Il Battistero nella storia : dal rito al luogo
La riforma cattolica tridentina e la stagione del Barocco
MENU
L'azione rituale
La riforma liturgica promossa dal Concilio di Trento porterà, nel 1614, alla promulgazione dell'Ordo baptismi parvulorum e dell’Ordo babtismi adultorum.
Ordo baptismi parvulorum
Destinato al Battesimo dei bambini tuttavia considera il bambino come un adulto: ciò è evidente soprattutto nelle interrogazioni (rinuncia a satana, professione di fede e volontà di ricevere il Battesimo) dove il sacerdote si rivolge all'infante, ma nella realtà è il padrino che normalmente risponde in sua vece.
Il Battesimo viene considerato solamente come purificazione e remissione dei peccati, con un'insistenza particolare sulla liberazione dalla presenza diabolica nel bambino appena nato. Non è prevista la proclamazione della Parola di Dio e non è riservata alcuna attenzione ai fedeli che prendono parte alla celebrazione. La figura dei genitori è pressoché assente e viene sostituita dal padrino; solamente al termine della celebrazione il sacerdote esorterà i genitori a custodire diligentemente i figli e a istruirli nella disciplina cristiana.
Il rito assume una dimensione familiare con la partecipazione del celebrante, il neonato, i genitori, il padrino e la madrina ed è celebrato “quanto prima”, per liberare dal peccato e della presenza diabolica. La cappella battesimale, raccolta e intima, è lo spazio adeguato per queste celebrazioni ed e` posta vicino all'entrata della chiesa per significare l'ingresso del nuovo nato nella comunità cristiana.
Ordo baptismi adultorum
Il Rito per il Battesimo degli adulti anziché configurarsi come un itinerario catecumenale suddiviso in tempi e tappe viene concentrato in una celebrazione puntuale.
Il rito si apre con una serie di salmi e di orazioni riservate al celebrante che dispongono alla celebrazione. Successivamente il sacerdote si porta ad fores ecclesiae mentre i battezzandi stanno extra limen ecclesiae. Sulla soglia della chiesa avviene l'interogazione dei candidati, una rinuncia a satana e la professione di fede con le tre domande che anticamente accompagnavano l'immersione. Segue l'exsufflatio, la consignatio frontis, le preghiere di esorcismo, la consegna del sal sapientiae e ancora altre preghiere di esorcismo. Terminati questi riti gli eletti entrano in chiesa e, dopo l'imposizione delle mani, recitano con il sacerdote il simbolo apostolico e il padre nostro. Segue un'ulteriore orazione di esorcismo, il rito dell'effeta, la ripetizione della rinuncia a Satana e l'unzione prebattesimale. Ci si sposta quindi al fonte battesimale dove gli eletti vengono interrogati nuovamente con le tre domande della professione di fede e quindi vengono battezzati con una triplice infusione. Concludono la celebrazione i gesti esplicativi: la crismazione, la consegna della veste bianca e la consegna del lume acceso.
Un rito così complesso era tuttavia raramente praticato.
Architecture
L'arte e l'architettura del periodo barocco (XVII e XVIII secolo) si esprimono attraverso il linguaggio della teatralità, della scenografia, della ricchezza dei materiali, dell'enfasi e sono volte soprattutto a stupire chi osserva, chi fruisce gli spazi. Le chiese barocche in particolare, costruite secondo lo schema dell'aula unica con cappelle laterali, sorprendono il fedele per la ricercatezza delle geometrie di pianta, per gli splendidi apparati marmorei dai molti colori, per la straordinaria qualità delle tele pittoriche e di fatto divengono l'espressione formale della chiesa trionfante e della liturgia riformata a seguito della riforma cattolica tridentina.
Paradossalmente per il sacramento del Battesimo e per gli spazi in cui il rito si svolge si osserva un impoverimento del tema con la marginalizzazione del ruolo del battistero che normalmente occupa lo spazio della prima cappella a sinistra dell'ingresso, il lato del Vangelo.
