Secondo la tradizione, a Cales la fede cristiana fu predicata dall’apostolo Pietro, ed egli stesso vi stabilì Casto come primo vescovo. Circa i successori di san Casto, non esiste una cronotassi ben definita e anche i più importanti storici locali non concordano. Nel 307 risulta titolare della sede Calepodio, mentre sono incerti Gracianus, Valerio Caleno, Liberio, Ruffo e Giusto. Un antico calendario ricorda per il VI . Aurelio, Aucupio da Sinuessa, Claudio e Leone da Capua. Un vuoto di due secoli nel calendario viene parzialmente colmato dalle notizie del concilio Romano del 721, ove si trova il nome di Podio calense. La città fu distrutta dai saraceni nell’879: si fondarono allora i primi nuclei dei futuri centri abitati di Calvi Risorta, Sparanise e Francolise, di Pignataro Maggiore e Camigliano. Il X e XI . presentano notizie discontinue. La series episcoporum riprende con continuità dal Duecento, nel quale risalta la figura del vescovo cisterciense Odoardo che, oppostosi a Federico II, durante il viaggio di ritorno dal concilio di Lione fu aggredito e messo in prigione dai seguaci dell’imperatore, dove morì. Nel XVI . parteciparono al concilio di Trento i vescovi Berengario Gusman e Giglio Magnani. Nel periodo post-tridentino risalta la figura e l’opera di Fabio Maranta, che realizzò numerose visite pastorali; rinnovò le antiche piante e i prospetti di tutti i possedimenti della diocesi, del capitolo e di tutte le chiese; restaurò la cattedrale e tenne un sinodo diocesano. Gli atti della sua azione episcopale sfuggirono all'incendio che nel 1647 il duca di Maddaloni, Diomede Carafa, per vendetta contro il cardinale di Napoli Ascanio Filomarino, fratello dell’allora vescovo di Calvi, Gennaro, appiccò alla curia di Calvi. Al vescovo Filippo Positano si devono l’acquisto e l’adattamento a seminario di un antico stabile sulla via Casilina. Il nuovo seminario invece, quello di Zuni, fu iniziato nel 1757 dal vescovo Giuseppe Maria Capece Zurlo. Nel 1792 ebbe inizio il lungo episcopato di Andrea de Lucia, che fu l’ultimo dei vescovi di Calvi e il primo dei vescovi delle diocesi unite di Calvi e Teano (1818- 1829). Calvi fu unita pienamente a Teano con nuova denominazione il 30 settembre 1986.