Houses of worship
- Sasso Marconi (BO)
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Parrocchia di San Cristoforo di Mongardino
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Diocese
Bologna
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Ecclesiastical region
Emilia Romagna
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Typology
oratorio
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Qualification
sussidiario
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Denominazione principale
Oratorio di Santa Maria di Tignano
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L’oratorio di Santa Maria sorge isolato sulla cima di una collinetta che sovrasta la valle del Lavino, a sud di Bologna, in posizione panoramica. L’ampio sagrato erboso precede la facciata in parte intonacata; i fianchi un tempo intonacati lasciano emergere la composizione della struttura portante. Sono nettamente separati e ben visibili dall’esterno i volumi dell’aula, a capanna, e del presbiterio con abside semicircolare. L’interno è privo di decorazioni, pavimentato a veneziana e voltato a vela e a botte con catino absidale.
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- contesto
- L’oratorio di Santa Maria sorge sulla cima di una collina ai piedi della quale sono il cimitero e la chiesa di S. Martino di Tignano, in posizione panoramica sulla valle del Lavino. E’ orientato a nord. E’ raggiungibile solo mediante una strada sterrata che si inerpica sulla collina. La sua posizione è forse dovuta alla presenza, ai piedi del colle, di una antica via di comunicazione con il modenese, come sembra testimoniare la presenza di una chiesa di San Geminiano attestata dalle fonti e ancora in parte riconoscibile qualche chilometro più a sud.
- impianto planivolumetrico
- L’oratorio sorge isolato.
- esterno
- L’aula liturgica è preceduta da un profondo sagrato erboso che copre tutta la cima della collina sulla quale insiste l’oratorio. La facciata è mossa da specchiature con cornici in leggero aggetto che creano giochi chiaroscurali. Il portale, al centro, è sormontato da una mensola con modiglioni che inscrive la cartella dedicatoria. Nel registro superiore, in asse con il portale, si apre una finestra a lunetta. Un timpano con cornice modanata in aggetto corona la facciata conclusa da un tetto a capanna con cippo in laterizio e croce a fil di ferro in sommità. Il lato sinistro dell’aula, un tempo intonacato, denuncia oggi la composizione muraria in pietra e laterizio; è privo di finestrature e caratterizzato unicamente dalla doppia cornice in laterizio sottotetto. Il volume del presbiterio emerge dalla parete di fondo dell’aula e presenta un’abside semicircolare; è caratterizzato dalla stessa presenza solo parziale di intonacatura e dalla stessa composizione muraria. Due finestre rettangolari si aprono ai lati. Il fianco destro ripete le caratteristiche del sinistro. Sulla facciata dell'oratorio, l'ultimo restauro ha deciso di mantenere ben visibili le scheggiature conseguenza dei proiettili passaggio del fronte bellico, nell'ultimo conflitto mondiale.
- pianta
- Ad aula, con abside semicircolare.
- interni
- Si accede all’aula mediante un portale schermato da un tendone. La controfacciata è finita in tempera ocra come tutte le pareti verticali. Agli angoli due lesene a larga battuta e in leggero aggetto, finite a tempera più chiara, reggono una cornice in stucco lineare con lievi modanature che prosegue lungo l’aula e il presbiterio senza soluzione di continuità. Sulla cornice si imposta la finestra a lunetta e la volta a vela che copre l’aula, pavimentata in veneziana a disegni geometrici e floreali in parte riemersi da una stesa di cemento. Il presbiterio, di larghezza minore rispetto all’aula, è introdotto e concluso da lesene che inquadrano l’ingresso laterale, a sinistra, l’accesso ad un piccolo ripostiglio a destra e le due finestre soprastanti e proseguono nei costoloni che includono la porzione di volta a botte. L’abside priva di decorazioni è chiusa in alto da un catino intonacato e finito a tempera azzurra.
- impianto strutturale
- Struttura portante in pietra e laterizio, orizzontamenti a capriate, manto in pianelle di laterizio (aula) e coppi (presbiterio).
- apparati liturgici
- L’assemblea è ordinata in due file di panche disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio comprende l’altare preconciliare in laterizio intonacato e marmorizzato, rialzato di due gradini, con dossale in laterizio e gradini d’altare in legno, anch’essi marmorizzati, al centro dei quali è collocata la custodia eucaristica. Non sono presenti sede, ambone e confessionali.
- contesto
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- XIV ‐ XIX (preesistenze intero bene)
- Nei pressi del luogo dove ora sorge l’oratorio di Santa Maria esisteva, almeno dal XIV secolo, una chiesa omonima citata dalle fonti come parrocchiale. Gli scavi effettuati per la ricostruzione, nel XIX secolo, hanno permesso il ritrovamento dietro l’attuale zona absidale di numerose ossa umane, resti di un cimitero che doveva essere attiguo alla chiesa e distinto dall’altro cimitero appartenente all’altra chiesa di Tignano, intitolata a San Martino, situata ai piedi del colle.
- 1816 ‐ 1855 (ricostruzione intero bene)
- Nel 1816 il parroco dell’epoca, don Evangelisti, promosse la ricostruzione della chiesa mantenendone la titolazione alla Madonna Assunta ma mutandone la destinazione in oratorio. I lavori terminarono solo nel 1855, quando l’oratorio fu benedetto dal parroco per ordine del vescovo Oppizzoni.
- 2001 ‐ 2001 (restauri intero bene)
- Durante la seconda guerra mondiale l’oratorio servì da rifugio per i contadini e gli armenti della zona; al termine del conflitto fu imbiancato a calce viva e fu stesa una gettata di cemento a coprire il pavimento a veneziana. Nel 2001 fu interamente ritinteggiato riprendendo i colori originari ancora visibili sotto la calce, fu riscoperta parte della pavimentazione, fu risistemato il tetto e ripristinato l’altare; si scelse invece di lasciare visibili in facciata i fori da proiettile causati dal passaggio delle truppe durante il secondo conflitto mondiale.
- XIV ‐ XIX (preesistenze intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (2001)
- Vengono aggiunti arredi mobili nelle rare occasioni di utilizzo dell'oratorio.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (2001)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Bologna)