Diocesi di Forlì - Bertinoro

Chiesa della Santa Croce

La Cattedrale di S. Croce si affaccia sulla piazza Ordelaffi, centro del primo sviluppo urbanistico della città di Forlì. L’esistenza di una prima chiesa cattedrale a Forlì è documentata solo a partire dalla prima metà del X secolo ma, secondo la tradizione, le origini della diocesi risalgono almeno al IV-V mentre la prima fonte documentaria certa è del 649. Nel 1173 un incendio danneggiò il tempio altomedioevale e sui cui resti sorse un nuovo edificio con il medesimo impianto basilicale a tre navate absidate. Solo nel 1189 le fonti documentarie attestano la dedicazione della cattedrale alla S. Croce. A partire dal 1427 il conte Girolamo Riario ne promosse una nuova ricostruzione basata su un’impianto planivolumetrico a sala che confermava la precedente divisione in tre navate (scandite da pilastri quadrilobati) ma riduceva da sette a sei il numero delle campate. L’altare di S. Valeriano, posto nell’abside di sinistra, custodiva le spoglie del martire e patrono forlivese mentre quella di S. Bartolomeo, a destra, conservava l’immagine della Madonna del Fuoco, una xilografia dei primi anni del XV secolo, scampata ad un incendio nel 1428. La facciata a quattro spioventi era caratterizzata da un prezioso portale modanato in pietra d’Istria e rosso ammonitico arricchito da modanature, terminato nel 1465 dal veneziano Marino di Marco Cedrini, smontato nel 1841 e spostato alla chiesa del Carmine nel 1915. Dal 1446 si cominciarono a realizzare, lungo le pareti laterali, le nuove cappelle e nel 1475, a fabbrica ancora incompiuta, la cattedrale fu consacrata dal vescovo Alessandro Numai e intitolata alla Santa Croce e a S. Valeriano. Nel 1619 l’architetto domenicano D. Paganelli avviò la costruzione della nuova cappella della Madonna del Fuoco caratterizzata dalla pianta quadrata divisa in tre navate e dalla cupola poggiante su un tamburo ottagonale. La veneratissima immagine potè esservi riposta nel 1636. Nel 1763 venne ricostruita anche la cappella di S. Valeriano il cui altare accolse le reliquie del martire nel 1785. Un ulteriore adeguamento stilistico vi fu operato nel 1821 dall’architetto G. Missirini. Nel 1836, a casua dei gravi dissesti fondazionali che ne compromettevano irrimediabilmente l’equilibrio statico, il vescovo Stanislao Tomba fece demolire l’antico edificio avviando cinque anni dopo la costruzione della chiesa attuale su progetto di Giulio Zambianchi, risultato vincitore di un concorso di idee. Oltre a conservare le due cappelle della Canonica e della Madonna del Fuoco, la nuova fabbrica ricalcò il perimetro della cattedrale precedente. Essa presenta una pianta planimetrico a tre navate (scandite da imponenti colonne in marmo) preceduto esternamente da un monumentale pronao di ordine corinzio con colonne e timpano in mattoni. A ridosso del profondo presbiterio absidato (rialzato di cinque gradini) le due grandi cappelle devozionali preesistenti costituiscono una sorta di transetto di dimensioni tali da disegnare per l’intero complesso una pianta centrale a croce. I materiali lapdei utilizzati per la costruzione dell’altare maggiore, consacrato nel 1860, furono donati da papa Pio IX ed in origine erano destinati alla ricostruzione della chiesa romana di S. Paolo fuori le mura. Ai fianco del presbiterio furono ricostruite anche le cappelle di S. Valeriano e S. Bartolomeo (all’interno della quale nel 1882 fu portata una vasca battesimale cinquecentesca, opera di Tommaso Flamberti). La nuova fabbrica fu terminata nel 1867. Durante la seconda guerra mondiale il Duomo fu gravemente danneggiato e negli anni successivi si rese necessaria la ricostruzione della cappella di S.Valeriano e di parte del campanile.. Nel 1977, a seguito della riforma liturgica emanata dal Concilio Vaticano II, è stato realizzato un nuovo altare per la celebrazione rivolta all’assemblea staccando e spostando in avanti la mensa ed il paliotto dell’altare maggiore ottocentesco. Dal 1986 la diocesi di Forlì è stata unita a quella di Bertinoro.

ADEGUAMENTO LITURGICO

L'adeguamento liturgico della Chiesa della Santa Croce

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

04 febbraio:
Festa della Madonna del fuoco
04 maggio:
Festa di San Valeriano

CULTO DEI SANTI

Reliquie del beato Giacomo Salomoni
(cappella di San Tommaso D’Aquino)
Reliquie di San Valeriano
(cappella omonima)

EVENTI PARTICOLARI

Concerti di musica sacra

Pianta

1. altare celebrato

2. cattedra vescovile

3. ambone

4. battistero

5. cappella del SS. Sacramento

I. S. Antonio da Padova, G. Cagnacci

II. Assunzione della Vergine, (cupola) C. Cignani

III. San Rocco, M. Palmazzano

IV. San Sebastiano, N. Rondinelli

Data del rilievo: 2007

FONTE

G. della Longa, A. Marchesi, M. Valdinoci, Le Cattedrali dell'Emilia - Romagna. Storia, Arte, Liturgia. Lo stato di adeguamento delle chiese cattedrali della Regione Ecclesiastica Emilia - Romagna alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, Rovereto 2007

ULTIMA MODIFICA

30/06/2017

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