Le ragioni della composizione di uno spazio così riservato, non sono da imputare ad un capriccio del progettista, bensì alla risposta funzionale alla mutata liturgia del sacramento di iniziazione cristiana.
Al grande fonte ne viene sostituito uno piccolo, la grande catechesi teologica lascia il posto alla preoccupazione religioso-morale della purificazione dal peccato. Alla grandiosità del battistero è sostituita la sua molteplicità: centro dell'attenzione non è più l'evento, ma l'acqua santa. La struttura, quindi, del fonte è in funzione della sua 'sacralità'; la bacinella, sia pure di pietra, che poggia sopra la colonna, viene chiusa con un prezioso coperchio e spesso un velo avvolge il tutto: parallelamente al pane eucaristico, anche l'acqua bene- detta nella notte pasquale viene conservata in un recipiente, che anche nella forma è imitazione della pisside eucaristica.
Un semplice oggetto scultoreo è di fatto il protagonista dell'allestimento delle cappelle battesimali durante tutto il periodo barocco. Si tratta del fonte a 'calice', disegnato dall'architetto o dall'artista che allestisce la cappella secondo il modello ormai standardizzato della vasca marmorea di limitate dimensioni sostenuta da un gambo più o meno decorato e chiusa da un coperchio ligneo o metallico.
La vasca è sormontata da un coperchio che diviene funzionale allo svolgimento del rito del Battesimo per infusione. Esso infatti, oltre a proteggere la vasca, permette la conservazione degli oggetti utili durante la liturgia: il coperchio, apribile nel mezzo, è dotato al suo interno di ripiani sui quali sono conservati gli olii santi, il mestolino per l'infusione dell'acqua e la candela.
San Carlo Borromeo pubblica, nel 1577, le Instructiones Fabricae, un manuale liturgico con una raccolta di indicazioni pratiche; nelle Instructiones non mancano indicazioni circa la costruzione del battistero e del fonte battesimale. Tra le forme architettoniche prescritte dal Borromeo (variabili a seconda delle dimensioni delle chiese) è da rilevare la diffusione della forma più semplice. Ecco alcuni passaggi significativi:
"Vi sarà una vasca rotonda o di altra forma decorata che paia opportuna, di marmo o di pietra solida, del diametro di due cubiti e mezzo, profonda otto once o al massimo dieci, leggermente concava nel fondo, con i suoi canaletti. Sarà collocata su una base o su una colonna, ad un'altezza di non più di due cubiti tra labbro della vasca e pavimento. Nel suo centro verrà praticato un foro, largo circa un dito, che attraverso la colonnina o la base conduca a una piccola cisterna, ricavata al di sotto per raccogliere l'acqua battesimale che viene versata" (Instructiones Fabricae, n. 70).
"Il ciborio e l'armadio, comuni a entrambe le forme, saranno come segue: il ciborio sarà a forma piramidale, in tavole di noce ben lavorate e, se possibile, anche decorosamente dipinte e dorate […] Nella parte superiore del ciborio si dovrà porre un piccolo armadio per conservare gli oli santi e gli altri oggetti necessari alla somministrazione del Battesimo, distante circa otto once dalla parte superiore della vasca; all'interno sarà accuratamente rivestito di seta bianca" (Instructiones Fabricae, n. 75).
Iconogrphy
È presente pressochè in tutte le cappelle battesimali la raffigurazione del Battesimo di Gesù ad opera del Battista nelle acque del fiume Giordano. Tale rappresentazione diffusa è da attribuirsi alle indicazioni date da San Carlo Borromeo nell'Instructiones Fabricae ("sulla parete sopra l'altare sarà raffigurata la sacra storia di S. Giovanni Battista che battezza Cristo. Se non è possibile costruire un altare nel modo e della grandezza prescritti, in sostituzione si preveda un'icona o una pittura sacra di S. Giovanni Battista sulla parete", Instructiones Fabricae, 54).