Houses of worship
- Bagni di Lucca (LU)
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Parrocchia di San Gemignano Vescovo
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Diocese
Lucca
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Ecclesiastical region
Toscana
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Typology
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Gemignano
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Le denominazioni Controne e Contronese le troviamo già in uso in documenti datati all’VIII secolo, inoltre sappiamo che la Controneria godeva di speciali privilegi amministrativi e che i borghi di San Gemignano e San Cassiano costituirono una sola comunità fino alla metà del Seicento.
Della chiesa intitolata a San Gemignano vescovo, attorno alla quale si sviluppò l’omonimo borgo, si trova menzione in una pergamena dell’820, come San Gemignano in località “Paetiano”, toponimo che in una pergamena successiva del 983 si evolverà in “Paexano”, mentre in un documento, redatto nel 1047 dal Vescovo di Lucca Giovanni II, l’antica chiesa di San Gemignano è in “loco Fine”. L’attuale edificio di culto, di probabile impianto romanico, è il risultato di diverse trasformazioni subite dalla fabbrica, come testimoniato dalle tessiture murarie a vista. L’attuale configurazione si può far risalire al XVIII secolo, quando sono stati collocati i quattro altari laterali e sono state aperte le ampie finestre laterali, mentre il campanile risale alla seconda metà del XIX sec.
La facciata a capanna si presenta con il paramento in conci di pietra e muratura in “blocchetti” disposti a filaretto. Al centro si apre il portale d’ingresso con mostre in arenaria, concluso da una cimasa e sormontato da una lunetta del medesimo materiale. In asse con il portale, nella parte superiore della facciata vi è un oculo tamponato incorniciato in arenaria. L’edificio a pianta rettangolare, orientato a sud-est e ad aula unica, è articolato in sei campate da un sistema di archi trasversali impostati su paraste e colonne finite a stucco, l’impaginato architettonico continua dipinto sulle volte. -
- Facciata
- La facciata a capanna si presenta con il paramento a vista in conci di pietra arenaria e calcarenite, disposti ad opera quadrata pseudo isodoma, nella parte inferiore mentre in quella superiore si ha una muratura in “blocchetti”, dei medesimi litotipi, ma disposti ad opera saracena. Al centro si apre il portale d’ingresso con mostre in arenaria sopra le quali è stata applicata, in epoca moderna, una riquadratura in lastre di marmo bianco. L’ingresso è concluso da una cimasa in arenaria e sormontato da una lunetta del medesimo materiale. In asse con il portale, nella parte superiore della facciata, è collocato un oculo tamponato incorniciato in arenaria.
- Prospetti
- Molto interessanti risultano i prospetti laterali, quello meridionale è in gran parte simile alla porzione inferiore della facciata, con un paramento originario in conci di arenaria e calcarenite, che lo identifica come la più probabile porzione medioevale della fabbrica, dove la parte sommitale e la porzione orientale sono state rimaneggiate nei secoli successivi con l’innalzamento e l’allungamento della fabbrica. Il prospetto settentrionale invece si presenta in conci ben apparecchiati solo in una porzione prossima alla facciata e nella fascia basamentale, mentre le restanti parti della cortina risultano ad opera saracena. Ciò testimonia un suo rifacimento, magari a seguito di un terremoto.
- Pianta
- L’edificio ha una forma in pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato da sud-est a nord-ovest con l’ingresso in quest’ultima posizione; l’interno dell’edificio ad aula unica è articolato in sei campate da un sistema di archi trasversali impostati su paraste e colonne.
- Presbiterio
- Il presbiterio è ospitato nell’ultima campata ed è soprelevato di tre gradini dal piano dell’aula e viene separato da questa da balaustrate in marmo.
- Impianto strutturale
- Le parti strutturali dell’edificio sono costituite da: muratura continua, colonne, pilastri, archi, catene, volte e impalcati lignei.
- Coperture
- Il manto di copertura è in coppi ed embrici in laterizio.
- Pavimenti e pavimentazioni
- L’interno è in gran parte pavimentato con mattonelle quadrate di laterizio, mentre nel presbiterio è stata posata una pavimentazione in marmi bianchi e grigi disposti a scacchiera.
- Elementi decorativi
- L’interno dell’edificio è caratterizzato dalla scansione spaziate data dall’apparato architettonico a stucco, composto da paraste e colonne, che continua dipinto sulle volte. In particolare l’ultima campata è definita da due colonne addossate alle pareti enfatizzando il ruolo di cappella maggiore.
- Cantoria
- La cantoria posta in controfacciata è sorretta da un interessante “colonnato” composto da quatto colonne di stile ionico e due paraste che interessano tutta la larghezza dell’aula.
- Campanile
- Il campanile addossato alla porzione orientale del prospetto settentrionale è stato innalzato nel Novecento come una massiccia torre, con muratura in pietrame ad opera incerta, dove al piano della cella campanaria si aprono delle ampie finestre archivoltate.
- Facciata
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- 820 ‐ 820 (prima menzione intero bene)
- In un documento redatto nell'820 appare il primo riferimento alla chiesa di San Gemignano.
- XVII sec. ‐ XVII sec. (costruzione altari interno)
- Nel XVII secolo furono sistemati gli altari laterali.
- XIX sec. ‐ XIX sec. (costruzione campanile)
- Nel XIX secolo fu innalzato l’attuale campanile.
- 1928 ‐ 1928 (restauri intero bene)
- Nel 1928 sono stati eseguiti lavori di restauro all’edificio.
- 2008 ‐ 2008 (crollo gronda)
- Nel 2008 a causa di un fortunale parte della gronda di copertura crollò.
- 2009 ‐ 2009 (riprazione gronda)
- Nel 2009 sono stati eseguiti lavori di riparazione alla gronda.
- 2015 ‐ 20015 (crollo copertura)
- Il 5 marzo del 2015 si è verificato il crollo parziale della copertura.
- 2017 ‐ 2017 (restauri copertura)
- Nel 2017 sono stati eseguiti lavori di restauro alla copertura.
- 820 ‐ 820 (prima menzione intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1970-1979)
- L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di provvisorietà, ha visto porre una pedana lignea, addossata al primo gradino del presbiterio, su cui sono stati posti sia l’altare della celebrazione in legno e, alla sua sinistra, un leggio in legno che funge da ambone. Sulla destra della predella dell’altare maggiore storico, un’antica poltrona in legno è usata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta in uso quella del tabernacolo, in legno, dell’altare maggiore storico.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1970-1979)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Lucca)