Houses of worship
negli appunti
![](UI/images/logos/iiif/uv.png)
© CC BY-NC-SA (Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale)
- Buccino (SA)
-
Parrocchia di Santa Croce in Gerusalemme
-
Diocese
Salerno - Campagna - Acerno
-
Ecclesiastical region
Campania
-
Typology
chiesa
-
Qualification
parrocchiale
-
Denominazione principale
Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme
-
La fabbrica è di impianto tardo trecento ed è ubicata nella parte più densamente popolata nel Comune di Buccino. L’edificio è costituito da due blocchi rettangolari: l’aula liturgica avente accesso dal largo Santa Croce con la sagrestia retrostante, mentre attiguo alla chiesa ed accessibile dalla sagrestia vi è un altro corpo adibito ad ufficio del parroco da cui è possibile accedere alla pregevole torre campanaria, di forma quadrata.
L’intero complesso si distingue per la semplicità delle linee, la sobrietà delle forme e la modestia degli apparati decorativi. Inoltre l’aula liturgica presenta ai lati dell’altare maggiore, due altari minori sormontati da due nicchie più un’ulteriore nicchia laterale. La verticalità dell’ambiente liturgico è interrotto da otto lesene su cui sono alloggiate cornici decorative realizzate in stucco bianco. La facciata principale si presenta semplice e regolare: al centro il portale di ingresso è sormontato da una apertura rettangolare. L’accesso avviene attraverso tre gradini in pietra calcarea che permettono il superamento il dislivello tra lo slargo di ingresso e l’aula liturgica. -
- Pianta
- L’invaso della Chiesa si presenta con la sagrestia direttamente accessibile dall’abside che si eleva di circa cm. 15 dall’aula liturgica. Quest’ultima ha una lunghezza di circa ml. 13,25 per una larghezza di ml. 7,25 .
- Coperture
- La navata unica presenta copertura lignea a due falde inclinate su capriate nascoste dalla struttura portante del dipinto che sovrasta l’aula liturgica. La zona absidale presenta ugualmente copertura a due falde inclinate su puntoni lignei con appoggio diretto sulla muratura in pietra locale. Anche in tal caso le coperture sono nascoste dalla struttura portante del dipinto che sovrasta l’abside. Il manto di copertura a due falde è in tegole in laterizio in opera su correntini lignei orizzontali chiodati sui puntoni.
- Scale
- La chiesa presenta una scala antistante l'ingresso principale, costituita da quattro scalini in pietra locale. L’accesso al campanile avviene tramite una scala in ferro posta lungo il fronte posteriore della chiesa accessibile internamente dagli uffici-sagrestia.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione dell’aula liturgica, dell’abside, della sagrestia e dell’ ufficio è in piastrelle di cotto fiorentino naturale.
- Impianto strutturale
- La tipologia costruttiva è tipica del luogo: la struttura è in muratura portante, costituita da pietrame calcareo locale; la copertura a due falde dell’aula liturgica è in legno con manto di tegole in laterizio, mentre la copertura della sagrestia e dell’ufficio del parroco è a una falda in legno con manto di tegole in laterizio.
- Facciata
- La facciata principale si presenta semplice e regolare: al centro il portale di ingresso è sormontato da una apertura rettangolare. Esso è costituito da piedritti e architrave in pietra calcarea locale caratterizzati da una lavorazione semplice e lineare in perfetta armonia con il resto della facciata. L’accesso avviene attraverso tre gradini in pietra calcarea che permettono il superamento il dislivello tra lo slargo di ingresso e l’aula liturgica.
- Pianta
-
- 1364 ‐ 1364 (menzione carattere generale)
- La chiesa di Santa Croce in Gerusalemme, situata nell’omonimo quartiere, sul versante orientale del rione Borgo, è di antica fondazione. In una pergamena del 1364 si fa menzione di un “casalinum unum scitum (sic) in parrocchia Sante Crucis intus ospitale eiusdem terre Pulcini”.
- 1566 ‐ 1566 (menzione carattere generale)
- Sorta fuori le mura del centro abitato venne successivamente inglobata nell’area urbana infatti, in un altro documento pergamenaceo (1566) si parla della vendita di un “vegetarium” (orto) sito “intus burgum dicte terre in parrocchia Sancte Crucis”.
