, i muri d'ambito e l'estradosso della volta sono stati sottoposti ad un intervento di consolidamento e miglioramento sismico.
- XIV ‐ XV (costruzione intero bene)
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- altare ‐ aggiunta arredo (1980)
- L'altare dove si celebra l'eucarestia è in legno laccato e dorato in stile tardobarocco, collocato nello spazio del presbiterio.
- ambone ‐ aggiunta arredo (1980)
- L'ambone è costituito da un leggio in legno laccato e dorato in stile tardobarocco collocato a sinistra dell'altare.
- sede ‐ aggiunta arredo (1980)
- La sede è una sedia collocata lateralmente a destra dell'altar maggiore.
- altare ‐ aggiunta arredo (1980)
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Data di pubblicazione
20/06/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Mantova)