Il Monastero di Santa Croce in Fossabanda di Pisa è edificato per le monache domenicane da Bartolomeo da Cantone prima del 1324, sulle fondamenta di un precedente edificio ricordato dal 1238. Le Benedettine vi rimangono fino al 1332, anno del loro trasferimento nel Monastero di San Silvestro. In realtà è ancora usato dalle monache come luogo di preghiera, se Chiara Gambacorti lo sceglie nel 1378 come luogo di clausura. Dal 1405 al 1426 il monastero rimane disabitato a causa dei danni provocati dall'occupazione fiorentina; è ceduto a Pietro Neretti che, nello stesso anno lo dona ai frati Minori che provvedono a ristrutturarlo, dotandolo del portico e del nuovo monastero. L'appellativo di "Fossabanda" deriva da un fossato di bonifica che originariamente si trova nei pressi dell'edificio. Soppresso nel 1810 dai decreti napoleonici, è riaperto nel 1815. Soppresso nuovamente dallo Stato nel 1866, viene ceduto al comune nel 1876, pur rimanendo alcuni frati fino al 1885, quando la struttura è trasformata in lazzaretto. Attualmente la chiesa ospita i frati Minori.
Categoria
Ente
Nazionalità
italiana
Data di istituzione
1324
Luogo di istituzione
Pisa
Data di soppressione
1866
Luogo di soppressione
Pisa
Código CEI
CEIAF0019370
Intestazioni
Monastero di Santa Croce in Fossabanda di Pisa <Pisa, 1324 - 1866>
Forme varianti
Monastero di Santa Croce in Fossabanda
Santa Croce
Santa Croce in Fossabanda
Monastero di Santa Croce in Fossabanda di Pisa <Pisa, 1324 - 1866>
Monastero di Santa Croce in Fossabanda <Pisa, 1324 - 1810, 1815 - 1866>
Fonti archivistiche e bibliografiche
Garzella G., Pisa come'era: topografia e insediamento. Dall'impianto tardoantico alla città murata del secolo XII, Napoli, Liguori Editore, 1990
Archivio storico diocesano di Pisa, Fondo dell'Università dei Cappellani, Inventari e repertori, n. 1
Archivio storico diocesano di Pisa, Fondo dell'Università dei Cappellani, Entrata e uscita, n. 3. Fondo Diplomatico Luoghi vari