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Da Ascoli un tributo al vescovo Marcucci

Le suore Pie Operaie Concezioniste celebrano il loro fondatore con un libro sulla sua biblioteca

Gubbio

Un interessante volume intitolato "Francesco Antonio Marcucci e la sua biblioteca" è stato presentato presso l'Istituto ascolano delle Pie Operaie dell'Immacolata Concezione in occasione del 220° anniversario della scomparsa del venerabile fondatore. Il sottotitolo aiuta a capire meglio il contenuto dell'opera realizzata, con particolare cura, da Stefania Palma: "Genesi, accrescimento e sopravvivenza di una raccolta libraria del Settecento con il catalogo delle edizioni del XVI secolo".
Gli insegnamenti spirituali del vescovo ascolano Francesco Antonio Marcucci (1717-1798) sono ancora oggi di grande attualità sul piano educativo, culturale e di fede. Le celebrazioni sono iniziate con la presentazione di una statua in cartapesta, la prima a figura intera, realizzata da Aniello Gaudino, noto artista presepiale campano giunto ad Ascoli con alcune suore Pie Operaie di Sparanise (Caserta). Il giorno successivo, nella chiesa dell'Istituto, solenne concelebrazione del vescovo di Ascoli Giovanni D'Ercole, presenti ben 18 sacerdoti. Durante il rito, quattro suore Concezioniste (suor Gianna Dante, suor Alberta Battocchio, suor Eleonora Sarto e suor Adele Palmisano) hanno ringraziato il Signore per i 50 anni di vita consacrata.
La presentazione del libro si è tenuta nella sala-teatro dell'Istituto, gremita di fedeli. Suor Maria Paola Giobbi, che un anno fa è stata nominata Madre Generale delle Pie Operaie di tutto il mondo, ha presentato gli ospiti: l'autrice dott.ssa Stefania Palma, il professor Antonio Manfredi della Biblioteca Apostolica Vaticana, nonchè vicedirettore e docente di Storia delle biblioteche presso la scuola Vaticana, l'ascolano Stefano Russo vescovo di Fabriano e Matelica, già direttore dell'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Cei (al centro della foto), padre Stefano Cecchin presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale. Un intervento di don Elio Nevegari, che per primo – tanti anni fa – iniziò la catalogazione delle opere marcucciane- ha concluso la serie, prima del saluto del sindaco Guido Castelli intervenuto insieme all'assessore comunale Gianni Silvestri.
Il libro di Stefania Palma è il coronamento di un lungo percorso, iniziato con la catalogazione del fondo moderno della Biblioteca, costituito da circa 12.400 volumi, proseguito con la catalogazione del fondo antico, costituito da 2.400 esemplari di pregio, datati tra il 1500 e il 1700, di proprietà di Francesco Antonio Marcucci e da lui donati alle Pie Operaie dell'Immacolata per la loro formazione e per quella delle ragazze della Scuola Pia, aperta nel loro convento ad Ascoli il 6 marzo 1745.
La presentazione del libro è stata anche l'occasione per tornare ad Ascoli, nel "suo" istituto, di suor Maria Paola Giobbi, per tanti anni dirigente dell'Istituto Scolastico Comprensivo Paritario "Suore Concezioniste" (infanzia, primaria e secondaria di primo grado). Anche l'occasione per rivedere e salutare, oltre alle consorelle, tanti che la conoscono e la stimano. Nella sua nuova veste di Madre Generale delle Concezioniste, adesso suor Paola è sempre molto impegnata a Roma e in giro per il mondo, ma Ascoli e gli ascolani restano nel suo cuore.
 (di Bruno Ferretti, da Cronachepicene.it)

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