Percorso
Il Battistero nella storia: dal rito al luogo
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La forma di un edificio di culto è determinata dal rito che vi viene celebrato. E' l'azione rituale che dà forma al luogo. L'attenzione alla sequenza celebrativa di un sacramento è imprescindibile per cogliere il senso di un luogo, la sua forza, ma anche per l'adeguamento o per la costruzione di un nuovo luogo liturgico.
Per questo nel nostro percorso ci preoccuperemo di offrire testi che descrivono lo svolgimento dell'azione rituale per cogliere il senso delle varie forme di battisteri.
(I testi relativi all'home page introduttiva e alle restanti home page dei cinque periodi sono a cura di Don Giuseppe Busani)
"Il Battesimo, lavacro dell'acqua unito alla parola, purifica gli uomini da ogni peccato, li rende partecipi alla vita di Dio. È sorgente di rigenerazione e di rinascita che viene dall'alto. Coloro che ricevono il Battesimo, segno sacramentale della morte di Cristo, con lui sono sepolti nella morte e con lui vivificati e risuscitati. Così si attua il mistero pasquale, che è per gli uomini passaggio dalla morte del peccato alla vita". (cfr Rito dell'iniziazione cristiana degli adulti, introduzione generale, numeri 5-6).
Dunque il Battesimo è un bagno di rinascita, partecipazione alla morte e risurrezione di Cristo, illuminazione, incorporazione alla Chiesa, porta di tutti i sacramenti.
A livello celebrativo gli elementi costitutivi del Battesimo possono essere descritti in questo modo:
- Il Battesimo si celebra'ricevendolo' da un altro.
Nessuno si dà il Battesimo da sé. Il Battesimo è un dono di novità posto all'origine della vita che proviene soltanto dall'iniziativa a Dio. Per questo motivo la struttura del Battistero è tale che uno non può accostarvisi come ad un'acquasantiera, ad un oggetto cui avvicinarsi in modo solitario; nessuno può compiere quest'azione da solo: il Battesimo infatti non è un'autoabluzione. Al Battesimo la persona può essere solo portata e ricevere se stesso dalle mani di Dio.
- Il Battesimo si celebra 'passando'. E si tratta di passaggi radicali:
Varcando la porta si lasciano alle spalle dispersione e tenebra, si viene accolti sulla soglia per essere orientati. Ma per sfuggire a prese paralizzanti e soffocanti è necessaria una lotta, quasi un corpo a corpo, da attuare con la forza del Vincitore di ogni male: è quello che accade con l'unzione di esorcismo che segna il deciso movimento verso la Sorgente. D'ora in poi la vita non sarà più trattenuta e impedita dal peso insopportabile dei posizionamenti negativi.
- E perché il suo procedere, pur sciolto da ciò che incatena, non sia condannato al suo disorientamento, ecco la sapienza luminosa e potente della Parola proclamata che dal cielo aperto permette di udire il suono di quella Voce che attesta alla creatura umana la nuova dignità di ' Figlio-amato'
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Il cammino intrapreso potrebbe interrompersi troppo presto, serve quella spinta che conduca fino al banchetto eucaristico. Decisivo a questo scopo è il contatto con l'acqua: solo attraversando il mare e immergendosi nel fiume si viene alla luce. Nel Battesimo si effettuano questi passaggi: attraversamento o immersione nell'acqua viva che discende dal costato del Trafitto e che si fa sepolcro dell'uomo avvinghiato in se stesso e contemporaneamente grembo di una vita dischiusa e aperta. Il lato più inquietante dell'acqua si fa così grembo luminoso. Nell'atto del passare si percepisce che il lato oscuro del morire e quello più vivido di una nascita dalle qualità inedite sono inestricabili.
- il Battesimo si celebra con il coinvolgimento di tutto il corpo.
Impressionano le frequenti e delicate azioni sul corpo del battezzando: il segno di croce sulla fronte, l'unzione sul petto, l'immersione-emersione dall'acqua o la sua triplice infusione, l'unzione crismale sul capo, la vestizione dell'abito bianco, l'illuminazione con il cero e il tocco dell'effata su orecchie e labbra. Nessuna parte dell'uomo è sottratta al contatto con il Mistero. Dio desidera legarsi a tutto l'uomo per pronunciare su di lui il suo sì definitivo. E quello che è inscritto nel corpo rimane oltre il variare delle opinioni e delle rappresentazioni del momento. Il luogo battesimale deve fare spazio al corpo e al suo movimento, in ogni caso non ammette spettatori. Tutto qui è invito ad un corpo in azione e all'interazione dei corpi, cioè ad un agire comunitario in una sinfonia di gesti e parole.
