Diócesis de Ariano Irpino - Lacedonia

Chiesa di Santa Maria Assunta

La storia della cattedrale di Ariano Irpino risulta, sin dalle origini, costellata da tragici episodi in relazione agli eventi tellurici che, nel corso dei secoli, ne hanno più volte compromesso la configurazione dell’impianto. Fondata nella seconda metà del XII secolo (si ha notizia dell’esistenza in Ariano del vescovo Mainardo nel 1070, come attesta un’iscrizione su una vasca battesimale), fu successivamente distrutta nel 1255 ad opera dei Saraceni con il concorso di Manfredi di Svevia. La chiesa, ricostruita ancora tra il XV e il XVI secolo in seguito al terremoto del 1456 e per volere dei vescovi Niccolò de Hippolitis (1499-1511) e Diomede Carafa (1511-1560), fu ancora trasformata nel XVI secolo. Nel 1736, stavolta in seguito al sisma del 1732, la cattedrale viene ricostruita secondo l’attuale tipologia (a pianta longitudinale, a tre navate con cappelle laterali e ampia zona presbiteriale) sulla base di un progetto di impostazione tardobarocca voluto fortemente dal vescovo Filippo Tipaldi (1717-1748). Intorno al 1827, la cinquecentesca facciata del complesso –in pietra di travertino e mattoni a vista, tripartita con portali architravati e nicchie superiori con statue (raffiguranti Sant’ Ottone e Sant’Elziario) sormontate da rosoni– viene sistemata per volere del vescovo Domenico Russo, che fa costruire una scalea a due rampe verso la piazza Duomo, sostituendo così delle preesistenti scalinate “malagevoli’ e diseguali”. All’interno della cattedrale, segno della notevole stratificazione e testimonianza della storia secolare del complesso nonché dei periodici lavori di ricostruzione, si trovano numerose opere d’arte che risultano superstiti ai lavori di ripristino funzionale intrapresi dopo il crollo della volta del presbiterio (terremoto del 1930). Nel 1958 il vescovo Pasquale Venezia, che aveva partecipato al Concilio Ecumenico Vaticano II, intraprende un progetto di adeguamento dell’area presbiteriale; ipotesi di ristrutturazione che però sarà bloccata da un nuovo terremoto (21 agosto 1962) con una conseguente inagibilità dell’impianto. Il ripristino della chiesa fu intrapreso– dopo aver scartato anche una sciagurata ipotesi di demolizione e costruzione ex novo– a partire dal 1979 e ultimato nel luglio del 1982 (nonostante il crollo del campanile in seguito al terremoto del 1980); l’opera è stata realizzata su progetto e direzione lavori dell’ing. Vincenzo Aliperta e con la consulenza storico-liturgica di Mons. Donato Minelli durante l’episcopato di Mons. Nicola Agnozzi. Per il nuovo spazio della celebrazione eucaristica è stata eliminata la preesistente antica balaustra marmorea e posto un altare conciliare in marmi policromi (prima collocato nella cappella del Santissimo Sacramento, ma proveniente dalla chiesa dei Domenicani di Ariano in seguito alla soppressione del 1807) e realizzato un nuovo ambone con elementi di spoglio.

ADAPTACIÓN LITÚRGICA

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

23 marzo:
Festa liturgica di S. Ottone (patrono della città di Ariano Irpino)
Festa della Sacra Spina (martedì di quaresima)
Festa di S. Ottone, S. Liberatore, S. Elziario, Beata Delfina (la domenica che precede la festa dell’Assunta, 15 agosto) con processione.

CULTO DE LOS SANTOS

Due reliquie della spina della corona della passione di Cristo

EVENTOS PARTICULARES

Presepe permanente nella cappella di S. Giuseppe

Pianta

1. Altare

2. Ambone

3. Sede Episcopale

4. Custodia Eucaristica e spazio per l’adorazione

5. Sede del Celebrante

6. Cappella feriale

7. Battistero o spazio per la celebrazione del battesimo

8. Disposizione dei fedeli

9. Penitenzieria o spazio perla celebrazione della riconciliazione

10. Sagrato

11. Apparato iconografico

Data del rilievo: 2003

FONTE

S. di Liello, P. Rossi, Le cattedrali della Campania. Architettura e liturgia del Concilio Vaticano II, Milano 2003

ULTIMA MODIFICA

30/06/2017

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