Houses of worship
- Todi (PG)
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Parrocchia di Santa Maria di Montemarte e San Pietro Apostolo
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Diocese
Orvieto - Todi
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Ecclesiastical region
Umbria
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Typology
chiesa
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Qualification
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di San Pietro in Vincoli
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Il nome di Canonica è dovuto alla collegiata, di un priore e undici canonici, che anticamente officiava la chiesa parrocchiale. Il più antico insediamento è detto anche Canonica vecchia o del Colle, a distinguerlo dalle case che successivamente sorsero anche verso la strada Todi-Orvieto.
La pesante ristrutturazione, avvenuta alla metà del secolo scorso, ha cancellato ogni traccia della fisionomia dell'attuale chiesa parrocchiale, dedicata a San Pietro in Vincoli e localizzata proprio in voc. San Pietro, che i cronisti ricordano anche con l'appellativo di "de Uncinis", dalle catene che l’apostolo tiene in mano, sulla cui facciata, stando ed una descrizione risalente al 1927, era collocata una lapide a ricordo della sua ricostruzione nell'anno 1207, in occasione della pace tra todini e orvietani.
Si tratta di un edificio a navata unica, intonacata e tinteggiata, coperta a falde sorrette da capriate lignee; il presbiterio, più stretto della navata e sollevato di due gradini, è introdotto da un lineare arco di trionfo a tutto sesto, terminando con un fondale piatto. L'altare maggiore, collocato su pedana, si presenta in travertino, così come i due altari laterali, collocati in altrettante cappelle.
Intonacata si presenta anche la semplice, e moderna, facciata della chiesa, a doppio spiovente e tripartita, per la presenza delle stesse cappelle laterali, caratterizzata dal solo portale d'ingresso, con cornice in mattoni, e dalla finestra rettangolare sovrastante.
Le pareti laterali mostrano, al contrario, un grado di finitura in pietra a facciavista, così come la porzione inferiore della torre campanaria, collocata sul retro, coronata da una cella di più recente realizzazione, in cortina di mattoni laterizi. -
- Impianto strutturale
- Edificio in muratura continua con tetto a doppia falda.
- Struttura
- Strutture verticali: pareti in muratura di pietra calcarea. Strutture di orizzontamento: capriate e travi lignee.
- Coperture
- L'edificio presenta copertura impostata su due capriate lignee, travi e limette lignee, pianellato laterizio. Il manto di copertura è in coppi e sottocoppi
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione è realizzata con mattonelle bicrome di graniglia cementizia nella navata ed in lastre di marmo nel presbiterio.
- Impianto strutturale
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- 1207 ‐ 1207 (costruzione intero bene)
- Sulla facciata del sacro edificio, stando ad una descrizione risalente al 1927, era collocata una lapide a ricordo della sua ricostruzione nell'anno 1207, in occasione della pace tra todini e orvietani.
- 1515 ‐ 1524 (notizie sede parrocchiale)
- L'originaria sede parrocchiale, dedicata a Sant’Angelo, di cui restano soltanto grandiosi ruderi, è ricordata da una iscrizione, nella quale, insieme alla data 1216, si leggono i nomi di papa Onorio III e del priore Frantone: l’epigrafe si trova sotto l’arco della seconda porta dell’eremo già dei Camaldolesi, cui nel 1515 Galeazzo Gabrielli di Fano cedette, con la conferma avvenuta nel 1524 di Clemente VII, detta Chiesa di Sant’Angelo alla Società di San Romualdo, quindi agli stessi Camaldolesi.
- 1688 ‐ 1694 (trasferimento sede parrocchiale)
- Secondo il cancelliere vescovile Bonaventura Pianegiani, nel "Prontuario alfabetico delle Cappelle di Iuspatronato esistenti nella Diocesi", redatto nel 1867, l'eremo di Sant'Angelo alla Canonica fu eretto nell'anno 1688, "ove prima esisteva l’antica Chiesa di San Michele Arcangelo che era Parrocchia". La sede della parrocchia fu presumibilmente trasferita nella Chiesa di San Pietro in Vincoli, ricordata dai cronisti anche col titolo di "de Uncinis", dalle catene che l’apostolo tiene in mano, in questi anni. Ricorda infatti il Pianegiani che l'onere "di mantenere il Parroco e congruamente stipendiarlo" fu dato ai Reverendi Padri Camaldolesi solo dopo la cessione in enfiteusi perpetua, nel 1694, della Chiesa di San Pietro degli Uncini alla Canonica, anch'essa Collegiata, con Priore e quattro Canonici, "che la ritenevano a titolo di Parrocchia, col diritto di nominare il Parroco".
