Houses of worship
- Lucca (LU)
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Parrocchia di San Giovanni Battista
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Diocese
Lucca
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Ecclesiastical region
Toscana
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Typology
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Giovanni Battista
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La Pieve di San Giovanni Battista di Arliano è inserita nell’elenco delle 28 Pievi, fondate da San Frediano, Vescovo di Lucca, vissuto nel VI secolo, ma questo particolare elenco stilato alcuni secoli dopo ha una scarsa attendibilità storica. La chiesa di Arliano era inizialmente intitolata a San Martino e non disponeva di un Fonte Battesimale, per avere conferma della sua concessione bisogna attendere un documento dell’892 dove il Vescovo di Lucca, Gherardo, risolve una lite scoppiata fra il rettore Aidiprando, della Pieve di San Macario e Andrea arciprete della Pieve di S. Martino di “Arliana”. Poco prima del Mille al titolo originale venne affiancato quello di San Giovanni Battista che col passare dei secoli rimarrà l’unico. L’edificio attuale, innalzato nei primi anni del X sec., nonostante i numerosi rifacimenti subiti nel corso del tempo, si può annoverare tra i più interessanti esempi del romanico lucchese. La sua struttura è quella tipica delle chiese edificate tra il IX e X sec., con l’asse maggiore orientato ad est, l’interno a tre navate, di cui quella centrale nettamente più alta di quelle laterali, suddivise in campate da pilastri in pietra e con una sola abside centrale. All’esterno il paramento murario evidenzia chiaramente le fasi storico-costruttive della Pieve. La facciata e i fianchi sono decorati da una serie di archetti pensili in laterizio e lesene in pietra. I tre portali d’ingresso, con semplici stipiti in malta, denunciano un loro rimaneggiamento. Quello centrale è sormontato da una lunetta e da una finestra aperta nel XVII sec. Esteriormente l’abside, occultata nella parte inferiore dai volumi della sagrestia e della stanza della Compagnia, presenta anch’essa una decorazione a lesene e archetti pensili. La torre campanaria sorge in aderenza al lato destro della chiesa, a filo con la facciata, ed è stata ricostruita alla fine dell’Ottocento.
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- Facciata
- La facciata, a salienti, ha il paramento ad opera saracena nella porzione inferiore, ciò potrebbe indicare che quella porzione possa essere stata in passato interrata, e ad opera quadrata nella porzione superiore. L’impaginato architettonico è formato da diverse serie di archetti pensili in laterizio, archi ciechi sempre in laterizio e lesene in pietra, che partendo da una grezza zoccolatura in pietra salgono verticalmente, indicando chiaramente l’originario punto di gronda prima che venissero sopraelevate le coperture delle navate laterali. La loro scansione ritmica è asimmetrica, infatti sul lato destro è tripartita e sul lato sinistro bipartita. Ha tre portali di ingresso con semplici stipiti, oggi intonacati. Il portale maggiore è sormontato da una lunetta, definita da conci in pietra, decorata da una pittura parietale con effige di santo molto degradata. Al di sopra si trova un’ampia finestra rettangolare, aperta alla metà del XVII sec. e infine, sempre sull’asse centrale, ma quasi sotto il colmo, trova posto un oculo facente parte dell’originaria costruzione romanica.
- Prospetti
- Sui fianchi dell’edificio prosegue la teoria di archetti pensili e lesene presente in facciata. La scansione ritmica di archetti e lesene è diversa tra i due, infatti analogamente alla facciata si ha una tripartizione sul fianco meridionale e una bipartizione in quello settentrionale. La posizione della teoria di archetti pensili su lesene e le differenze di muratura, anche qui, indicano chiaramente il punto di gronda originale. Sui prospetti laterali inoltre sono presenti due aperture monofore della costruzione originaria riaperte negli anni ottanta del Novecento e alcune finestre aperte nel XVII secolo.
- Abside
- L’abside anche se parzialmente occultata dai volumi della sacrestia e della stanza della Compagnia, edificati alla metà del XVII secolo, presenta ancora il suo impaginato romanico, come il sovrastante fronte orientale scandito da lesene e coronate da archetti pensili in laterizio.
- Pianta
- L’edificio ha una pianta quadrangolare quasi quadrata, si compone di tre navate ripartite in tre campate, tra le quali la centrale è conclusa da abside. Le navate sono separate da ampi archi a tutto sesto poggianti su massicci pilastri in pietra.
- Presbiterio
- Il presbiterio è ospitato nell’ultima campata della navata centrale ed è soprelevato di due gradini rispetto al piano dei fedeli.
