Lo spazio liturgico delle cattedrali - Diócesis de Alife - Caiazzo
L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta
Adaptación litúrgica
L'iter di adeguamento liturgico degli spazi celebrativi nella cattedrale di San Sisto di Alife delinea un periodo costellato da interventi episodici iniziati fin dagli anni Sessanta e non ancora completato. Parziali trasformazioni, mai correlate da un progetto unitario, hanno determinato soluzioni precarie che, ritenute ancora transitorie, richiederebbero una globale revisione opportunamente controllata da un omogeneo programma.
Da notizie raccolte durante l'indagine e dalla verifica puntuale degli interventi eseguiti, emerge che nell’ultimo trentennio l'adeguamento degli spazi celebrativi e stato affrontato in maniera frammentaria e contestualmente a urgenti lavori di restauro resi necessari dai danni causati dal terremoto del1980. II primo intervento ispirato alia riforma conciliare e stato compiuto nel presbiterio. Qui, intorno al1968,negli anni successivi alla sostituzione completa del pavimento della cattedrale, e stata realizzata una mensa eucaristica rivolta verso l'assemblea, posta all'esterno della balaustra che delimitava l'antico presbiterio. II nuovo altare, ritenuto provvisorio, consiste in una mensa lignea poggiata su una base, anch'essa lignea, articolata su tre archetti. Negli stessi anni, fu realizzata la nuova cattedra in marmo, sistemata, ai piedi della parete sinistra, all'interno dell'antica balaustra, nel luogo già occupato da una preesistente cattedra episcopale di cui non è stata rinvenuta alcuna documentazione. Non si rilevano ulteriori recenti trasformazioni nell'area dell'altare maggiore tridentino dove permangono l'apparato iconografico realizzato fra il1942 e il1945 (Gloria dell'Assunta) e gli stalli lignei del pregevole coro inserito nel 1874 sulle due pareti laterali.
Riguardo al luogo deputato alla proclamazione della Parola di Dio, originariamente coincidente con l’antico pulpito davanti al penultimo pilastro destr della navata centrale, rimosso negli anni Trenta, si rileva la recente sistemazione di un ambone leggio mobile in ottone, costituito da un fusto sormontato da un'aquila, a sinistra della mensa eucaristica in prossimità dell'assemblea. Un'analoga provvisorietà caratterizza il luogo della sede del celebrante che, fiancheggiata da sedie per gli altri ministri occupa una pedana lignea compresa fra la mensa e la balaustra.
Passando agli altri luoghi celebrativi, esterni al presbiterio, emergono, ad esclusione del battistero, stabilmente localizzato con un fonte in bronzo nella prima cappella della navata destra (ma prevalentemente inutilizzato), sistemazioni precarie che vedono anche l'uso, di volta in volta, di spazi diversi per la medesima azione liturgica. E quel che accade in particolare per la cappella feriale le cui celebrazioni, prevalentemente svolte nella cappella attigua alla navata destra intitolata alia Congregazione dell’Immacolata Concezione, si svolgono anche nella cappella del Santissimo Sacramento sede altresì della custodia eucaristica
Lo spazio destinato alla penitenzieria è stato invece localizzato nella cappella dell'Addolorata dove, dal1982, sono stati trasferiti alcuni confessionali precedentemente addossati ai pilastri delle navate laterali. Riguardo alia zona d'accesso, l'ultima trasformazione risale alla costruzione del tamburo ligneo al di sopra del quale, durante gli anni Sessanta, è stato sistemato l'organo precedentemente inserito nell'ultima campata della navata centrale, in prossimità del presbiterio.
II sagrato coincide con piazza Vescovado, dove la recente sistemazione di una bassa fontana su gradini e alcuni elementi di arredo urbano consente di mantenere lo spazio libero da autoveicoli.