Il Concilio Vaticano II ha offerto indicazioni qualificanti circa la teologia e la celebrazione del Battesimo, da cui ci si dovrebbe ispirare per le forme architettoniche e artistiche. Sacrosanctum Concilium (n.6), basandosi sulla teologia di S. Paolo nella lettera ai Romani, sembra suggerire la forma del 'sepolcro vuoto e spalancato', Lumen Gentium(n.64) facendo riferimento al battesimo come nuova nascita, sembra indicare per il Battistero la forma di 'grembo'. In ambedue i casi il riferimento storico-salvico è tale per cui mai se ne potrebbe dedurre la possibilità di costruire un Battistero-oggetto, ma piuttosto l'indicazione è chiaramente orientata ad un'immagine di Battistero come luogo di un'azione comunitaria, che permetta l'interazione di corpi vivi che entrano n contatto con il Mistero del Corpo di Cristo sepolto e risorto.
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Il Battistero non è un oggetto, ma un luogo.
La sua naturale collocazione è all'ingresso della chiesa. Da sempre la Chiesa nella sua ininterrotta tradizione ha dedicato una attenzione particolare all'atrio e ciò sta ad attestare la scrupolosa e appassionata dedizione alla cura degli inizi del credere, sperare, amare. Una cura che chiede di essere variamente declinata: a volte come incontro ospitale delle attese e domande provenienti dall'esterno, altre volte come offerta di una parola invitante, spesso anche come attuazione del gesto sacramentale del Battesimo, 'porta' di tutti i sacramenti e perciò porta di accesso alla vita cristiana. Sempre i battisteri sono luoghi per l'ingresso-accesso alla vita cristiana, poiché in essi si celebrano i sacramenti di iniziazione all'Eucaristia, appunto il Battesimo e la Cresima. E' questo il motivo per cui venivano costruiti separati, ma sempre orientati all'altare oppure all'ingresso dell'aula, mai nel presbiterio.
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Luogo liturgico significa luogo per l'azione sacramentale.
La liturgia è azione, è coinvolgimento di tutto l'uomo in un movimento. Non si tratta però di un movimento qualsiasi, sarebbe un muoversi verso l'indeterminato. Nella liturgia si agisce e ci si muove, ma seguendo un 'ordine'. Si tratta cioè di un agire dipendente da un'azione unica e originaria, l'azione della nostra salvezza accaduta nell'Evento della Pasqua di Gesù. Agire secondo un ordine è il modo di tenere il legame obbediente e riconoscente con l'Evento che sta al fondamento dell'esperienza cristiana. Il Battistero, è dunque uno spazio che riceve la sua forma da quell'agire ordinato e strutturato che è il Rito del Battesimo.
- Il Battistero è 'un canto alla luce'.
E' un invito, per chi vi entra, a esporsi a Colui dal quale proviene la luce. Celebrare il battesimo è acconsentire a tale invito, quindi attua un reale 'venire alla luce'. Photisma, illuminazione, è il battesimo; photisterion è il battistero; photismoi, illuminati, sono i battezzati. Nel battistero di San Giovanni in Laterano si legge: “Qui da seme fecondo nasce un popolo destinato alla luce. Nelle acque la madre Chiesa genera con virginea fecondità coloro che dà alla luce per virtù dello Spirito”. Catturare la luce perché regni libera è da sempre l'opera degli artisti: nell'oro, nel vetro, nel marmo, nel bronzo, l'opera d'arte fa sì che ogni materia divenga vivace luminosità della luce. A maggior ragione nel caso del Battistero. La luce, soprattutto quando entra in alleanza con l'acqua, è feconda. Già lo cantava il profeta Isaia: “La tua rugiada è rugiada luminosa”(Isaia26,19).
Eloquente, a questo proposito, è la preghiera di benedizione del fonte battesimale:
"Questo fonte di salvezza
scaturisce dal grembo della Chiesa madre.
Qui si dischiude la porta della vita nello Spirito
e si riapre ai figli della Chiesa
la soglia vietata del paradiso.
Qui è offerto all'uomo il lavacro salutare
che lo guarisce dalle piaghe devastanti
dell'antico peccato
e lo reintegra nello splendore della divina immagine.
Di qui fluisce l'onda purificatrice
che travolge i peccati
e fa sorgere nuovi germogli di virtù e di grazia.
Di qui scaturisce la sorgente
che emana dal fianco di Cristo
e chi ne attinge entra nella vita eterna.
Di qui la lampada della fede irradia il santo lume
che dissipa le tenebre della mente
e svela ai rinati nel Battesimo le realtà celesti;
in questo fonte i credenti
sono immersi nella morte di Cristo,
per risorgere con lui a vita nuova".
(dal Rituale romano-Benedizionale)