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Vivere, non sopravvivere

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Archivio Madre Clelia Merloni (Roma), 30/07/2020

Sembrerebbe la scena iniziale di un romanzo poliziesco: un sacerdote italiano trovato morto in circostanze misteriose nella violenta Little Italy di New Haven, Connecticut, nel novembre del 1904. Un episodio tragico che, se da una parte lasciò sgomenti i padri scalabriniani incaricati di guidare spiritualmente la comunità italiana immigrata, dall'altra alimentò la ricerca di nuove vie di intervento tra alterne speranze e pessimismi, inevitabili in quella situazione che rischiava di far morire i religiosi di crepacuore. Fu così che, due anni dopo, padre Salvatore Barbato - già direttore spirituale delle Apostole nella missione di Boston - fondò l'Associazione di carità del S. Cuore e due asili infantili, vere e proprie roccaforti contro il proselitismo protestante e il pericolo di perversione materialista incombenti sugli animi degli italiani in terra straniera. Fondamentale fu l'aiuto delle Figlie di Madre Clelia che arrivò di lì a poco: sorsero in breve tempo numerosi circoli, club del cucito, scuole italo-americane e di catechismo, convitti, mentre le suore non risparmiavano alcuna fatica, arrivando a rinunciare a qualsiasi stipendio e a percorrere lunghe strade (d'inverno lastricate di ghiaccio) per accudire i bambini dell'asilo della chiesa di S. Antonio. Da quella che un tempo era una sentina di vizi - dove gli uomini puntavano a sopravvivere soddisfacendo qualche necessità materiale, non certo a vivere pienamente - nacquero in questo modo genuine forme di aggregazione come il circolo di Santa Dorotea, i cui membri si impegnavano a fare da angeli custodi a tanti bambini italiani, tenendoli lontani da quei posti che avrebbero potuto far spegnere "la bella fiaccola della Fede". La comunità di New Haven divenne negli anni una delle filiali più devote alla Fondatrice che continuò a beneficare persino nel periodo di allontanamento dall'Istituto, ricevendo dalla Madre - accanto alla commossa gratitudine - l'invito a lottare "da forti in Gesù e con Gesù".
Con questa puntata ringraziamo gli affezionati lettori per l'attenzione e lasciamo il nostro arrivederci a settembre con l'augurio di un sereno periodo di vacanze! Ci rivedremo con interessanti novita!

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(testo e immagini dal post Facebook del 31 luglio 2020) 

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