Lo spazio liturgico delle cattedrali - Diocèse de Bisaccia
L'adeguamento liturgico della Chiesa della Natività di Maria
Aménagement liturgique
L'indagine sull'adeguamento della concattedrale di Bisaccia secondo le indicazioni della riforma liturgica delinea un percorso ancora in fase di elaborazione. Pur intervenendo su alcune parti, in modo prioritario, per il necessaria adeguamento alle celebrazioni liturgiche (si veda il caso dell'altare ora conciliare, già mensa dell'altare tridentino, eseguito nel 1975), si è ancora in attesa di un progetto complessivo che definisca compiutamente lo spazio dell'area presbiteriale.
In tal senso è bene precisare che nell'ultimo ventennio e stato necessaria intervenire soprattutto per l'adeguamento statico e funzionale della struttura (oggi perfettamente recuperata) che, al pari del centro
storico Cittadino, aveva subito ingenti danni durante il tragico evento sismica del 1980.
Riguardo all'assetto del presbiterio, emerge la necessità di elaborazione di un'ipotesi che consenta una maggiore partecipazione dei fedeli alle celebrazioni;
in tal senso e allo studio, da parte dell'Ufficio tecnico dell'arcidiocesi di Sant'Angelo dei Lombardi e sedi diocesani a essa accorpate, l'idea di rimuovere la balaustra marmorea del XVIII secolo che attualmente separa l'area presbiteriale dalla navata maggiore. L'altare conciliare e posto su una pedana con tre alzate, in posizione centrale rispetto a uno spazio absidale piuttosto profondo per la presenza dell'antico coro retrostante; la nuova mensa (rivolta ai fedeli) è stata ricavata nel 1975, modificando il vecchio altare tridentino (taglio e spostamento in posizione avanzata). Sul retro dell'intero blocco è possibile accedere lateralmente, attraverso ciascun ingresso, rispettivamente alia sacrestia (a destra) e alla casa canonica (a sinistra).
Gli altri luoghi "eminenti" del presbiterio che- come si è detto - risulta piuttosto ampio per la sua
configurazione, presentano elementi realizzati dopo il 1975: ambone ligneo di manifattura moderna (a destra dell'altare maggiore); cattedra episcopale (a sinistra), realizzata secondo forme e caratteri di ispirazione "barocca", che risulta in posizione elevata (un piedistallo con due alzate) e inquadrata in una sorta di edicola con una copertura finemente decorata, sormontata dallo stemma vescovile.
Nella Chiesa è presente un pregevole pulpito ligneo settecentesco (non più in uso) che conserva l'antica ubicazione (a parete sui pilastro destro prima dell'arco trionfale e della zona presbiteriale); attualmente però l'annuncio della Parola avviene da un leggio amovibile, di recente realizzazione, solitamente collocato sulla tribuna accanto alla cattedra episcopale.
La cappella feriale è posta nella cappella del Sacra Cuore di Gesù (prima a destra e contigua al presbiterio) con relativa custodia eucaristica e altare-mensa davanti al tabernacolo. Di fronte a questa cappella, nella navata laterale sinistra, e la cappella della Madonna di Costantinopoli, la cui statua, secondo una consolidata tradizione locale, e portata annualmente in processione nelle strade del paese.
La disposizione dei fedeli e prevista secondo un consueto schema di due file di scanni (acquisiti nel 1994) con spazio percorribile al centro della navata maggiore; in aggiunta vi sono altri scanni, disposti a fila unica, lungo le rispettive navate minori.
Per l'adeguamento del luogo deputato alla celebrazione individuale del sacramento della riconciliazione (penitenzieria) e usato temporaneamente per lo spazio della sacrestia, mentre i confessionali (dislocati
in sedi isolate lungo le navate laterali e in prossimità del presbiterio) non risultano utilizzati.
II battistero e costituito da una vasca su colonna marmorea, realizzata con antichi materiali di spoglio e
copertura lignea di recente realizzazione (1990 circa). E’ collocato su una parete a destra dell' ingresso (nella prima campata della navata laterale) e regolarmente in uso.
Riguardo all'apparato iconografico si rileva il posizionamento piuttosto recente, sulla piatta parete del
fondo absidale e in posizione dominante l'antico coro ligneo, di un grande dipinto dedicato alla Natività, eseguito nel1960 dal pittore P. Piciutto e donato alla comunità dalla signora Angela Maria Acocella.