Houses of worship
- San Marco Argentano (CS)
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Diocesi di San Marco Argentano-Scalea
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Diocese
San Marco Argentano - Scalea
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Ecclesiastical region
Calabria
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Typology
chiesa
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Qualification
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di Sant'Antonio Abate
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Il corpo di fabbrica è composto al piano terra dall'aula liturgica delle dimensioni 5 x 4,95 metri e sagrestia delle dimensioni 3 x 4,95 metri. i piani superiori sono adibiti a locali pastorali. La struttura portante del corpo di fabbrica è costituito pietra grezza locale, mentre i solai di interpiano e quello di copertura in legno. ai piani superiori vi si accede dalla via pedonale secondaria comunale, mentre all'aula liturgica con accesso dalla strada comunale principale.
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- Coperture
- Copertura a due falde con struttura portante in legno e manto in tegole di laterizio del tipo coppo tradizionale
- Fondazioni
- In pietrame a secco
- Infissi
- Infissi in legno e vetro semplice
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione interna dell'aula liturgica è in pietra levigata e trattamento superficiale impregnante, mentre la sagrestia ed i locali posti ai piani superiori in cotto con finitura superficiale cerato
- Pianta
- La pianta interna dell'aula liturgica è pressoché di forma quadrata 5 x 4,95 metri
- Struttura
- La struttura portante è in pietra grezza locale, i solai di interpiano in legno, come anche quello di copertura
- Coperture
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- XVIII ‐ XVIII (restauro intero bene)
- Dai documenti custoditi presso l’Archivio storico diocesano di San Marco Argentano- Scalea, risulta che la Chiesa di Sant’Antonio Abate, posta all’ingresso del paese ed in prossimità della Cattedrale dedicata a San Nicola di Mira, godesse, in passato, di una certa preminenza, in quanto annessa alla dignità canonicale. La troviamo, esplicitamente menzionata, la prima volta, nella “Relatio ad limina Apostolorum” di Mons. Alessandro Magno, dell’anno 1732, qui allegata, in cui si legge: “vi è un’altra Chiesa (in San Marco) dedicata a Sant’ Antonio Abate, annessa al canonicato fra le dieci dignità presbiterali, al momento interdetta, poiché priva della necessaria suppellettile sacra per la celebrazione; tuttavia, quando prima, sarà riportata completamente in buona forma, come fu stabilito con decreto nell’ultima Visita pastorale”. Da ciò si evince l’antichità del Chiesa ed il ruolo avuto nel tempo in quanto annessa al Capitolo Cattedrale.
- XVIII ‐ XVIII (restauro intero bene)
- Titolare del Beneficio di Sant’Antonio Abate era un canonico nominato dal Vescovo, (Beneficio di libera collazione) con determinati requisiti e particolari mansioni da espletare nella Chiesa dedicata al Santo, quali ad esempio le celebrazioni solenni in suo onore, come è stabilito dagli Statuti e Regolamenti del Capitolo, redatti, nel tempo. Il titolare percepiva, ovviamente, la rendita annuale legata al Beneficio, da più Vescovi di cui se ne riporta in allegato copia.
- XX ‐ XXI (restauro intero bene)
- Tutta la struttura apparteneva alla famiglia Campagna di cui se ne conserva una lapide all'interno della Chiesa in prossimità dell'altare, lo stesso Arciprete Campagna fece restaurare la chiesa riportandola al suo splendore ed uso liturgico fino al 1960, anno in cui per motivi di infiltrazioni di acqua piovana e deterioramento delle finiture interne non è stata più officiata e comunque fino al Concilio Vaticano II (1962/1965), in cui il ruolo del Capitolo cattedrale è stato modificato, la Chiesa di Sant’Antonio Abate ha conservato tale funzione. A seguito di contributo 8 x1000 della CEI si è provveduto al restauro della Chiesa e locali annessi e completati nel Marzo 2018.
- XVIII ‐ XVIII (restauro intero bene)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocese of San Marco Argentano - Scalea)