Diócesis de Ivrea

Chiesa di Santa Maria Assunta

La cattedrale d'Ivrea, dedicata alla Vergine Assunta, è situata nella parte alta della città, vicino al castello ed al palazzo vescovile. L'edificio visibile oggi è il risultato di diverse fasi di ristrutturazioni ed ampliamenti avvenuti nel corso dei secoli sull'originale costruzione ottoniana. Esistono però testimonianze della presenza nella stessa area di una chiesa più antica, a pianta circolare dotata di un'ampia galleria anulare, che verosimilmente sorse nel IV secolo sul sito occupato in precedenza, secondo la tradizione, da un tempio pagano dedicato ad Apollo. Intorno all’anno 1000, per volere del vescovo di elezione imperiale Warmondo, la chiesa fu riedificata secondo un gusto ed un impianto tipici degli edifici carolingi-ottoniani, con coro dotato di deambulatorio e coppia di campanili. I resti incorporati nella chiesa attuale rivelano che la cattedrale di Warmondo era un edificio a tre navate separate da pilastri; la nave centrale terminava ad ovest in un’abside (fatto assai raro in Italia, il che potrebbe far supporre la presenza di absidi contrapposte tipiche delle costruzioni transalpine di età ottoniana) circondata dal deambulatorio che si collegava alle navatelle passando al di sotto dei due campanili gemelli. Nella costruzione della cattedrale ottoniana si reimpiegò molto materiale romano: nel deambulatorio superiore sono affiorate colonne romane con capitelli corinzi, mentre nella cripta si conservano un cippo votivo pagano incorporato nella muratura portante e frammenti di età altomedievale. Di questa fase costruttiva restano soltanto l’impianto della chiesa, parte del presbiterio con il deambulatorio, la zona ovest della cripta, poggiante direttamente sulla roccia viva sottostante, e la parte inferiore dei due campanili. Tra la fine del secolo XI e la metà del XII, l’edificio venne ultimato con la realizzazione del tiburio baricentrico ed il completamento dei campanili, ritmati da aperture e da decorazioni ad archetti pensili. Inoltre, con l’ampliamento del presbiterio soprastante, si aggiunse una seconda cripta, verso est, detta anche “cappella di San Gaudenzio”, con un altare dedicato al santo eporediese primo vescovo di Novara, rappresentato nell’affresco che risale presumibilmente alla fine del XII secolo. Nel portico del cortile del seminario si conserva un frammento di mosaico che si suppone provenga dal presbiterio della cattedrale romanica: eseguito in tessere bianche e nere, con qualche dettaglio in colore, esso rappresenta le arti liberali insieme alla Filosofia, databile all’inizio del XII secolo. Nel 1587 fu ricostruito l’altare maggiore e in quest’occasione fu demolita, secondo quanto decretato dalla visita pastorale di Mons. Peruzzi del 1585, la parete (verosimilmente un jubè, forse costruito nel XII secolo) che separava il corpo della chiesa dal coro. Alla fine del XVIII secolo si adeguò l’interno della chiesa al gusto dell’epoca: essa venne decorata con stucchi e pitture ed assunse in parte l’aspetto di un edificio barocco. Sempre per aderenza al nuovo gusto, nel 1787, furono sostituiti i preziosi stalli gotici del XV secolo. Nel corso dell’Ottocento fu allungato il corpo delle tre navate verso est, con il conseguente rifacimento della facciata, eseguito nel 1854 su progetto dell’architetto Gaetano Bertolotti, in forme neoclassiche, che la caratterizzò con quattro colonne centrali di ordine gigante collocate su alti piedistalli. Inoltre fu realizzata la nuova sacrestia, modificando la fisionomia del prospetto laterale che separa la chiesa dal vescovado. Nel 1958 venne rimossa la balaustra barocca del presbiterio e rifatto il pavimento con lastre di marmo. L’adeguamento degli spazi liturgici è stato attuato negli anni 1989-90 in occasione della visita del Santo Padre ad Ivrea, su progetto dell’arch. Andrea Elena, ed ancora oggi utilizzato, sebbene abbia carattere provvisorio. Consiste in una pedana circolare in legno posta al di sotto del tiburio, movimentata da una serie di gradini su cui sono posizionati gli arredi mobili e le sedute. È in previsione un adeguamento dal carattere definitivo e si pensa di affidare l’incarico per l’esecuzione dei poli liturgici ad un artista. Ora la cattedrale è in una fase generale di studio: da poco è terminato il restauro della cripta ottoniana ed è in corso quello del deambulatorio superiore.

ADAPTACIÓN LITÚRGICA

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

07 luglio:
Festa di San Savino
15 agosto:
Festa di Santa Maria Assunta

CULTO DE LOS SANTOS

San Savino (vescovo di Spoleto)
Beato Taddeo Mc Carthy (vescovo irlandese)

Plano

1. altare

2. ambone

3. cattedra vescovile

4. custodia eucaristica

5. fonte battesimale

I. Cripta ottoniana

II. Deambulatorio superiore

III. Reliquie San Savino

IV. Reliquie Beato Taddeo Mc Carthy

Data del rilievo: 2008

FUENTE

C. Castiglioni, L. Cervellin, P. Roletto, G. Vaudetti, Le cattedrali del Piemonte e della Valle d'Aosta. Analisi dello stato di adeguamento delle cattedrali della Regione Ecclesiastica piemontese alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, Rovereto 2008

ÚLTIMA MODIFICACIÓN

30/06/2017

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