Diócesis de Piacenza - Bobbio

Chiesa di Santa Maria Assunta

La tradizione attribuisce al vescovo Vittore la costruzione della prima cattedrale di Piacenza attorno alla metà del IV secolo, ubicata fuori dalla cinta muraria e dedicata a S. Antonino. Solo a partire dalla metà del secolo IX la cattedrale è documentata all’interno delle mura cittadine. Dopo il terremoto del 1117 il vescovo de’ Gabrielli promosse la ricostruzione pressochè totale della chiesa secondo l’attuale impianto planivolumetrico a croce latina con tre navate scandite da poderosi pilastri cilindrici e transetto sporgente, cripta a croce greca, presbiterio fortemente rialzato ed elegante facciata in pietra con profilo a capanna, tripartita da robuste lesene e caratterizzata dalla presenza del doppio ordine di loggette, del grande rosone centrale e dei tre monumentali protiri, sormontati da edicole e con ricco apparato iconografico attribuito alla bottega del celebre scultore Niccolò. Nel XIII secolo, presso il braccio destro del transetto, fu edificata una cappella dedicata alle sante Orsola e Caterina che nel 1566 divenne battistero, come testimonia la presenza al suo interno di una grande vasca quadrangolare di epoca paleocristiana. Entro la prima metà del XIV secolo fu invece terminata la poderosa torre campanaria in laterizio. Fra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 fu realizzata una scala centrale per l’accesso diretto dall’aula al presbiterio e venne ampliata la cripta. A partire dal 1897, per volontà del vescovo G.B. Scalabrini e sotto la direzione dell’architetto C. Guidotti, si procedette all’intervento di restauro stilistico dell’intero edificio: oltre alla sostituzione di numerosi elementi lapidei degradati della facciata si operarono la ricostruzione delle volte a crociera delle prime campate e la riapertura delle trifore del tiburio e delle monofore absidali; si eliminarono la cattedra trecentesca che era posta a lato dell’altare, le decorazioni barocche dell’abside maggiore e alcuni altari devozionali sei e settecenteschi; si riportò la cripta alle dimensioni originarie liberando di conseguenza lo spazio del transetto. Dalle pareti vennero rimosse le finiture ad intonaco al fine di rimettere in luce la superficie dell’antico paramento in mattoni. A questo intervento risalgono anche le decorazioni degli altari del transetto, opera degli artisti E. Cisterna e F. Toscani, la realizzazione dei due amboni presbiteriali e del pulpito neoromanico addossato al quinto pilastro sinistro della navata maggiore, la ricollocazione di un fonte battesimale tardocinquecentesco con vasca marmorea e coperchio ligneo finemente intagliato. La cattedrale è stata danneggiata durante i bombardamenti del 1944. Nel 1961 le reliquie di S. Giustina, ricomposte entro un’urna, vennero collocate all’interno dell’altare della cripta accanto a quelle dei martiri del III secolo Artemio, Candida e Paolina. Dopo il Concilio Vaticano II, nel 1969, la cattedraledi Piacenza, che affaccia su piazza Duomo, è stata oggetto di un intervento di adeguamento liturgico ancora di carattere provvisorio: l’altare rivolto all’assemblea è stato collocato ai piedi della scalinata del presbiterio su di una pedana che occupa l’incrocio fra la navata centrale e gli ampi bracci del presbiterio. Nel 1989 la diocesi di Piacenza è stata unita a quella di Bobbio.

ADAPTACIÓN LITÚRGICA

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

01 giugno:
Beato Scalabrini, Vescovo di questa diocesi dal 1875 al 1905, beatificato nel 2000, il cui corpo intatto è esposto alla venerazione dei fedeli in un’urna conservata in Cattedrale e la cui festa si celebra insieme alle Famiglie religiose scalabriniane il 1 giugno.
S. Giustina compatrona della Cattedrale la cui festa si celebra con tutto il popolo la seconda domenica settembre con la Messa solenne e varie manifestazioni di carattere culturale, come l’assegnazione del premio dell’Angil dal Dom al piacentino che all’estero ha onorato il nome della sua città, con l’esecuzione di un concerto e di una mostra di pittura in piazza del Duomo.
Festa dal Dom alla seconda domenica di settembre con la Messa solenne di S. Giustina, l’assegnazione del premio dell’Angil dal Dom, varie manifestazioni culturali.
Madonna delle Grazie: sacra effigie affrescata nel XV secolo su una colonna del Duomo e la cui festa è celebrata l’ultima domenica di luglio.
Madonna del Popolo nella Domenica dopo Pasqua con Messa solenne e processione con la venerata statua per le vie della città

CULTO DE LOS SANTOS

Reliquie di S. Giustina
(in cripta, poste sotto l’altare maggiore)
Reliquie del Beato Scalabrini
(un’urna nel transetto destro della Cattedrale)
Madonna del Popolo
Madonna delle Grazie

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Plano

1 Altare

2 Ambone

3 Cattedra

4 Fonte Battesimale

5 Custodia Eucaristica

I Transito della Vergine, 1605, controfacciata

II Il Profeta Isaia

III Re Davide

IV Madonna delle Grazie

V decorazione cupola

VI Polittico detto la Grande Maestà

VII Assunzione

VIII Incoronazione della Madonna e Cori di Angeli e Limbo

IX Martirio di S. Barbara

X Sogno di S. Giuseppe

XI lunetta affrescata del XIV secolo

XII Sarcofago del vescovo Caccia

XIII Crocefisso

XIV volta affrescata

XV SS. Cristoforo, Giorgio e Antonino

XVI protiri

Data del rilievo: 2007

FUENTE

G. della Longa, A. Marchesi, M. Valdinoci, Le Cattedrali dell'Emilia - Romagna. Storia, Arte, Liturgia. Lo stato di adeguamento delle chiese cattedrali della Regione Ecclesiastica Emilia - Romagna alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, Rovereto 2007

ÚLTIMA MODIFICACIÓN

30/06/2017

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