- 1717 ‐ 1717 (ristrutturazione intero bene)
- Nell’anno 1717, la chiesa – scrive l’estensore della relazione – “quasi tutta scoverta ad uso di una spelonca, sprovveduta di suppellettili, ed altri arredi necessari” venne chiusa al culto dall’arcivescovo di Conza Francesco Nicolai. Fu il parroco don Paolo Verderese che si prese cura di ristrutturarla e “vi si fè il descritto largo avanti con un smantellamento di grosse rupi di pietra, che vi erano, vi fè il portone nuovo tutto d’intagli assai più grande dell’antica porta”. In sostanza, i restauri operati dal par roco Verderese dovettero cancellare l’aspetto trecentesco della chiesa, dal momento che fu rifatto il tetto con soffittatura a “lamia finta”, abbellita al centro da un quadro con l’immagine della croce, e furono risarcite e intonacate le mura interne ed esterne. Le finte paras te, sulle quali preme l’aggetto di una cornice modanata, sono soluzioni architettoniche operate in quel periodo.
- 1729 ‐ 1729 (descrizione intero bene)
- In un rògito del 1729 è così descritta: “La Parrocchia Chiesa di S. Croce in Hyerusalem sta sita, e posta nelle pertinenze di questa suddetta Terra di Buccino, e propriamente nel ristretto del Borgo giusta le prime abitazioni verso la Pescara della strada che viene da San Mauro. Tiene avanti la porta verso occidente un largo ad uso di Piazza, il portone è d’intagli con due gradini scorniciati, con occhio cavato sopra per dar lume alla Chiesa, la porta è di castagno divisa in quattro parti, e munita di chiave mascolina: dippiù dal muro laterale, che va a S. Mauro vi sono tre finestre ad uso di saettere con vitriate, e nel detto muro laterale vi sono piantati tutti gl’intagli colla figura della Croce, che erano nella antica porta della Chiesa, ridotta dall’antichità, e dalle ingiurie del tempo in stato cadente”.Da questa descrizione si desume che nel Settecento erano ancora visibili le antiche monòfore (dette volgarmente saettere), aperte nella parete meridionale, dove si stagliavano alc
- 1899 ‐ 1909 (ristrutturazione intero bene)
- Dal 1899 al 1909 il parroco don Pietro Solitro, sua impensa, dette impulso ad alcuni lavori di ristrutturazione della chiesa, in particolare, del soffitto e del campanile, trasformando ad uso di sacrestia un ambiente adibito, originariamente, a cimitero. Inoltre vi fece erigere due altari: l’uno intitolato a san Francesco, con statua lignea, posto a destra; l’altro di legno, dirimpetto, dedicato alla Madonna Immacolata.
- 1901 ‐ 1901 (preesistenza campanile)
- In seguito alle ristrutturazioni cui andò soggetta la chiesa, nel corso dei secoli, oggi, non v’è alcun elemento architettonico che possa provare la sua fondazione trecentesca. In una foto del 1901, notiamo che il campanile, anche se più volte riaccomodato, evidenzia ancora il suo impianto originario, strutturato in un solo corpo massiccio e con tetto a cuspide, così come si hanno riscontri nell’architettura provinciale tardo-romanica
- 2014 ‐ 2017 (restauro intero bene)
- Trattasi di revisione del manto di copertura, sostituzione delle gronde e pluviali, rifacimento della copertura del campanile, sostituzione di infissi interni ed esterni, realizzazione di impianto elettrico, rifacimento di intonaci eterni e interni, rifacimento della pavimentazione e tinteggiatura interna e esterna. I lavori sono stati progettati e diretti dagli arch. Giovanni Fernicola e Antonella Trimarco.
- 1364 ‐ 1364 (menzione carattere generale)
-
- presbiterio ‐ intervento strutturale (2017)
- I polo liturgici sono collocati entro l’abside. L'altare, collocato al centro della zona absidale, è costituita da blocco parallelepipedo rivestito in marmo con soprastante mensa. L'altare presenta sulla faccia prevalente anteriore una croce in marmo rossoL’ambone, anch’esso in marmo, è situato nell’aula liturgica a ridosso della zona absidale.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (2017)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Salerno - Campagna - Acerno)