La prima notizia documentata relativa alla diocesi di Reggio risale alla metà del V secolo ma le vicende inerenti la sua primitiva chiesa cattedrale sono quanto mai incerte. Alcuni studiosi propongono la sequenza cronoligica di tre diversi edifici: la chiesa di Sant'Apollinare, nel luogo dell'attuale Sant'Agostino, dove la tradizione vuole in origine deposte le reliquie del santo vescovo Prospero; la basilica di epoca carolingia dedicata a San Prospero, edificata là dove nell'XI secolo sorse l'omonimo monastero benedettino; infine la cattedrale di Santa Maria costruita nei primi decenni del X secolo sul sito dell’attuale. Altri sostengono invece che la cattedrale non abbia mai cambiato ubicazione attribuendone la prima costruzione allo stesso vescovo Prospero (metà V secolo). L’edificio attuale è il risultato di un’ininterrotta serie di manomissioni e ristrutturazioni che nel corso dei secoli hanno completamente trasformato l’aspetto architettonico della basilica degli inizi del 900 rispettandone però l’impianto planimetrico progressivamente ampliato. Il cosiddetto “restauro Malaguzzi”, terminato intorno alla fine del duecento, comportò la costruzione dell'imponente tiburio-campanile ottagonale (che ancora oggi caratterizza la facciata) e, quasi certamente, il prolungamento dell'aula verso ovest di una campata. Nella prima metà del quattrocento cominciarono ad erigersi le cappelle laterali su entrambi i fianchi dell'edificio. Alla fine del XV sec. il vescovo B. Arlotti promosse importanti modifiche dell'area presbiteriale e del transetto che incisero sensibilmente sull'assetto liturgico della cattedrale. Nel 1499 fu demolita e ricostruita la scala centrale del presbiterio estendendola a tutta la larghezza delle navate. Nel 1500 venne demolito l'altare maggiore che al suo interno, probabilmente rivestito da lastre lapidee, custodiva ancora la mensa medievale sostenuta da quattro colonnine angolari ed una centrale. Fra il 1502 ed il 1504 si realizzarono l'ampliamento della cappella presbiteriale e la costruzione della nuova abside nelle forme attuali. A metà del XVI secolo il capitolo incaricò il Clemente della costruzione di una nuova facciata marmorea: i lavori si trascinarono per alcuni decenni rimanendo alla fine definitivamente incompiuti. Un nuovo importante intervento di ristrutturazione completa dell'interno della cattedrale, progettato dall'architetto ducale C. Pogliani, ebbe inizio nel 1600: atrio e cantoria del tiburio furono demoliti per uniformarne lo spazio a quello delle navate ed ottenere così la settima campata; si ricostruirono le cappelle laterali e tutta l'aula venne stilisticamente ripensata nelle attuali forme classicheggianti. Nel 1619 fu modificata, con marmi di recupero, la struttura dell'altare maggiore e nel 1626 si completò, su progetto di P. Messori, la nuova cupola che sostituì un tiburio medievale. Nel 1767 l'architetto G. Vergnani progettò la completa ristrutturazione della cappella del Santissimo. La cattedrale di Reggio, che prospetta sulla centrale piazza Prampolini, presenta un impianto planimetrico a croce latina con aula a tre navate affiancate da due serie di cappelle devozionali (cinque per lato). Il transetto è sopraelevato di 8 gradini; il profondo coro e le due cappelle che lo affiancano si alzano di altri tre gradini. La cripta occupa tutta la superficie della chiesa escluse le navate. Nel 1978, su progetto dell’arch. E. Manfredini, è stata adeguata alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Nel 1986 la diocesi di Reggio Emilia è stata unita a quella di Guastalla Battistero A nord della cattedrale, inglobato nel palazzo della Curia, si trova l'antico battistero dedicato a San Giovanni Battista. Fu costruito, completamente isolato dagli edifici circostanti, nella prima metà del XII secolo. In origine presentava un impianto planimetrico a croce greca e si caratterizzava per una triabsidatura di tipo basilicale sulle pareti orientali dei bracci nord, est e sud. Questo impianto, pur evocando simbolicamente l'ottagono della tradizione ambrosiana, si ispirava probabilmente all'interpretazione del modello dell'Anastasis di Gerusalemme elaborata per le chiese dedicate al Santo Sepolcro. Al vescovo Arlotti si deve la realizzazione del fonte ottagonale in marmo di Verona datato 1497 e decorato da formelle in bianco di Carrara scolpite a rilievo con la Madonna e cinque Santi.

ADAPTACIÓN LITÚRGICA

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

15 agosto:
Festa di S. Maria Assunta
Festa per la dedicazione della chiesa.
Festa dei SS. Crisante e Daria

CULTO DE LOS SANTOS

Reliquie
(cappella della Reliquia)
Madonna della Salute
S. Lucia
S. Liberata
Beata Giovanna Scopelli
Cristo nero
Il Crocifisso
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