Houses of worship
negli appunti
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- Polinago (MO)
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Parrocchia di San Michele Arcangelo
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Diocese
Modena - Nonantola
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Ecclesiastical region
Emilia Romagna
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Typology
chiesa
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Qualification
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di San Michele Arcangelo
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La vecchia chiesa “al Castello” di Gombola, intitolata come la nuova parrocchiale a S. Michele Arcangelo, si trova nella parte più elevata del vecchio borgo. Alla fine della via si apre un grande spazio in cima al quale troneggia la chiesa ed il campanile, di aspetto quattrocentesco.
L’antica chiesa è rimasta a lungo senza tetto e diroccata, fino al recente intervento da parte della Soprintendenza.
Nel fronte, a capanna, si apre l’ingresso architravato con ampia monofora superiore. Il campanile, di aspetto imponente, slanciato e con basamento a scarpa, ha una cella campanaria caratterizzata da quattro bifore modanate. Vicino si trova la vecchia canonica, distinta da una torretta colombaia; l’edificio risvolta ad angolo retto collegandosi con la chiesa e formando un suggestivo sottopasso ad arco a tutto sesto. Sul sagrato è posta una stele piramidale. -
- Pianta
- La chiesa è a navata unica, fiancheggiata da cappelle di minore altezza e conclusa da una abside rettangolare.
- Struttura
- Tutto il paramento murario, sia interno che esterno, è in pietra a vista. La copertura, completamente rifatta in occasione del recente restauro, è realizzata con struttura portante lignea e tavelle a vista.
- Coperture
- La copertura, in piagne, è stata completamente rifatta in occasione del recente restauro; in tale occasione sono state posate anche nuove lattonerie.
- Fronti
- Nel fronte, a capanna, si apre l’ingresso architravato con ampia monofora superiore. Le pareti sono caratterizzate da una muratura in pietra faccia a vista con una bassa zoccolatura in elementi in sasso squadrato. Il campanile, di aspetto imponente, slanciato e con basamento a scarpa, ha una cella campanaria caratterizzata da quattro bifore modanate.
- Elementi decorativi
- Le decorazioni interne alla chiesa sono andate quasi completamente perdute durante i lunghi anni di abbandono e degrado dell’edificio, esposto alle intemperie a causa del tetto crollato. Esternamente, elemento decorativo è rappresentato dal portale d’ingresso, formato da due semicolonne di arenaria sovrastate da un timpano anch’esso di arenaria.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La navata unica dell’aula presenta una pavimentazione in assi di legno, mentre le cappelle laterali e la zona presbiteriale non hanno una vera e propria pavimentazione ma uno strato uniforme di ghiaia.
- Pianta
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- XIII sec. ‐ XIV sec. (menzione preesistenze)
- La chiesa di Gombola è menzionata nel catalogo delle antiche chiese modenesi della fine del XIII secolo, tra le cappelle della Pieve di Polinago. La troviamo poi in una carta del 1306 e nuovamente menzionata nel 1346.
- XVI sec. ‐ XVII sec. (ricostruzione intero bene)
- Dopo che nel dicembre del 1597 una frana ebbe abbattuto la rocca e danneggiato gravemente la chiesa, questa venne riedificata, probabilmente dove era sorto il castello. Lo stato di fatiscenza in cui verteva l’edificio sacro era comunque già stato documentato nella visita Pastorale del canonico Silingardi del 1569, proprio per la natura del luogo, e se ne augurava la ricostruzione piuttosto che restaurarla. In una visita pastorale del 1635 risultava ancora senza finestre dalla parte dell’altare maggiore, segno che probabilmente non era ancora stata terminata.
- 1811 ‐ 1811 (restauro e rimaneggiamento intero bene)
- Danneggiata da un terremoto nel 1811 fu in seguito restaurata; il parroco di allora don Paolo Casolari colse l’occasione per ingrandirla e modificarla. L’edificio sacro venne quindi quasi completamente riedificato, risultando molto diverso dal precedente sia per grandezza che per altezza; furono aggiunte anche due tribune, una per l’organo e l’altra per la cantoria, posato il pavimento in cotto, soffitto a cassettoni decorato. Anche la facciata fu cambiata, la finestra circolare fu sostituita da una rettangolare a volta, in sasso battuto.
- anni 2000 ‐ anni 2000 (restauro intero bene)
- Poiché l’ubicazione in cima al bordo vecchio rendeva sempre più difficoltoso l’accesso dei parrocchiani, nel 1951 fu decisa l’edificazione della nuova chiesa in località Arola. La vecchia chiesa, abbandonata a se stessa, subì ben presto la rovina del tempo; era caduto il soffitto e rimasti solo i muri perimetrali, sui quali era poi stato fatto un cordolo in cemento. L’antica chiesa è rimasta a lungo senza tetto e diroccata, fino al recente intervento da parte della Soprintendenza. Il restauro ha riguardato il rifacimento della copertura, l’eliminazione del cordolo in c.a. che chiudeva i muri perimetrali, il rifacimento degli infissi esterni dove andati persi, il rifacimento della pavimentazione (pavimentazione provvisoria in legno nell’aula e in ghiaia nelle cappelle laterali) e la posa dell’impianto d’illuminazione.
- XIII sec. ‐ XIV sec. (menzione preesistenze)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Modena - Nonantola)