La concattedrale di Nusco è chiesa di antiche origini con una veste prevalentemente tardobarocca, dovuta alle radicali trasformazioni compiute a cavallo della metà del XVIII secolo. L’impianto è stato fondato nel 1093 da Sant’Amato, primo vescovo di Nusco, secondo una tipica configurazione di stampo romanico, di cui non sussistono particolari elementi, tranne alcune tracce nella cripta (lavori di accertamento e restauro in corso), sottostante il transetto e con ingresso dalla navata laterale destra, dove sono visibili alcuni elementi di spoglio della probabile chiesa preesistente (forse, secondo alcune tesi storiografiche, la struttura primitiva del complesso di Santo Stefano o addirittura un impianto aggiunto) e uno straordinario ciclo di affreschi (posto sotto l’attuale coro), raffigurante La Natività e risalente al periodo precedente alla predicazione di San Francesco. Il complesso fu ampliato nel XII secolo, in occasione della traslazione delle spoglie del vescovo e santo patrono di Nusco, durante l’episcopato di Luca, che fece riadattare anche la cripta; lo spazio sottostante è stato utilizzato con diritto di sepoltura anche dal popolo (tombe comuni), a partire dal 1521. Il portale di ingresso è stato costruito tra il 1545 e il 1548, secondo i canoni dell’arte rinascimentale, così come attestato dagli stemmi del vescovo e del feudatario del tempo. L’interno è a pianta longitudinale, a croce latina, con tre navate e profonde cappelle laterali, nonché un ampio spazio absidale all’interno del quale è sistemato il coro ligneo. La veste degli apparati decorativi e le trasformazioni più significative sono state realizzate tra il 1740 e il 1780, contribuendo a un’immagine della chiesa caratterizzata proprio dall’arte tardobarocca. Testimonianze significative di tale periodo sono il prezioso altare maggiore (di impostazione tridentina), di pregevole fattura, in raffinati e lavorati marmi policromi, eseguito sul modello di quelli coevi napoletani, e gli eleganti stucchi dell’interno. Nel 1842, al posto del sedile dei rappresentanti del popolo (prima cappella a sinistra), è stato costruito il battistero, al quale in tempi recenti è stato aggiunto un elemento ligneo di copertura di forma conica. Dal 1986 è eretta a concattedrale.

ADAPTACIÓN LITÚRGICA

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Sant'Amato

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

28 maggio:
Festa di Sant’Amato (traslazione delle reliquie)
14 agosto - 15 agosto:
Festa dell’Assunta
23 agosto:
Madonna del Carmine
30 settembre:
Festa di Sant’Amato (festa liturgica).

CULTO DE LOS SANTOS

Corpo di Sant’Amato

Plano

1. Altare

2. Ambone

3. Sede episcopale

4. Custodia eucaristica

5. Sede del celebrante

6. Cappella feriale

7. Battistero o spazio per la celebrazione del battesimo

8. Disposizione dei fedeli

9. Penitenzieria o spazio per la celebrazione della riconciliazione

Data del rilievo: 2003

FUENTE

S. di Liello, P. Rossi, Le cattedrali della Campania. Architettura e liturgia del Concilio Vaticano II, Milano 2003

ÚLTIMA MODIFICACIÓN

30/06/2017

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