Diócesis de Norcia

Chiesa di Santa Maria

Sorge in Piazza S. Benedetto, dove fronteggia la celebre rocca quadrilatera della Castellina, progettata dal Vignola. La posizione, marginale rispetto al complesso della Piazza, testimonia la sua origine piuttosto tarda. L’antica intitolazione a Santa Maria Argentea, già appartenuta alla preesistente Pieve distrutta proprio per far luogo al fortilizio, deriva forse dall’antico tempio romano dedicato alla Dea Fortuna Argentea, convertito nel III secolo al culto cristiano. L’impianto basilicale con ampie arcate in pietra e cappelle gentilizie, realizzato tra il 1556 e il 1570 in perfetto stile rinascimentale, fu restaurato e adattato al gusto neoclassico nel XVIII secolo, a seguito degli ingenti danneggiamenti procurati dagli eventi sismici del 1703 e del 1730. Ulteriori rimaneggiamenti furono effettuati negli anni Sessanta del secolo scorso. L’interno, copiosamente illuminato da finestre di varia foggia e dimensione, è scandito in tre navate da sei pilastri cui si addossano lesene corinzie. Al di sopra della trabeazione, singolari mensole scolpite sorreggono il piano del soffitto, mentre in corrispondenza del presbiterio si colloca una volta a catino fortemente ribassata. Due piccole cappelle, poste a concludere le navate laterali e dotate di cupola con lanterna, fiancheggiano l’abside poligonale. La facciata a capanna in pietra bianca, chiusa ai lati da due lesene, presenta un unico portale con timpano e sovrastante rosone, ed è sobriamente ingentilita da uno zoccolo con cornice e due nicchie con statue sormontate da finestre a tutto sesto, disposte simmetricamente ai lati dell’ingresso. Alla destra del fronte si colloca l’imponente campanile, alto trenta metri e coronato da arconi a tutto sesto stretti tra doppie lesene. Più volte danneggiato dal sisma, è stato ricostruito nelle forme attuali nel 1869. Cattedrale di Norcia dal 1820, con la recente fusione dei vescovati di Norcia e Spoleto l’edificio ha assunto il titolo di Concattedrale dell’Arcidiocesi. Altare celebrato e ambone inglobano parte dell’antico altare maggiore, e sono frutto di un intervento di adeguamento liturgico realizzato nel 1966. Nel dicembre 2004 si sono conclusi globali interventi di restauro diretti dall’Ing. F. Iambrenghi, a cui si devono, tra l’altro, la nuova pavimentazione marmorea e le decorazioni del soffitto e delle volte. All'interno della Castellina, il cortile loggiato dà accesso al Museo Civico e Diocesano, tra le cui opere spiccano due Crocifissi e un gruppo di statue lignee raffiguranti la Deposizione, testimonianze perfettamente conservate dell’arte popolare del XIII secolo.

Plano

1. altare celebrato

2. cattedra vescovile

3. ambone

4. fonte battesimale

5. custodia eucaristica

6. confessionale

I. Portale gotico

II. Cappella della Misericordia

III. Tabernacolo quattrocentesco

IV. Santi nursini Eutizio, Spes, Fiorenzo e Santolo di C. Roncalli

V. S. Vincenzo Ferrer tra gli infermi di G. Paladini

VI. Organo settecentesco

VII. Crocifisso di F. Tedesco

Data del rilievo: 2015

FUENTE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Spoleto - Norcia

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30/06/2017

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