- Cappella SS. Sacramento
- La cappella del Santissimo Sacramento è stata ottenuta riadattando, negli ultimi anni del Novecento, la stanza della Compagnia costruita nel XVII secolo. La cappella, posta in testata della navata laterale sinistra, comunica direttamente con essa mediante una piccola porta aperta nella parete di fondo. La cappella è un ambiente a pianta rettangolare con asse maggiore orientata a nord, si presenta con le pareti semplicemente intonacate e dipinte di bianco, coperta da un solaio piano in legno con i palchi a vista e pavimentata con gli originali quadroni in laterizio. Nella parete orientale si aprono due semplici finestre rettangolari.
- Impianto strutturale
- Le parti strutturali dell’edificio sono costituite da muratura continua, pilastri, archi, arconi trasversali, catene, volte e impalcati lignei.
- Coro
- Il manto di copertura è in coppi ed embrici di laterizio.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Le navate sono pavimentate con mattonelle quadrate in laterizio, mentre il presbiterio è pavimentato in marmo bianco e grigio disposto a scacchiera.
- Elementi decorativi
- L’interno dell’edificio è articolato da un apparato decorativo plastico a stucco e in particolare da paraste in stile ionico, che inquadrano gli archi tra le navate e sorreggono la trabeazione oltre la quale si impostano le volte a crociera. Nelle navate laterali le volte si impostano su peducci in stile dorico. Le pareti e il catino dell’abside sono decorati con un ciclo di affreschi databile agli inizi del XVII sec.
- Cantoria
- Posta in controfacciata viene sorretta da due esili colonne e due mensole lignee scolpite, il parapetto ligneo, ad andamento poligonale, è tripartito da colonnini.
- Campanile
- La torre campanaria originale crollata era costruita in pietra lavorata “dentro e fuori” di forma piramidale e alta 25 metri. Quella attuale costruita in pietrame e laterizio si compone di tre piani oltre il basamento. In corrispondenza della cella campanaria si aprono, per lato, due snelle finestre archivoltate che richiamano una bifora. Il campanile è concluso da una copertura a padiglione.
- Facciata
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- VIII sec. ‐ VIII sec. (prima attestazione intero bene)
- La tradizione popolare fa risalire la fondazione della chiesa all’VIII secolo.
- 892 ‐ 892 (prima menzione intero bene)
- In un documento dell'892 la chiesa di Arliano viene menzionata con il titolo di San Martino.
- X sec. ‐ X sec. (contitolazione intero bene)
- Dal X secolo viene aggiunto il titolo di San Giovanni Battista.
- 1650 ‐ 1650 (costruzione annessi)
- Nel 1650 vennero edificati i volumi della sacrestia e della stanza della compagnia, addossate al fronte orientale.
- 1667 ‐ 1667 (crollo campanile)
- L’8 settembre del 1667 a seguito di lavori alle fondazioni, l’antico campanile crollò.
- 1869 ‐ 1898 (costruzione campanile)
- Tra il 1869 e il 1898 è innalzato il nuovo campanile.
- 1980 ‐ 1980 (restauro intero bene)
- Nel 1980 sono stati eseguiti lavori di restauro all’edificio.
- 1995 ‐ 1995 (allestimento cappella SS. Sacramento)
- Nel 1995 è stata allestita la cappella del Santissimo Sacramento nella ex stanza della Compagnia.
- 2006 ‐ 2006 (resaturo intero edificio)
- Nel 2006 sono stati eseguiti lavori di restauro all’edificio.
- VIII sec. ‐ VIII sec. (prima attestazione intero bene)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (1980-1989)
- Un primo intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la rimozione delle balaustrate e il prolungamento in avanti del piano del presbiterio, mediante una pedana lignea sulla quale, in posizione centrale, è stato collocato l’altare della celebrazione in legno. Sulla destra, sul primo gradino di questa pedana, un leggio in legno funge da ambone; mentre sulla sinistra, in prossimità dell’altare maggiore storico, a diretto contatto della pavimentazione del presbiterio, un’antica poltrona in legno è usata come sede del celebrante.
- cappella feriale ‐ aggiunta arredo (1995)
- Un secondo intervento di adeguamento liturgico ha visto allestire, sul lato corto e opposto all'ingresso della ex stanza della Compagnia, direttamente sulla pavimentazione dell’aula, l’area presbiteriale al cui centro è stato collocato l’altare della celebrazione in legno. Sulla destra, appoggiato alla parete di fondo e direttamente alla pavimentazione, un orcio di terracotta è stato adattato a sede del celebrante. Sempre addossato alla parete di fondo ma in posizione centrale, sorretto da una mensola lignea argentata, un tabernacolo in legno è utilizzato come riserva eucaristica.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1980-1989)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Lucca)