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Ludovico Brea è stato un pittore rinascimentale, nato a Nizza (si firmava "Ludovico Niciae natus") ma attivo soprattutto nel ponente ligure ed a Genova. Apparteneva ad una famiglia di bottai forse provenienti da Montalto Ligure. Brea lavorò soprattutto per i Domenicani di Taggia, nel Ponente ligure, realizzando numerose pale d'altare che risentono stilisticamente di influenze lombarde e fiamminghe. Sue opere significative si trovano in tutta la riviera da Monaco a Mentone, da Taggia a Imperia, da Savona a Genova. Fu influenzato sia dai coevi maestri della pittura provenzale, come Enguerrand Quarton, che dai pittori lombardi, per il realismo di alcune figure. La sua linea artistica piuttosto articolata presenta inoltre affinità con Antonello da Messina e la scuola lombarda del Quattrocento durante la sua fase giovanile, mentre con la maturazione la critica gli riconosce finezze riconducibili a stilemi propri di Jan Van Eyck e Rogier van der Weyden. Sua prima opera certa è la Pietà fra i santi Martino e Caterina d'Alessandria eseguita per il monastero di Cimiez presso Nizza nel 1475. Nel capoluogo ligure la prima opera documentata è l'Ascensione, pala a fondo oro dipinta per la cappella del notaro Pietro Fazio nell’antica chiesa della Consolazione, che in origine costituiva lo scomparto centrale di un’ancona di notevoli dimensioni poi smembrata. Firmata e datata "hoc opus impingi Ludovico Niciae natus 1483. die 17 Augusti", oggi è esposta nella Galleria Nazionale di Palazzo Spinola che ha acquistato l'opera nel 2009. Al 1483 risale la prestigiosa commissione della Madonna della Misericordia, pala per l'altare maggiore del Convento di San Domenico (Taggia), cui segue il Polittico di Santa Caterina per il medesimo convento. Seguì la collaborazione con il pittore lombardo Vincenzo Foppa, per la realizzazione del polittico per l'altare maggiore della cattedrale di Savona, commissionato dal cardinale Giuliano della Rovere, futuro Papa Giulio II, oggi conservato nell'Oratorio di Nostra Signora di Castello. Nella successiva Madonna del Rosario di Taggia, la tradizionale struttura a polittico è abbandonata a favore di una scena dallo spazio unificato, mentre il fondo oro è sostituito da un paesaggio naturale. Furono pittori anche i fratelli di Ludovico: Pietro ed Antonio Brea, quest'ultimo considerato suo imitatore. Fu pittore anche il figlio di Antonio, Francesco Brea (del quale si hanno notizie tra il 1512 e il 1555). Tra i suoi allievi si ricordano Antonio Semino e Teramo Piaggio. La data di morte di Ludovico Brea è collocata tra il 9 marzo 1522 e il 24 marzo 1523.
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Categoria
Persona
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Sesso
M
Data di nascita
1450 circa
Luogo di nascita
Nizza (Francia)
Data di morte
1522/1523
Luogo di morte
Nizza (Francia)
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CEI code
CEIAF0016692
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Codice VIAF
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Codice ISNI
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Intestazioni
- Brea, Ludovico <1450 circa-1522/1523>
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Forme varianti
- Lodovico Brea (ita)
- Louis Bréa (fra)
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Fonti archivistiche e bibliografiche
- Mallè L., Le arti figurative in Piemonte. Dalle preistoria al Cinquecento, 1973 p. 101 (Ludovico Brea)
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Data di ultima modifica
08/09/2023
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Fonte dei dati
Banca dati authority file CEI (AF CEI)