Enrico Giovagnoli è stato un presbitero cattolico italiano. Nasce a Gubbio il 9 novembre 1876, ma la famiglia si trasferisce poi a Città di Castello. Studia a Roma nel Pontificio Seminario e viene ordinato sacerdote nel 1899. Tornato a Città di Castello nel 1900, dottore in sacra teologia, diviene insegnante nel Seminario vescovile e anche direttore dell'Istituto Beata Margherita. Come parroco diventa titolare della parrocchia di San Giovanni in Campo e San Domenico in città. Fin dal 1906 è Penitenziere della Cattedrale. E' stato inoltre fondatore, nell'anno 1904, del circolo "Nova Juventus", di cui è nominato presidente Venanzio Gabriotti e di cui è portavoce il periodico "Gioventù Nova" cui dà vita lo stesso sacerdote con il canonico Amedeo Mancini. Il vescovo Carlo Liviero però sospende sia il circolo che il periodico accusandoli di modernismo. Anche dal punto di vista politico il sacerdote Giovagnoli ha una storia complessa, infatti passa dal Partito Popolare a quello Fascista. Giovagnoli fonda anche la tipografia cooperativa poi chiamata "Leonardo da Vinci". Pubblica, quale studioso, molti articoli e molti libri di storia locale ("I precursori della società nuova, commemorazione dei coniugi Leopoldo e Alice Franchetti..."; "Le origini della pittura umbra: gli affreschi recentemente scoperti nell’alta Umbria"; "Il tesoro eucaristico di Canoscio"; "Vita di Beata Margherita", "Città di Castello. Monografia storico artistica"; "Sulle orme di s. Francesco d'Assisi" etc.). Muore a Città di Castello il 31 dicembre 1944 all'età di 69 anni.