I grafici di rilievo relativi ai lavori di restauro che si svolsero dal 1968 al 1972, seguiti dall’architetto Giuseppe Zander e curati dalla Soprintendenza per i Beni Artistici del Lazio, documentano il posizionamento della mensa per le celebrazioni al centro del transetto, rialzata da una pedana rettangolare con angoli smussati. L’arredo realizzato risulta però un manufatto dalle caratteristiche provvisorie: una mensa sostenuta da sei colonnine bronzee con al centro un paliotto scultoreo raffigurante l’Ultima Cena. Alle sue spalle si erge ancora l’antico altare barocco sovrastato dal ciborio ligneo.
La pianta e la sezione trasversale attestano la presenza di balaustre, rimosse in occasione dei restauri, mentre alcuni dettagli, a margine della pianta, descrivono la nuova sistemazione della pavimentazione del presbiterio.
Foto di repertorio testimoniano la presenza di una cattedra lignea posta al di sotto di un baldacchino nel presbiterio, addossata alla parete sinistra, e di un pulpito ligneo appoggiato a un pilastro nella navata centrale, sul lato destro, in prossimità del presbiterio, entrambi rimossi in occasione dei restauri.
Oggi, alle spalle dell’altare tre “savonarole” assolvono alla funzione di sede e di cattedra. Inoltre, un leggio bronzeo, posizionato al limitare dell’area presbiterale, funziona come “luogo della Parola”. La situazione attuale si presenta come provvisoria, ma si prevede un prossimo intervento di adeguamento più consono alle norme conciliari.
Il battistero è posizionato in prossimità dell’ingresso. Al centro, rialzata da una pedana lapidea, è la vasca battesimale di forma circolare; è stato posizionato alle sue spalle un dipinto con il Battesimo di Gesù, nelle acque del Giordano.
La cappella di sinistra, nel transetto è riservata alla Custodia Eucaristica.
Nelle navate laterali, nelle vicinanze dell’ingresso, sono posizionati due confessionali.
Progetto di adeguamento liturgico dell’arch. Luigi Zander, 1968-1972 (in: R. Luciani, M.O. Zander e P. Zander, cit.,...