Diócesis de Ischia

Chiesa di Santa Maria Assunta

La cattedrale di Ischia era originariamente inserita nel nucleo difensivo del Castello arroccato sull’isolotto trachitico e collegato all’isola maggiore da un ponte costruito nel 1438 per volontà di Alfonso d’Aragona. Edificata dopo il 1301 in forme gotiche, ma rimaneggiata durante il Seicento, fu sede di solenni avvenimenti, come le nozze del 1509 di Vittoria Colonna con Ferrante d’Avalos. Una lunga vicenda storica e artistica, documentata dalla complessa sedimentazione architettonica, drasticamente interrotta nel 1809 quando un cannoneggiamento inglese distrusse gran parte della cattedrale ridotta allo stato di rudere. In seguito a tali disastrosi eventi, i canonici ottennero il trasferimento della cattedrale nella chiesa di Santa Maria della Scala annessa al convento dei soppressi Agostiniani di Ischia Ponte, in un luogo meno esposto agli attacchi e più facilmente raggiungibile; in quello stesso anno l’edificio era passato al demanio dello Stato. La chiesa di Santa Maria della Scala, fondata nel XIII secolo e ampliata fra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, fu ricostruita fra il 1600 e il 1615. Fonti d’archivio descrivono un impianto secentesco a pianta centrale con due accessi, di cui il maggiore, corrispondente quasi all’attuale ingresso principale, verso Mezzogiorno, e l’altro, secondario, aperto verso Oriente in direzione del Castello. Più tardi, in seguito a gravi danni causati da cedimenti del suolo, fu intrapresa una nuova ricostruzione, su progetto dell’ingegner Antonio Massinetti, portata a termine nel 1751. La nuova cattedrale fu articolata su una pianta basilicale a tre navate con cupolette ellittiche nelle navate laterali e volta a botte lunettata nella navata centrale. Sulla crociera è impostata la cupola con alto tamburo ritmato da quattro finestre quadrilobate e conclusa da una lanterna. L’interno, ampio e luminoso, si svolge in una spazialità barocca ornata da stucchi grigi che si stagliano sul bianco delle superfici intonacate. L’effetto, squisitamente barocco, conferisce notevole risalto plastico al registro architettonico confermato nell’impaginato della facciata. Qui, nel primo ordine, coppie di lesene binate composite ritmano la scansione tripartita della superficie interrotta da tre accessi. Una cornice mistilinea, notevolmente aggettante, segna plasticamente l’imposta del secondo livello contenuto lateralmente da elaborate volute, che inquadrano l’elemento centrale della grande finestra mistilinea ornata da cornici a stucco e inserita fra lesene terminanti in plastiche volute in stucco. Arretrato rispetto alla facciata, sul fronte orientale della chiesa, s’innalza il campanile antico che, inglobato nella ricostruzione secentesca, fu realizzato agli inizi del Cinquecento trasformando la preesistente torre costruita nel 1433, per concessione di Alfonso d’Aragona, a difesa del borgo. Nel 1966, a pochi anni del Concilio Vaticano II, è stato realizzato l’adeguamento liturgico del presbiterio.

ADAPTACIÓN LITÚRGICA

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

15 agosto:
Solenne festa dell’Assunta
Novena di Natale dal 16.12 al 24.12

CULTO DE LOS SANTOS

Madonna della Libera
(cappella omonima a destra del presbiterio)
Crocifisso del XIII secolo
(cappella a sinistra del presbiterio)

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Plano

1. Altare

2. Ambone

3. Sede Episcopale

4. Custodia Eucaristica e spazio per l’adorazione

5. Sede del Celebrante

6. Cappella feriale

7. Battistero o spazio per la celebrazione del battesimo

8. Disposizione dei fedeli

9. Penitenzieria o spazio perla celebrazione della riconciliazione

10. Sagrato

11. Apparato iconografico

Data del rilievo: 2003

FUENTE

S. di Liello, P. Rossi, Le cattedrali della Campania. Architettura e liturgia del Concilio Vaticano II, Milano 2003

ÚLTIMA MODIFICACIÓN

30/06/2017

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