Diócesis de Fidenza

Chiesa di San Donnino Martire

La diocesi di Fidenza fu creata nel 1601 ma le origini della pieve fidentina sono assai più antiche e fra le sculture che decorano la facciata della cattedrale è rappresentato papa Adriano II (867-872) mentre consegna mitra e pastorale all’Arciprete di San Donnino. La tradizione vuole che un primo sacello sia sorto nel IV secolo, là dove oggi si trova la cattedrale, sul luogo del martirio e del primo ritovamento del corpo di San Donnino ucciso fra il 289 ed il 305. Una prima ricostruzione è attribuita a Carlo Magno (anch’egli raffigurato nella facciata del Duomo) che diede nuovo vigore al culto di San Donnino. L’avvio di un secondo intervento risalirebbe all’epoca dello scisma di Cadalo nella seconda metà dell’XI secolo. La consacrazione avvenne nel 1106 ad opera di Papa Pasquale II in viaggio per il Concilio di Guastalla. La cattedrale romanica (prospiciente piazza XI febbraio) giunta sino a noi è l’esito, per altro incompiuto, di un cantiere durato circa un secolo di cui gli studiosi sottolineano la forte dipendenza dall’architettura cistercense, cantiere che venne avviato intorno al 1179 e terminato prima del 1268, anno ii cui i guelfi parmigiani distrussero il Borgo - fatta eccezione per la chiesa - lasciandolo poi disabitato per un trentennio. L’edificio, pur reso armonioso dalla cultura architettonica del romanico lombardo, denuncia chiaramente, negli elementi più tardi, la transizione verso lo stile gotico. Assai dibattuto è il ruolo avuto nella fabbrica fidentina da Benedetto Antelami:se da un lato manca qualsiasi indizio documentario su un suo coinvolgimento nella progettazione architettonica dall’altro la gran parte dello splendido apparato scultoreo della facciata, iconograficamente centrato sui temi del pellegrinaggio e della chiesa locale, fa indubbiamente parte del cosiddetto “corpus antelamicum”, ovvero le opere create nell’ambito artistico che ruota intorno alla figura del celebre scultore. L’incompiuta facciata, con profilo a capanna , è inquadrata da due originali torri laterali leggermente aggettanti e caratterizzata dai tre portali con protiro di cui il centrale, più moderno, è alto il doppio dei minori addossati alle torri. La cattedrale presenta un impianto planivolumetrico basilicale a tre navate, privo di transetto sporgente, con profondo coro absidato e presbiterio fortemente rialzato per la presenza della sottostante cripta. La navata centrale, caratterizzata dall’accentuato slancio verticale e coperta da volte a crociera a sesto acuto. Sopra le navate laterali, anch’esse voltate crociera, vi sono i matronei che si affacciano verso l’interno tramite eleganti quadrifore incorniciate da arconi ciechi a tutto sesto. L’attuale assetto architettonico del presbiterio risale ad un intervento della seconda metà del XVI secolo. Nel 1568, alla presenza di papa Pio V, venne consacrato un nuovo altare maggiore (poi sostituito nel 1738 per volontà del vescovo Missini). Negli stessi anni (entro il 1577) venne completamente ricostruita la torre campanaria addossata al muro meridionale del presbiterio. Alla base del prospetto orientale venne collocata la splendida Madonna con Bambino (anch’essa di scuola antelamica) originariamente posta sull’altare maggiore e attualmente conservata presso il Museo Diocesano. Fra il 1574 ed il 1627 vennero completamente ricostruite le cappelle devozionali. Nel 1853 si demolì l’altare della cripta e due metri sotto il livello del pavimento fu rinvenuto un sarcofago romano con coperchio carolingio contenente le reliquie di San Donnino riposte tre anni dopo entro un urna di cristallo collocata sotto la mensa del nuovo altare. La cattedrale è stata adeguata alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II nel 1985 su progetto dell'arch. M. Pellegri. Al posto dell'altare maggiore settecentesco, smontato, è stato realizzato l'attuale in pietra sarnica gialla, rivolto all'assemblea. Il crocifisso posto sopra l'altare è opera di P. Ferraroni (1988), I due amboni di G. Cristalli (1998.).

ADAPTACIÓN LITÚRGICA

L'adeguamento liturgico della Chiesa di San Donnino Martire

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

16 settembre:
S. Gislemerio martire, compatrono della città
09 ottobre:
S. Donnino, festa patronale della città e della diocesi
10 novembre:
S. Andrea Avellino, compatrono della città

CULTO DE LOS SANTOS

S. Donnino Martire

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Plano

1. Altare

2. Ambone

3. Cattedra

4. Fonte battesimale

5. Custodia eucaristica

I. Santi Giustina e Cipriano

II. Crocifisso ligneo

III. Ultima Cena, affreschi volta, Presentazione

IV. Cappella della Ferrata, Madonna col Bambino, Natività

V. S. Francesco

VI. Crocefissione

VII. Giudizio Universale, Madonna della Neve

VIII. Giudizio Universale

IX. Cristo in trono e simboli degli evangelisti

X. Protiri

XI. Re David, Presentazione al Tempio, Pellegrini

XII. Ezechiele, Madonna conl Bambino, Pellegrini

XIII. Erode in trono, Re Magi

XIV. Crociata, Pellegrini

XV. Ciclo dei Mesi

Data del rilievo: 2007

FUENTE

G. della Longa, A. Marchesi, M. Valdinoci, Le Cattedrali dell'Emilia - Romagna. Storia, Arte, Liturgia. Lo stato di adeguamento delle chiese cattedrali della Regione Ecclesiastica Emilia - Romagna alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, Rovereto 2007

ÚLTIMA MODIFICACIÓN

30/06/2017

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