Diocèse de Segni

Chiesa di Santa Maria Assunta

Concattedrale di santa Maria Assunta Lo spostamento, intorno all’anno Mille, del centro abitato di Segni dall’acropoli al fianco collinare determinò la costruzione di una nuova chiesa madre, forse ricostruita sulle fondamenta di un precedente edificio per il culto, completata nel 1185 con il vescovo Pietro (1179-1207) e decorata nel corso del XII secolo. Presentava un impianto basilicale a navata unica, con sedici cappelle laterali e una cripta posta sotto il presbiterio; a essa, secondo alcuni reperti conservati nella chiesa attuale e nell’attiguo museo archeologico, lavorarono le famiglie dei maggiori maestri marmorari romani: i Cosmati e i Vassalletto. Dell’antica fabbrica medioevale oggi rimane soltanto il campanile. La cattedrale, per dimensioni, architettura e arredi, doveva rappresentare un edificio di grande importanza, poiché negli anni successivi vi si svolsero eventi di notevole rilevanza storica. Nel 1626 la cattedrale, danneggiata durante il sacco di Segni del 1557, venne ricostruita dalle fondamenta per volere del sindaco Giovanni Battista Lauri e del vescovo Ludovico degli Atti (1625-1631). La nuova chiesa realizzata su disegno di Giovan Battista Roderi a croce greca a tre navate, con tre cappelle maggiori e quattro minori e una cupola centrale, fu completata nel 1657 sotto il vescovo Guarniero dei Guarnieri (1655-1682) e consacrata il 23 aprile 1684 dal vescovo Francesco Maria Giannotti (1682-1699), che la dedicò a Maria Vergine Assunta in Cielo. La decorazione dell’aula e delle cappelle laterali iniziò nel 1640 per terminare ai nostri giorni. La pala dell’altare maggiore, raffigurante l’Assunzione della Vergine, opera di Francesco Cozza (1605-1682), fu sostituita nel 1856 da un dipinto di analogo soggetto di Ignazio Tirinelli del Serrone, mentre la tele con la Nascita e l’Assunzione della Vergine di Alessandro Charchenne 1649-1657) decorano tuttora il presbiterio. Completa il ciclo della Vergine l’affresco della cupola con la Trinità che incorona Maria, e santi locali, opera di Jacques Courtois detto il Borgognone e del fratello Antonio, frate cappuccino (1673). La facciata, con avancorpo centrale a doppio ordine binato e timpano triangolare sormontato da una croce centrale e ai lati due edicole con orologi, fu aggiunta nel 1817 da Benedetto e Bruno Valenzi sotto il vescovo Paolo Ciotti (1784-1819), utilizzando la pietra caratteristica dei monti Lepini. In occasione dell’Anno Santo nel 1875 furono realizzati un nuovo altare e una nuova pavimentazione in marmo bianco dono di Pio IX (1846-1878). La campagna di restauri avvenuta negli anni 1904-1905 interessò la sistemazione dell’area presbiterale. Fu inoltre rivestito l’interno della cattedrale in marmo e sostituito il pulpito di legno con uno di marmo, addossato al pilastro sulla destra in prossimità del presbiterio, dono dei canonici Antonio e Luigi Ramacci. A completamento del programma iconografico principale, il pittore frusinate Nicola Mascetti realizzò nelle pareti dell’aula dodici riquadri a monocromo con episodi evangelici.

AMÉNAGEMENT LITURGIQUE

L'adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Maria Assunta

FÊTES ET DÉVOTIONS PARTICULIÈRES

18 luglio:
Festa di San Bruno

CULTE DES SAINTS

Testa di san Bruno, vescovo di Segni dal 1079 al 1123, nella cappella a lui dedicata chiusa da una balaustra in marmo e da una cancellata di ferro battuto.

Plan

1. Altare

2. Ambone

3. Cattedra

4. Fonte battesimale

5. Assemblea

6. Cappella del Ss. Sacramento

7. Confessionale

8. Coro

9. Cero pasquale

10. Croce astile

11. Pulpito

12. Sede e leggio

13. Acquasantiera

14. Sagrestia

Data del rilievo: 2015

SOURCE

Fabrizio Capanni, Giampero Lilli, Le cattedrali del Lazio. L'adeguamento liturgico delle chiese madri nelle regioni ecclesiastiche del Lazio. Milano, 2015

DERNIÈRE MODIFICATION

30/06/2017

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