DESCRIZIONE
Il battistero di San Giovanni Battista di Agrate, posto di fronte alla chiesa parrocchiale di San Vittore, si può far risalire al X sec; e più precisamente tra il 930 e i primi decenni del 1100, sorge su preesistenze romane – probabilmente un sacello.
Nel 962 la curtis regia di Agredade, fu donata da Ottone I ai canonici di San Giulio d’Orta e venne quindi sottoposta al potere del vescovo di Novara; il battistero «sancti iohannis de agrada», fu consacrato durante l’episcopato del vescovo Litifredo, tra il 1122 e il 1151; l’edificio, come altri presenti nel territorio rientra nel programma di rinnovamento diocesano attuato dal presule. Nonostante la presenza del battistero, Agrate non compare però nei più antichi elenchi delle pievi novaresi, mentre invece a metà Trecento è registrata tra le trentasei sedi pievane. Nel Cinquecento un unico parroco, dipendente dal piviere di Suno, reggeva la parrocchia associata a quella di Bogogno.
Il 14 marzo 1594 il vescovo Bascapè la eresse a sede autonoma.
L'edificio è costituito da una base non perfettamente circolare, ai lati del portale infatti sporgono due absidiole; le muratura è a blocchi squadrati di pietra, con inserti di ciottoli di fiume disposti a spina di pesce e da sporadici inserimenti di laterizio. Su tale base, attraverso l’utilizzo otto pilastri interni, si innalza il tiburio, che recupera la forma ottagonale tipica dei battisteri di questo periodo, è impreziosito su ciascun lato da trifore cieche formate da colonnine in pietra con capitelli a gruccia.
Il portale è sormontato da una lunetta; sopra di essa, nel piano superiore, trova posto una monofora che dà luce all'edificio. Un'altra piccola porta si trova sul lato opposto.
L'interno del battistero si presenta con nicchioni sormontati da arcate cieche.
Il fonte battesimale, si trova al centro dell’edificio, vi accede scendendo tre scalini originariamente vi era collocata una vasca per il battesimo ad immersione.
L’edificio subì nel tempo vari interventi, particolarmente nel XVII secolo, quando fu deciso di collegare il battistero alla chiesa, aprendo la prima arcata ed edificando un pronao antistante. Tali modifiche furono poi annullate nel Novecento, riportando l’edificio alla primitiva struttura.