- 1835 ‐ 1839 (trasferimento proprietà)
- Ancora secondo il Pianegiani, nell’anno 1839 (o 1835) i "superiori Generali della Congregazione Camaldolese di Montecorona con Beneplacite Apostolies rinunciavano a detto diritto di nominare, e cedevano a Monsignor Vescovo di Todi la nomina e diritto di nominare in perpetuo il Parroco alla Chiesa Parrocchiale di detta Villa, unita al loro Eremo, spogliandosi di tutte le ragioni ad essi appartenenti".
- 1904 ‐ 1904 (descrizione e restauro intero bene)
- L'inventario dei beni della "Parrocchia di S. Pietro in Vincoli", redatto nel 1904, descrive la chiesa parrocchiale, dotata di sacrestia e di un "vano di sgombro", con "mattonato in mediocre stato e che sarebbe necessario ricostruire nuovamente, coperta da tetto impianellato da restaurarsi, con presbiterio coperto da volta e circondato da balaustrata di legno", "corredata di tre altari, uno situato di fronte alla porta d'ingresso dedicato a S. Pietro in Vincoli, e due laterali dei quali uno è dedicato alla Madonna SS. del Rosario, l'altro a S. Giuseppe". Allegato al manoscritto si trova anche un "Calcolo dei restauri alla Chiesa Parrocchiale", che contabilizza la riparazione della copertura della chiesa stessa e della sacrestia, il rifacimento della pavimentazione, escluso il presbiterio, opere eseguite presumibilmente negli anni successivi.
- 1935 ‐ 1935 (descrizione intero bene)
- Il verbale di presa di possesso del beneficio parrocchiale di "S. Pietro in Vincoli di Canonica di Todi", compilato nel novembre 1935, descrive la chiesa parrocchiale, con attigua sacrestia, "ad una navata, con Altar maggiore e due laterali", in condizioni di statica e manutenzione discrete.
- 1949 ‐ 1953 (ristrutturazione intero bene)
- La chiesa, con "murature lesionate e pericolanti, tetto in deplorevole stato, Sacrestia in condizioni di assoluto deperimento" è stata oggetto di un pesante intervento di ristrutturazione, eseguito con "criterio innovativo" ed avviato nell'anno 1949; i lavori riguardarono l'innalzamento del corpo di fabbrica, il rifacimento quasi completo della facciata e del tetto a capriate, la demolizione della vecchia sacrestia, con ricostruzione ex novo sul fianco sud della chiesa. Le opere strutturali furono completate nel 1951, mentre la sistemazione interna fu portata a termine nel 1953, come testimoniato dalla data indicata sugli altari laterali, ricostruiti in travertino unitamente all'altare maggiore negli stessi anni. Al 1952-1953 risale anche il rifacimento della porzione sommitale della torre campanaria.
- 1959 ‐ 1959 (descrizione intero bene)
- Un successivo verbale di presa di possesso del beneficio parrocchiale, redatto nell'aprile 1959, si limita a descrivere la chiesa, con annessa sacrestia, in discrete condizioni di statica e manutenzione.
- 2009 ‐ 2010 (restauro intero bene)
- Negli anni 2009-2010 l'edificio è stato interessato da un nuovo intervento di restauro, promosso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Umbria, riguardante sia la copertura che l'ambiente interno.
- 1207 ‐ 1207 (costruzione intero bene)
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- altare ‐ intervento strutturale (1970 ca.)
- Altare in travertino, sorretto da colonnine, adeguato attraverso il taglio e lo spostamento in avanti del preesistente altare maggiore.
- ambone ‐ aggiunta arredo (1970 ca.)
- Ambone costituito da un mobile metallico con sovrastante leggio.
- altare ‐ intervento strutturale (1970 ca.)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of Orvieto - Todi)