Diocesi di Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado

Chiesa di Santa Maria Assunta

Nel centro storico di Urbino, a fianco del Palazzo Ducale è situata la monumentale cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta. La prima notizia documentata attestante l’esistenza della sede episcopale ad Urbino è del 592 quando papa Gregorio Magno affidava al vescovo Leonzio la visita della diocesi di Rimini. La prima sede del vescovo, la chiesa di San Sergio, si trovava fuori dalla cinta muraria. Solo col vescovo Teodorico (1021-1049) la cattedrale venne trasferita in città presso la chiesa di S. Maria “in arce”, consacrata dal vescovo Mainardo nel 1066 e dedicata alla Vergine Assunta e, successivamente, anche a S. Crescentino, quando, nel 1068, le reliquie del martire vi furono traslate. Nella seconda metà del Quattrocento, per volontà del duca Federico da Montefeltro, si intrapresero i lavori di ricostruzione dell’antico edificio del secolo XI, probabilmente su disegno di Francesco di Giorgio Martini. L’antica fabbrica venne così ampliata grazie anche alla rotazione dell’asse di orientamento. Presentava un impianto planimetrico a tre navate con transetto e profondo coro. Durante i secoli XVI e XVII furono realizzati gli arredi liturgici e le decorazioni delle cappelle laterali finanziate dalle famiglie nobili urbinati, in particolare dai Della Rovere duchi di Urbino. All’inizio del Seicento la cattedrale fu completata con la realizzazione della cupola ottagonale disegnata da Muzio Oddi di Urbino. L’edificio attuale, in stile neoclassico, è il risultato dei lavori di ristrutturazioni intrapresi dall’architetto Giuseppe Valadier alla fine del XVIII secolo (1789-1801), necessari in seguito al terremoto che aveva determinato la caduta della cupola. La facciata fu realizzata da Valadier seguendo i disegni di Camillo Morigia; nel 1859 alla scalinata fu aggiunta la balaustra e le decorazioni; le statue sono opera di Giovanni Monti. Il Duomo è caratterizzato da un impianto a croce latina a tre navate, coperte da volte a botte e crociera, con transetto cupolato. La successione degli archi sostenuti da robusti pilastri e da semicolonne d’ordine corinzio e un’aggettante trabeazione ne determinano il prevalente senso di longitudinalità. Il tutto è impreziosito dagli apparati decorativi e dall’abbondante luce naturale che filtra dalle ampie finestre della navata e della cupola. Capitelli, cornici, cimase ed elementi decorativi in stucco si debbono all’arte del milanese Francesco Scala e all’urbinate Francesco Antonio Rondelli; dello scultore Antonio Trentanove sono i gruppi di angeli sopra il coro, sopra gli altari del transetto e sul timpano della controfacciata. La cattedrale è stata oggetto di un intervento provvisorio di adeguamento alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Le sacrestie del Duomo sono dal 1964 inserite nel percorso del Museo Diocesano Albani che comprende nove sale adibite all’esposizione del patrimonio storico e artistico proveniente da Urbino e dal territorio dell’Arcidiocesi; dopo i lavori di ristrutturazione e riallestimento conclusi del marzo 2010, il Museo presenta oggi un nuovo assetto frutto dei più aggiornati criteri museografici. Sul fianco sinistro della cattedrale, la loggia seicentesca conduce all’Oratorio della Grotta costituito da quattro cappelle, luogo di culto e di pietà legato alla tradizione della settimana Santa ora sede espositiva e parte integrante del Museo.

FESTE E DEVOZIONI PARTICOLARI

01 giugno:
Festa di San Crescentino
Festa della Madonna della Misericordia, terza domenica di ottobre

CULTO DEI SANTI

San Crescentino
(urna racchiusa nell’altare maggiore)
San Giusto
(altare del transetto destro)
San Felice
(altare del transetto sinistro)
Beato Mainardo
(nell’altare della cappella della Concezione.)

EVENTI PARTICOLARI

Esposizione di presepi artistici durante il periodo natalizio

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Pianta

1. altare celebrato

2. cattedra vescovile

3. ambone

4. fonte battesimale

5. cappella del sacramento

I. Palma il Giovane, L’imperatore Eraclio porta la croce

II. P. Batoni, Madonna col Bambino

III. F. Barocci, L’ultima cena

IV. F. Barocci, Martirio di San Sebastiano

V. C. Cignani, Natività della Vergine

Data del rilievo: 2015

FONTE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado

ULTIMA MODIFICA

30/06/2017

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