Houses of worship
negli appunti
![](UI/images/logos/iiif/uv.png)
© CC BY-NC-SA (Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale)
- Lestizza (UD)
-
Parrocchia di San Michele Arcangelo
-
Diocese
Udine
-
Ecclesiastical region
Triveneto
-
Typology
chiesa
-
Qualification
parrocchiale
-
Denominazione principale
Chiesa di San Michele Arcangelo
-
Edificio ad aula rettangolare, orientato, con sedime leggermente rialzato rispetto al piano stradale, presbiterio di volume inferiore leggermente ristretto a conclusione trilatera; in mezzeria del lato sinistro aggetta il basso corpo rettangolare a due falde della cappella del battistero; ad esso è tangente il più piccolo corpo del locale caldaie; lungo il lato destro, dopo la prima finestra, il corpo della sacrestia a due piani. Torre campanaria autonoma sul lato sinistro anteposta alla facciata. Prospetto di facciata tripartito da quattro paraste con capitello dorico e trabeazione sbalzata in asse ai capitelli; frontone a cornici modanate e oculo di areazione; tangente alla trabeazione la centrale finestra ad arco ribassato e nelle partizioni laterali due nicchie ad arco a tutto sesto; portale lapideo inquadrato da due lesene in sottosquadro, architrave con cimasa polilobata. Interno voltato a botte con centrale cornice e dipinto, due unghioni per lato a contenere le finestre rettangolari ad arco ribassato. Le paraste dal capitello composito tripartiscono le pareti inquadrate tra due brevi partizioni alle estremità, a cui succedono due cornici ad arco a tutto sesto su piedritti, quindi in mezzeria sul lato sinistro l’arco più basso su piedritti che immette nel battistero con balaustra in ferro battuto che si contrappone alla parete piana, seguite da due uguali archi a tutto sesto con gli altari laterali; trabeazione, sbalzata in corrispondenza dei capitelli, perimetrale lungo tutto l’interno. Il presbiterio, rialzato di un gradino, prospetta tramite l'arco santo a tutto sesto impostato sulla trabeazione, voltato a crociera con emblema quadrilobato centrale in stucco; angoli smussati decorati dalla ritmica di tre semi paraste, abside piana trilatera con lunetta dipinta; due finestre rettangolari ad arco ribassato contrapposte; sulla destra l’ingresso alla sacrestia. In controfacciata la bussola con balconata del coro a cui si accede a destra da scala a chiocciola in metallo. La pavimentazione omogenea in piastrelle di gres quadrate grigie con angoli nere a formare un reticolo di ottagoni.
-
- Coperture
- In coppi.
- Prospetto principale
- Prospetto di facciata tripartito da quattro paraste con capitello dorico e trabeazione sbalzata in asse ai capitelli; frontone a cornici modanate e oculo di areazione; tangente alla trabeazione la centrale finestra ad arco ribassato e nelle partizioni laterali due nicchie ad arco a tutto sesto; portale lapideo inquadrato da due lesene in sottosquadro, architrave con cimasa polilobata.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione omogenea in piastrelle di gres quadrate grigie con angoli nere a formare un reticolo di ottagoni.
- Coperture
-
- XIII ‐ XIII (origini intero bene)
- Sclaunicco si trova espressamente menzionato dal di Prampero fin dal 1290 come «in villa de Sclaunico». A quest'epoca può farsi risalire una prima cappella.
- 1505 ‐ 1711 (origini intero bene)
- Una chiesa è esistente nel 1505 anno documentato dal portale lapideo scolpito da Brunis de Varian nel 1505. All'interno un lacerto di affresco di Paolo Thanner del 1525. Il documento storico più antico dell'Archivio parrocchiale è un «Libro d'instrumenti» della Venerabile Chiesa di S. Michele Arcangelo di Sclaunicco, raccolti da Virginio Venzone, notaio di Lestizza del 1711, con notizie risalenti al 1610.
- 1742 ‐ 1742 (ristrutturazione intero bene)
- La chiesa fu ristrutturata nella prima metà del 1742, come attestato dalla data incisa sull'architrave.
- 1802 ‐ 1802 (costruzione intero edificio)
- L'edificio attuale è decorato da Carlo Boldi nel 1802 sul soffitto con i Santi Michele Arcangelo, Valentino e la Madonna tra le nubi. Al 1825 risale il primo lascito per la costituzione di un beneficio in grado di assicurare un servizio più diretto e continuativo, anche se non del tutto indipendente. Ci fu inizialmente una Cappellania, istituita per opera di d. Angelo e fratelli Tavano fu Valentino di Sclaunicco; poi, una Mansioneria con presenza in loco del sacerdote, istituita per opera di Tavano Domenico fu Giovanni di Sclaunicco, grazie ad un testamento nuncupativo del 27 ottobre 1843.
- 1802 ‐ 1802 (ampliamento altare e battistero)
- l'11 giugno 1802 la Curia arcivescovile concesse il permesso di ricostruire quasi totalmente l'altare di S. Antonio e S. Maria, nonchè di ampliare la cappella contenente il battistero.
- XIII ‐ XIII (origini intero bene)
-
- altare ‐ aggiunta arredo (1970-80 ca.)
- Metallico a mensa du quattro sostegni.
- ambone ‐ aggiunta arredo (1970-80 ca.)
- Metallico a leggio.
- cattedra ‐ aggiunta arredo (1970-80 ca.)
- Sedia.
- altare ‐ aggiunta arredo (1970-80 ca.)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Udine)