Diócesis de Ostia

Chiesa di Sant'Aurea a Ostia Antica

CATTEDRALE DI SANTA AUREA - La prima cattedrale di Ostia fu costruita nel III secolo sul luogo di sepoltura della martire Aurea e assunse dignità episcopale con la decadenza e l’abbandono della basilica urbana dei Santi Pietro, Paolo e Giovanni. Aveva una disposizione longitudinale a tre navate e fronte verso est orientato secondo il tracciato stradale romano. Il Liber Pontificalis descrive numerose opere di risanamento e di integrazione dell’edificio avvenute sotto il pontificato di Sergio I (687-701), di Leone III (795816) e di Gregorio IV (827-844) in seguito alle distruttive incursioni saracene. Con il progressivo abbandono delle terre insalubri alla foce del Tevere, nel 1150 il titolo episcopale fu trasferito a Velletri. Solo dal 1463, in seguito alla visita di Pio II (1458-1464), il cardinale Guglielmo di Estouteville si adoperò per la ricostruzione del borgo ostiense e della sua cattedrale. La chiesa fu riedificata com’è ora, a navata unica e fronte rivolto a ovest in direzione del castello. Di questo periodo si conservano ancora l’edicola cosmatesca per la custodia degli oli santi, a fianco del fonte battesimale di marmo datato sulla base al XV secolo, entrambi posti in prossimità dell’ingresso sulla sinistra. Fu il vescovo Giuliano Della Rovere (1483-1503), poi papa Giulio II (1503-1513), a dedicare la chiesa madre, come ricordato nel fregio dell’arco absidale che marca una profonda nicchia decorata con affreschi coevi di quattro santi, fra cui si distinguono Pietro e Paolo e un santo papa (forse Gregorio Magno). Dopo la piena del Tevere del 1575, la chiesa di Ostia conobbe un nuovo periodo di isolamento e di decadenza. I vescovi intrapresero comunque, nel corso dei secoli, opere di restauro e di risanamento della cattedrale: Ottavio Bandini (1626-1629) fece costruire sul fianco destro la cappella di Santa Monica; Domenico Ginnasi (1630-1639) fece installare tra il presbiterio e l’aula un’elegante balaustra marmorea; Alderano Cybo (1687-1700) si dedicò al restauro dell’interno con vari interventi, tra cui la copertura a tempietto del fonte battesimale con marmi policromi e la collocazione della cattedra. Nonostante questi lavori, il vescovo di Nocera Marco Battaglini, in occasione della visita apostolica del 23 aprile 1703, descrisse la cattedrale come un edificio ormai decadente. Probabilmente in conseguenza di ciò fu eseguito, su commissione del cardinale Pier Luigi Carafa negli anni del suo vescovato a Ostia (1753-1755), il nuovo altare maggiore con un bel tabernacolo a tempietto, mentre due altari laterali già nel 1717 e nel 1728 erano stati donati dai lavoratori delle saline di Ostia. Nel XIX secolo il cardinale Bartolomeo Pacca (1830-1844), impegnato negli scavi di Ostia Antica, procedette a una nuova pavimentazione della cappella di Santa Monica. Nel 1860, infine, il cardinale Vincenzo Macchi (1847-1860) realizzò un soffitto a lacunari per coprire la struttura a capriate, come testimonia il resoconto della visita pastorale di mons. Fratejacci, vicario generale del cardinale Costantino Patrizi (1870-1876). L’intervento di Macchi venne successivamente rimosso per restituire alla chiesa la sua originaria veste rinascimentale. Il 5 maggio 1914 Pio X (1903-1914) con il motu proprio Edita a Nobis tornò a separare le diocesi di Velletri e di Ostia, che dal 1973 è però amministrata dal cardinale vicario di Roma. Tra il 1950 e il 1970 nuovi scavi archeologici hanno riportato alla luce resti della primitiva basilica e dell’annesso cimitero dei martiri. Ultima importante scoperta è stata il rinvenimento a opera di padre Geremia Sangiorgi, nel 1979, degli affreschi cinquecenteschi del Peruzzi all’interno dell’episcopio.

ADAPTACIÓN LITÚRGICA

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Sant'Aurea a Ostia Antica

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

27 agosto - 28 agosto:
Festa di Santa Monica e Sant’Agostino
13 novembre:
Festa di S. Agostino
Festa di Santa Aurea - Ultima domenica di maggio

Plano

1. Altare

2. Ambone

3. Cattedra

4. Fonte battesimale

5. Assemblea

6.Custodia eucaristica

7. Panche per concelebranti

8.Organo

9. Cero pasquale

10. Candelabro con lampada per il Santissimo

11. Custodia per oli santi

12. Crocifisso

13. Aquasantiera

14. Cappella devozionale Santa Monica

15. Sagrestia

16. Campanile

Data del rilievo: null

FUENTE

Fabrizio Capanni, Giampero Lilli, Le cattedrali del Lazio. L'adeguamento liturgico delle chiese madri nelle regioni ecclesiastiche del Lazio. Milano, 2015

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