Si è radunata intorno alla mensa eucaristica la Chiesa cremonese per la solenne celebrazione di Dedicazione dell'altare della Cattedrale domenica 6 novembre pomeriggio. Un rito storico, partecipatissimo, segnato da una serie di atti simbolici che hanno parlato di una tradizione e storia di fede radicata nel territorio ma condivisa a livello universale. Dopo 430 anni il duomo ha una un presbiterio rinnovato secondo le indicazioni sulla liturgia del Concilio Vaticano II. «Tanta la gioia e la commozione» espressa dal vescovo Antonio Napolioni che ha presieduto la celebrazione.
I nuovi arredi sacri (altare, cattedra e ambone sul presbiterio) sprigionano, in tempi segnati da preoccupazioni e timori, un messaggio di «grande chiarezza: dalla Cattedra Gesù maestro ci dice "Io sono la guida". Dall'ambone la Parola vivente del Padre dice: "Io vi parlo" e nell'altare Cristo si fa agnello, vittima, pane spezzato e dice: "Io vi nutro"».
Continua a leggere la notizia sul sito della diocesi di Cremona