DESCRIZIONE
Da Clupea, città di origini puniche, di cui purtroppo si sono conservate soltanto in minima parte alcune vestigia; proviene un vasca battesimale del VI sec., di forma cruciforme, con tre gradini, completamente rivestita di mosaico, oggi conservata al Museo del Bardo; che rappresenta la decorazione più ricca in simboli che sia mai stata trovata in un battistero africano. I nomi dei donatori e del clero della chiesa di quel periodo, si possono leggere nell’iscrizione in latino sul bordo della vasca:«SANCTO BEATISSIMO + CYPRIANO EPISCOPO ANTISTITE / CUM SANCTO ADELFIO + PRESBITERO HUIUSCE UNITATIS / AQUINUS ET + IULIANA (uxor) EIUS CUM VILLA ET DEOGRATIAS PROLIBUS / TESSELUM AEQUO + RIPERENNI POSUERUNT. Il che significa: "Ai tempi del santo e beneaugurante Cipriano vescovo e capo di questa Comunità con il santo prete Adelfio, Aquinio e Juliana, sua (sposa) assieme ai suoi figli, Villa e Deograzia hanno posato questo mosaico destinato all'acqua eterna."
I quattro quadrati e i cerchi in essi inscrittici, raffigurano in pianta le quattro colonne di un baldacchino. Fra il primo e il secondo gradino si può vedere l'arca di Noè, un vaso, una croce sotto un baldacchino, una colomba e fra questi quattro soggetti quattro ceri o torce illuminate. Fra il secondo e il terzo gradino sono raffigurati un delfino (simbolo di Cristo) sotto il monogramma di Cristo e quattro alberi: un melo, un olivo, una palma e un fico (simboli del paradiso o della Chiesa e delle stagioni o del rinnovamento con il battesimo). Sul terzo gradino si distingue un'ape o una cicala (simboli della generazione verginale) e per tre volte un piccolo pesce (simbolo dei cristiani nati nell'acqua della rigenerazione).